La strana coppia (The Odd Coupel), Gene Saks (1968).

di Claudio Castaldi

“L’amico-ospite sotto lo stesso tetto è come il pesce, dopo tre giorni puzza… ma dopo tre settimane che succede?”.
In quest’articolo vi riporto alla memoria una coppia di attori Americani molto famosi e conosciuti, Walter Matthau e Jack Lemmon, presentandovi il film dal titolo “La strana coppia”, in lingua originale “The odd couple” del regista Gene Saks, 1968.

Come sopra citato i due personaggi su cui ruota tutta la trama del film sono: Walter Matthau (Oscar Madison) e Jack Lemmon (Felix Ungar).
Oscar (Matthau) è divorziato da sua moglie Blanche e ha un figlio di quindici anni di nome Brucey. Blance e Brucey si sono trasferiti a San Malina in California. Lui è da sei mesi solo in un appartamento di otto stanze all’undicesimo piano di un grattacielo di New York.
Felix (Lemmon) sposato con Frantzise ha due figli un maschio e una femmina di nome Anne. Brucey e Anne li ritroviamo nel secondo capitolo della commedia americana intitolato “La strana coppia II (The odd couple II).

I due sono come il sole e la luna. Oscar disordinato vive in una casa sporca trasandata non ama fare pulizie, vuole tenere i quadri storti, cicche buttate per terra A volte nel frigo conserva cibi scaduti da offrire agli amici durante le partite a poker. Felix perfezionista della pulizia della casa lo confessa lui stesso.
Ogni venerdì oscar organizza a casa sua una partita a poker con gli amici, cui partecipa anche Felix, che proprio quel giorno di lui non hanno notizie e non lo vedono arrivare.
Durante la partita Oscar riceve una telefonata dal figlio Brucey in California e passatagli la moglie Blanche al telefono, scopre che Felix se n’è andato di casa o per dirla più precisa la moglie l’ha messo alla porta. Tutti stupiti e pensierosi hanno paura che Felix voglia compiere un insano gesto.
Nelle prime scene, infatti, Felix vuole tentare il suicidio, si reca in un albergo e chiede una camera ai piani alti e gli è assegnata la 907. Purtroppo il suo tentativo non va a buon fine, mentre apre, la finestra gli viene uno strappo al collo e rimane bloccato alla schiena.
Felix armatosi di coraggio decide di andare da Oscar, essendo all’undicesimo piano, qual è il modo migliore per suicidarsi se non davanti agli amici più cari?

Arrivato da Oscar, gli amici riescono a dissuaderlo dal suo intento, addirittura sapendo che ha ingoiato un flaccone di pastiglie e non sapendo pero le avesse già espulse, gli mettono la testa sotto la doccia fredda. Andati via tutti, Oscar preso da compassione decide di ospitarlo a casa sua. Gli offre qualcosa da mangiare ma come si muove freneticamente gli torna strappo al collo e Oscar gli dice “tu rilassati che non so quello che faccio”, e durante quel massaggio Felix respira a fischio, gli manca l’aria e si reca alla finestra in cucina. Oscar per paura decide che si esce a prendere aria, ma non si apre nessuna finestra.
Usciti da casa, decidono di prendere un gelato e seduti su una panchina Felix, dice: “Io non riesco a stare senza di lei (riferito alla moglie Franzise) ma a volte le ho reso la vita impossibile, pulivo, dove aveva già pulito, scaldavo i cibi che lei aveva già cucinato”. Anche Oscar si confessa, come marito era impossibile. “Mia moglie mi chiedeva cosa volessi a cena ed io rispondevo niente ora non ho fame e poi magari alle tre e mezzo, nel mezzo della notte, la svegliavo per dirle che avevo fame”.

Dopo il gelato si fermano a mangiare qualcosa in un locale e durante l’attesa Felix incomincia a fare rumori e smorfie con la bocca “Gna, Gna, mgna”. Lui stesso dice che lo stress, aria condizionata e cambio di temperatura le tappa le orecchie e si ostruisce il canale di Eustacchio. Oscar sconcertato, perché nel frattempo tutti girati dati i rumori da giardino zoologico, dice “Ne hai ancora per molto?”.
Tornati a casa Felix chiede una cortesia a Oscar di farlo essere utile in qualcosa perché non riesce a stare con le mani in mano, anche per ringraziarlo della sua ospitalità, promettendogli che non sarà invadente e che gli farà risparmiare nelle spese sulla gestione della casa, ma soprattutto che se c’è e ci sarà qualcosa che gli darà fastidio di non esitare a dirglielo. Ecco che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Oscar si ritrova in una casa totalmente pulita, addirittura con le carte da gioco inamidate e profumate.

Il giorno dopo si aprono le armi. Oscar è cronista di baseball. A un certo momento sul suo luogo di lavoro suona il telefono, un collega risponde, è Felix che vuole parlare con Oscar urgente. Oscar prende la telefonata e sapete qual era l’urgenza se a cena poteva cucinare salsicce con fagioli. Il problema che imbestialì Oscar è che la squadra avversaria segno e vinse la partita con un triplo e lui stando al telefono se lo perse e non vi dico cosa disse a Felix al telefono perché si rischia di scendere troppo in basso.
A parte questo piccolo screzio, passate due settimane, tutto procede bene. Il venerdì successivo gli amici esasperati da Felix vanno via e salta la partita. Oscar incomincia a inasprirsi ma aspetta e porta pazienza.
Un giorno Oscar durante una partita di bowling propone a Felix di organizzare una cenetta da latins lovers con due belle ragazze, Cecily e Guendaline Pidgon abitanti al terzo piano del loro stesso condominio. Tutto e organizzato per l’indomani sera alle sette e mezza. Felix dopo tante reticenze anche perché separato da poco integerrimo al matrimonio accettò e decide di preparare lui la cena, un buonissimo polpettone al forno.

Il giorno dopo fa la spesa e si mette a cucinare il polpettone. Oscar tornò all’ultimo minuto trova Felix infuriato sul come mai erano le otto e senza nessun avvertimento, nessuna telefonata sia tornato cosi tardi. Inoltre, la cena fu una comica. Oscar mentre va in cucina per offrire alle fanciulle delle bevande, Felix per intrattenerle gli racconta la storia del suo divorzio anch’esse una vedova e una divorziata e tutti scoppiano a piangere. Tornato Oscar dalla cucina, si trova quella situazione e dice a Felix “ma come ti ho lasciato tre minuti con le ragazze e vi trovo in un cimitero?”. Felix corre in cucina e il polpettone bruciato, ergo da buttare. Le ragazze allora che abitavano nello stesso stabile decidono di invitare i due a mangiare da loro. Felix non va e Oscar non potendo sopportare l’affronto subito la mattina seguente incomincia a fare i dispetti, a ogni mossa di Felix lui la ripeteva o faceva l’esatto contrario, cosi da ritrasformare la casa in un porcilaio. Oscar lanciò il piatto di spaghetti e si spiaccicano tutti sopra la cappa del piano cottura.  La situazione precipita vertiginosamente e si accendono le voci e si scaldano gli animi.
Oscar chiede a Felix di ritirarsi nelle sue stanze e di non incontrarsi mai più in casa.

Il controsenso di tutto il discorso e che entrambi hanno avuto giovamento stando insieme ma nonostante questo lato positivo Oscar si sente invaso e controllato a vista, attento qua attento la, metti i piedi sul tappeto, mangia nel piatto, usa la sottocoppa etc, etc.
Sembrava si fossero chiariti, ma Felix durante questo litigio invita Oscar di mettere i piedi sul tappeto che aveva appena lavato, mai lo avesse detto, Oscar diventa il diavolo con tridente, corna, fumi che gli escono dalle orecchie e da occhi, vuole ammazzare Felix, che tenta di scappare e corre in terrazzo al 13esimo piano. Oscar è arrivato alla frutta e “invita” l’ospite che è come il pesce, dopo tre giorni puzza, a fare i bagagli e levarsi di torno ormai la convivenza era durata ma arrivata alle estreme conseguenze.
Su nel terrazzo Felix minaccia Oscar che quel comportamento gli ricada sulla testa. Oscar rimane in crisi sembra una maledizione e ha paura che non gli succeda qualcosa anche perché ormai Felix se n’è andato.

Tutti gli amici per paura non faccia altri insani gesti vanno a cercarlo ma non hanno minima idea di dove possa essere. Ecco avviene un fatto curioso. Tornati a casa, qualcuno suona alla porta di Oscar era Guendaline, la ragazza della cena, che molto decisa con tono perentorio chiede di poter prendere ciò che è rimasto delle cose di Felix e che da quel momento dato l’ha messo alla porta, lo ospita lei e Cecily.  Un minuto dopo arriva anche Cecily che trascina Felix e i due si rivedono felici. In quella circostanza Felix ringrazia due volte Oscar sia per ospitalità e sia per averlo cacciato, ci credo ospitato dalle ragazze chi sta meglio di lui e ritira dalla testa dell’amico la maledizione impartitagli.

Penso che ultima scena del film mostri un cambiamento positivo di Oscar. Mentre giocava con gli amici durante la solita partita a poker, vede che gli amici buttano cicche e cenere e bricciole sul pavimento e sapete cosa dice “questa casa non è mica un porcile” e vanno i titoli di coda.
Avete visto cosa fanno gli amici invadenti e perfezionisti. Prima Oscar non sopporta la pulizia e avere casa in ordine, ora invece è lui il primo che la pretende verso gli altri, la convivenza con Felix ha portato suoi buoni frutti, nonostante a volte la troppa precisione e perfezione porti a uno stato di insoddisfazione personale e molto spesso si trasforma anche in uno stress e nervosismo perenne.
Solo una nota di analisi sulla struttura. In questo film immaginate tutta la storia sopra descritta sia un cerchio perfetto, si parte da un punto che nello specifico è il gioco a poker con amici e termina tornando allo stesso punto di partenza, il gioco. Questa metafora è da tenere presente anche per la seconda parte della serie che come abbiamo detto sopra è “La strana coppia II” di Howard Deutch, 1998.

18 febbraio 2015