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Reportage. A Bologna il Cinema a Visioni Sarde

Il concorso Visioni Italiane premia gli autori isolani dei corti Lost Citizen e La Gita. Video e Foto dalla rassegna emiliana. di Marina Porcheddu

Visioni italiane 2015Bologna, ovvero, la culla della cinefilia: una rassegna (quasi) ogni settimana, ospiti internazionali, sale sempre piene. Vivendo qui è impossibile accorgersi della crisi che sta investendo il settore dell’industria cinematografica. Quest’aura perde la sua magia, però, se si ha come termine di paragone la Sardegna: sale spesso vuote e in alcune province non esistono proprio.

Anche in occasione della 21^ edizione del concorso Visioni Italiane, la sala del Cinema Lumière era stracolma di persone. Il concorso, svoltosi dal 25 febbraio al 1° marzo, ha come obiettivo quello di premiare i migliori corto e mediometraggi del panorama italiano. «Visioni Italiane è un festival ‘antiglamour’ che cerca, e spesso riesce, a scegliere e a dare una nuova vetrina ai migliori registi italiani indipendenti», dice Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.

Visioni italiane 2015Quel che è importante sottolineare è che, da due anni, questa vetrina riguarda da vicino anche noi sardi. Infatti, tra le sezioni presenti in concorso (Visioni italiane, Visioni DOC, Visioni Ambientali, Visioni Acquatiche e Visioni Urbane) spicca Visioni Sarde. La sezione «è un progetto partito tanti anni fa che ha avuto una gestazione lunga. È partito l’anno scorso grazie alla FASI – dice Bruno Mossa, giurato e rappresentante del Circolo Sardegna - È stata un’iniziativa che ha avuto un grande successo di partecipazione e un livello qualitativo molto elevato».

Visioni italiane 2015Sette le opere selezionate quest’anno:
Come Foglie... di Theo Putzu.
Insieme al pluripremiato Paper Memories, compone la “Duologia della memoria”. Un cortometraggio realizzato in stop motion che racconta senza voci il ritorno di una ragazza nella sua casa d’infanzia, nella quale rivive i vecchi ricordi rimasti chiusi in un baule.
La Gita di Giampiero Bazzu
Trasposizione della graphic novel di Gipi, “Gli innocenti”, La gita racconta del viaggio in macchina di Andrea e di suo zio Giuliano. Uno spostamento fisico che è anche un viaggio nel passato e nella memoria (attraverso flashback) di Giuliano.
Grazie a Te! di Jacopo Cullin
L’ultimo lavoro di Jacopo Cullin narra la storia di Vincenzo, aspirante scrittore alle prese con un frustrante blocco la cui causa è una relazione sentimentale irrisolta con Carla. L’evoluzione del rapporto trasformerà in meglio la sua vita.
Lost Citizens di Sebastiana Etzo, Carla Etzo
Un documentario che affronta da vicino l’emergenza del Sulcis, attraverso il punto di vista di due generazioni. Forte testimonianza che ripercorre, anche grazie all’uso d’immagini di repertorio, tutte le tappe della crisi.
Senzaria di Massimo Loi, Gianluca Mangiasciutti
Anche Senzaria affronta la crisi economica, ma utilizzando la chiave della fiction. Il cortometraggio è la storia di un uomo, proprietario di una piccola azienda soffocata dai debiti. L’ansia di non farcela innescherà in lui una serie di reazioni negative.
Sinuaria di Roberto Carta
Prima fiction realizzata nell’isola dell’Asinara, Sinuaria è la storia di Michele Murtas, detenuto nel carcere dell’isola che ha un talento nel tagliare i capelli. Tra i vistosi abiti delle mogli delle guardie, innamorate di Michele e del suo talento e l’anonima vita in carcere, è narrata la sua vita “in sospeso”.
La Storia di Spet di Ugo Murgia
Unico corto di animazione in gara. Spet è un cagnolino, da poco adottato, che parte con la nuova famiglia per Parigi e finirà per perdersi nella metropoli. Un racconto educativo narrato dalle voci extradiegetiche di un gruppo di bambini.

Visioni italiane 2015Nella serata conclusiva del primo marzo la giuria, composta da Chelu Deiana, Marcello Fois, Alberto Masala, Bruno Mossa e Giancarlo Palermo ha assegnato una menzione speciale all’opera Sinuaria, e proclamato il vincitore, o meglio, i vincitori della sezione Visioni Sarde. Lost Citizens e La Gita, infatti, sono stati proclamati vincitori ex aequo.
Lost Citizen: Il documentario riflette sulla crisi occupazionale e sociale che colpisce il Sulcis, mettendo insieme il punto di vista di due generazioni. La frattura della coesione della collettività e la lotta in assenza di speranza per il futuro, sono narrate con toni di grande forza in un’opera che scorre senza mai perdere l’intensità. Il lavoro delle autrici esalta la funzione dell’intellettuale in una bella lettura dell’eredità pasoliniana.

Visioni italiane 2015La gita: Il corto affronta il tema della memoria attraverso la trasposizione del graphic novel “Gli Innocenti” di Gipi, cui s’ispira in modo maturo e consapevole. La misura discreta nelle inquadrature e nella definizione dei personaggi, l’uso dei silenzi, dei gesti accennati o solo intuiti, ne fa un’opera narrativamente compiuta che lascia intuire una regia già di grande carattere.
Queste importanti vetrine sono ciò di cui i cineasti hanno bisogno per esprimere il proprio estro. Ben vengano queste iniziative, dunque. Il riconoscimento del talento isolano fuori dei nostri confini è già una piena dimostrazione del fatto che la Sardegna può dare tanto al cinema.


 

4 marzo 2015