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I miei candidati all'Oscar

 From your New York correspondent Pietro Porcella

Il Kodak TheatreTempo di Academy Awards a Hollywood. Domenica 22 Febbraio.
Tutti davanti al televisore per la maratona degli Oscars più famosi al mondo. Sei ore incollati, dal collegamento per il red carpet alla proclamazione del  miglior film.

Se non siete fortunati ad essere tra gli ospiti del Kodak Theatre, come il mio amico scienziato Camillo Ricordi (special invitee per i suoi studi sul diabete alla Miami University) dovrete trepidare da casa per vedere se i vostri favoriti tra i nominee poi vincono.

''Whiplash''Nell'ultimo mese, tra east e west side di Manhattan, ho frequentato tutti i più grandi movie theatre per vedere quasi tutti i film e gli attori candidati all'Oscar.
Ora voglio fare un mio pronostico, o meglio dirvi per chi tifo e perché.
Per miglior supporting actor mi è piaciuto tantissimo J.K. Simmons il direttore dorchestra esaltato e nevrotico di Whiplace.
Ha interpretato alla perfezione, prima con vigore, violenza, cinismo e autorità il cane che torturava i suoi allievi incluso lo sfortunato batterista, per poi rivelare un lato umano e quasi affettuoso che non ci si aspettava a quel punto del film. Bravissimo!

''Selma''Sarei contento se vincesse come miglior attore principale David Oyelowo, che nel film Selma interpretava Martin Luther King, il reverendo leader del movimento popolare che con le sue marce e battaglie pacifiche costrinse il Presidente L. Johnson a garantire il voto anche ai neri nel 1965 in Alabama.
L'ho visto due volte, con un tifo del pubblico quasi da incontro di boxe tournament nel secondo spettacolo tutto esaurito nel M.L.King day al Lincoln Center.
La buona interpretazione di Oyelowo è però forse un pizzichino troppo enfatica in alcuni passaggi.
Come miglior supporting actress vorrei la Keira Knigtley  di Imitation Games. Per dirla come il Chicago Sun Times è stata semplicemente outstanding.

''The Imitation Game''Come migliore attrice in assoluto io voto Julianne Moore eccezionale interprete di Still Alice.
Il film mi tocca da vicino, perché è stato girato sotto casa mia, nel campus della Columbia University e perché tratta largomento che sto studiando e per il quale sto prendendo un diploma da operatore socio-sanitario: l'Alzheimer!
L'eccezionale interpretazione di Julianne Moore ti fa entrare nella pelle e nella mente di una distincted professor  sociologa della Columbia University, affetta da early dementia, meglio nota come Alzheimer.
La diagnosi viene rivelata a sorpresa quando ancora lei è una brillante cinquantenne di successo nella vita e in famiglia.

''Still Alice''La sequenza di come poi nel giro di pochi anni si passa al middle-stage e poi alla degenerazione del  final stage è veritiera e terrificante, ma a tratti estremamente dolce e profondamente umana.
Inutile dirvi che mi sono scesi i lacrimoni agli occhi in diverse occasioni.
In alternativa sceglierei la bella linterpretazione di Reese Witherspoon nel film Wild dove lei gioca il ruolo di una ragazza istruita e agiata, che rifiuta il mondo del benessere per andare alla ricerca di se stessa con zaino pesante in spalla nei sentieri deserti delle montagne rocciose.
Come miglior film, a me che non mi piacciono armi, violenze e fantascienze, non posso scegliere American Sniper  che esamina lanimo degli sparatori americani, anche se il vecchio buon Clint Eastwood, come il vino, ha dato il meglio di se come regista a 80 anni e Bradley Cooper è stato grande come attore.

''American sniper''Tra i quattro indicati dal New York Times all'Oscar (insieme a Selma, American Sniper e The theory of everything) prediligo invece The imitation games. Mi ha affascinato la fedele ricostruzione della vicenda del giovane matematico inglese Alan Turing, che nella seconda guerra mondiale, lavorando per i servizi segreti, era riuscito a decodificare i messaggi intercettati alla Germania nazista, permettendo di fatto di far finire la guerra qualche anno prima e salvare milioni di vite umane. Aveva poi pagato con una sorta di castrazione chimica la sua rivelazione di essere omosessuale fino al suicidio e solo cinquantanni dopo il governo inglese e la regina Elisabetta gli hanno pagato tributo e rivelato questa vicenda di cui non si è mai parlato nei libri di storia. Thats it folks!
Insomma vediamo come va a finire.

18 febbraio 2015