Percorso

L'opinione

La Sardegna Film Commission in viaggio verso il futuro. di E. A. La photogallery di Cinemecum. English translation of Rita Bainton

Le giornate europee del CinemaLe Giornate europee del cinema organizzate a Cagliari dalla Sardegna Film Commission in collaborazione con il MIBACT e con l’Associazione F.E.R.T. (Filming with a European Regard in Turin), hanno esplorato il rapporto fra cinema è ambiente, tema sin ad ora in Sardegna mai  preso in considerazione.

In che modo le produzioni cinematografiche possono offrire il proprio contributo per una tutela dell’ambiente? Da tempo altri paesi più all’avanguardia, come l’Olanda, il Belgio, la Francia e la Germania, oltre all’America sempre proiettata verso il futuro, hanno affrontato la questione: offrono incentivi alle produzioni cinematografiche rispettose dell’ambiente o addirittura vincolano la concessione di contributi al rispetto di parametri prestabiliti.

Le giornate europee del CinemaE’ fondamentale il risparmio energetico che si ottiene riducendo i km da percorrere da un albergo al set; ma anche il numero di location: le scene devono essere ricostruite possibilmente nello stesso luogo. Sono dunque superati i tempi in cui le star e i registi viaggiavano da una location all’ altro in limousine; oggi vanno di moda il car sharing e tutti i mezzi di trasporto alimentati con energia alternativa. Estrema attenzione anche per la raccolta differenziata e molta cautela nell' utilizzo delle batterie delle attrezzatature, inoltre è importantissimo l’uso di materiali biodegradabili per i pasti e di quelli riciclati per i costumi. Questo lo scenario del futuro per il cinema,che si è aperto davanti agli occhi di centinaia di persone che hanno partecipato all’evento.

Le giornate europee del CinemaChiamati ad esprimersi in una tavola rotonda guidata dal produttore milanese Franco Bocca Gelsi, produttori e registi, in particolare quelli sardi (fra cui Salvatore Mereu anche in veste di produttore e Giovanni Columbu), sono parsi disorientati. Forse impreparati ad affrontare altri vincoli e nuove difficoltà in un lavoro che specie in Sardegna presenta ancora problemi antichi ed irrisolti.
Le risorse destinate al cinema in Italia sono sempre meno e nell’isola, come sappiamo, siamo ancora alle prese con i tentativi di modificare una legislazione superata e con questioni di principio non ancora ben assimilate, come quella del conflitto di interessi, o addirittura legate all’individuazione dei soggetti chiamati a conferire i contributi e/o a scegliere i progetti meritevoli. Questioni annose che sembrano non avere mai fine e che tengono il cinema in Sardegna ancora ben lontano dalla pista di decollo.

Le giornate europee del CinemaLa direttrice della Fondazione, anche vice presidente dell’Italian Film Commissions, abile nelle pubbliche relazioni internazionali, è riuscita ad assicurare alla Sardegna l’ospitalità di un evento di rilievo internazionale. Moltissimi i relatori provenienti da tutto il mondo e tanti anche gli operatori sardi, i quali finalmente, per la prima volta dalla istituzione della Fondazione, hanno avuto l’occasione di confrontarsi in Sardegna con colleghi di tutto il mondo per tessere relazioni e conoscere esperienze diverse e auspicabilmente avviare progetti condivisi. Confronti e relazioni di cui la nostra isola ha terribilmente bisogno. Non importa se ciò ha comportato la necessità per molti di prendere un aereo per giungere in Sardegna. E’ vero che gli aerei bruciano molte energie ed inquinano l’aria; ma le relazioni continuano a essere le maggiori generatrici di sviluppo, specie per una isola come la nostra.

Le giornate europee del CinemaEd è certamente bene che si sappia quali sono i temi affrontati nei paesi del mondo più avanzati. Basti pensare che in Germania, ad Amburgo, viene pubblicata addirittura una rivista “Green Film Shooting” che nella copertina dell’ultimo numero presenta “Spider Man 2”, realizzato sotto la guida di un supervisore ecologico e considerato un modello di film americano ecosostenibile.  Tuttavia la sensazione è stata la stessa che si prova per un’ellissi cinematografica: si è arrivati al futuro saltando tutte le fasi intermedie, un po’ come nella famosa sequenza iniziale di “2001, Odissea nello spazio”. Il tema dell’ambiente oggi all’esame della “Italian Film Commissions”, che intende elaborare un protocollo per certificare la eco sostenibilità dei film, non deve infatti distogliere  l’attenzione dalle questioni irrisolte del nostro cinema. Come ha sintetizzato con ironia il regista Enrico Pau:  il cinema "sardo" è super sostenibile perché le produzioni sono ancora così poche che difficilmente possono incidere negativamente sull’ambiente. Insomma i problemi dell’Olanda, del Belgio e della Germania vengono sentiti ancora molto lontani.

Le giornate europee del CinemaL’evento ha riscosso molto successo e Nevina Satta, finalmente affiancata da una troupe di collaboratori efficienti e con una disponibilità di budget in grazia di Dio, ha sfoderato eccelse doti di organizzatrice. Complici anche “Le Cantine Argiolas” che hanno ospitato l’ ultima giornata dell’evento e hanno offerto una splendida immagine della imprenditorialità sarda. L’azienda Argiolas dotata di un innovativo impianto fotovoltaico è un esempio di sostenibilità e qualità (pensiamo al "Turriga", al quinto posto fra i migliori 50 vini italiani con etichetta disegnata da Antonio Marras); ma soprattutto un modello di sviluppo che riesce egregiamente ad unire radicamento nel territorio, rispetto della tradizione e apertura a nuove tecnologie e forme di promozione. Valentina Argiolas ha partecipato alla presentazione del progetto cinematografico realizzato dal famoso sommelier americano Charlie Arturaola  e dal produttore argentino Lino Pujia.

Le giornate europee del CinemaIl documentario “Le sfide del vino” vanta circa quindici sponsor e decine di location. Un lavoro che attraverso una storia accattivante costruita attorno a un professionista del vino si fa promotore di territori e di aziende vinicole.
La speranza è che le imprese sarde grazie al tax credit e al product placemente inizino ad avere fiducia e ad investire nel cinema. Unica nota dolente l’assenza del Presidente della Regione, il quale si è limitato ad affidare i suoi saluti all'Assessore alla cultura Claudia Firinu. Il prof. Francesco Pigliaru, nonostante l’invito e l'attesa di tanti, non è salito nella navicella spaziale della direttrice della SFC. La sua presenza, anche con una piccola partecipazione durante i 4 giorni, sarebbe stata un segno di un vero interessamento della Regione per un settore che -non ci stancheremo mai di ripeterlo- può crescere solo grazie ad una reale volontà politica e a un progetto; a una visione lungimirante che si faccia carico di realizzare una struttura ben regolamentata, coerente e rispettosa di tutte le realtà, dotata di stanziamenti  pluiriennali adeguati, in modo da distribuire le risorse evitando sprechi e privilegi. Se la Fondazione sarda diventerà davvero un forte punto di riferimento, o meglio il perno attorno a cui far ruotare tutto il cinema, e sarà protetta da regole precise (come quella pugliese), non ci sarà più bisogno di inserire provvedimenti particolari nella finanziaria e tutti  finalmente potranno contare su criteri precisi di merito e capacità.


 

SARDINIA FILM COMMISSION: VOYAGE TOWARD THE FUTURE

Le giornate europee del CinemaThe event “Giornate Europee del Cinema” (European Days at the Movies) produced in Cagliari, by the Sardinian Film Commission in collaboration with the MIBACT and the FERT Association - Filming with a European Regard in Turin, presented  an issue that has never been taken into account in Sardinia before: the relationship between Cinema and the Environment. How can film production contribute in protecting  the environment?  For a while now other countries like the Netherlands, Belgium, France and Germany and the U.S. always future oriented, have addressed the issue and offered incentives for film productions environmentally friendly, even binding and granting aid to producers that comply with the established guidelines.  Significant saving of energy is achieved by reducing the number of miles going back and forth from the hotel to the set; also in choosing the number of locations: it is preferable that the scenes are shot in the same place. Gone are the times when the stars and filmmakers traveled from one location to another  in limousines: today the trend is car-sharing and all means of transportation is preferably powered by alternative energy. Attention is given to recycling; reusing batteries and equipment; applying biodegradable materials for catering and even using methods of reprocessing wardrobe.
This is the scenario for the Cinema of the future, which was presented to a public of hundreds of people who attended the event.

Called to speak in a panel discussion at a round table led by producer Franco Bocca Gelsi from Milan, were Sardinian directors (including Salvatore Mereu a producer and Giovanni Columbu), and other Italian directors and producers.
They seemed  befuddled.

Perhaps they were unprepared to come to terms with new constraints and new problems in a job that especially in Sardinia, still presents quite a few old and unresolved issues.
As we know, the economic resources allocated to the cinema in Italy are becoming fewer. Here in Sardinia we are still grappling with attempts to change legislation that was passed and for a matter of principle not yet assimilated; case in point the conflict of interest and  also the  identification of those called to give contributions and those in charge that determine which are the projects worth producing. Longstanding issues that seem endless and that hold the Sardinian film industry hostage and away from taking off .
The director of the Foundation, also vice president of the Italian Film Commissions, was very clever in building relationships with the Film Commission worldwide and to her credit has been able to host in Sardinia an event of international relevance. There were many speakers from around the world and also many Sardinian operators, who at last, and for the first time since the establishment of the Foundation, were given the opportunity to compete in Sardinia with colleagues in a global scale to build relationships and learn different experiences and hopefully start up new ventures. Exchanges and relationships are sorely needed for our island.

Le giornate europee del CinemaIt doesn’t matter if  many have to take a plane to land in Sardinia. It 's true that planes burn a lot of energy and pollute the air:  more relevant is that these kind of relations continue to be the major fuel of development, especially for an island like ours.
It is certainly important to understand and to know what are the issues covered in the more advanced countries of the world. Suffice it to say that in Hamburg  Germany, they published a magazine "Green Film Shooting" whose latest issue displays the cover with Spider Man 2, produced by an ecological team considered the most environmental friendly American film.
Nevertheless  one feels like being in time-skipping  movie, whereby we have gotten to the future by jumping through all the intermediate stages, a bit like the famous opening sequence of "Space Odyssey".
The issue of the environment, is now being examined by the "Italian Film Commission" which intends to draw up a protocol to certify the environmental sustainability of films. Thus, it should not divert attention from unresolved issues of our cinema. As the director Enrico Pau has ironically stated: “The Sardinian Cinema is super sustainable because the productions are still so few that can hardly affect the environment. In short, the problems of Holland, Belgium and Germany are still far away.”

Le giornate europee del CinemaThe event was very successful and Nevina Satta, eventually joined by a troupe of teammates and equipped with a generous budget - thank God – is an expert  organizer. Fellow collaborators included  "Le Cantine Argiolas" that hosted the final day of the event and offered guests a stunning image of entrepreneurship Sardinian style. L 'Argiolas Company with an innovative PV system is an excellent example of sustainability and quality ( look at "Turriga": 5th wine between the 50 best italian wines); but above all a development model based  combined of local roots, respect for tradition and openness to new technologies and forms of promotion. Valentina Argiolas has closely followed the story of the famous sommelier Charlie Arturaola American and Argentine producer Lino Puja: together they made the documentary "The challenges of the wine" that has about fifteen sponsors and dozens locations.  A captivating story about a professional wine dealer that becomes a promoter of communities and vineyards.
The goal is that Sardinians companies thanks to tax credit and product placement start to invest in movies.

The only sour note  was the absence of the Governor of Sardinia  Prof. Francesco Pigliaru, despite the invitation, has not risen to the invitation in the spaceship sent by the director of the SFC. An acknowledgement or even a slight participation would be a sign of a real involvement of the Region in an industry that, we never tire of repeating, can only grow with a real political will and vision.  A long-term vision by people in charge who are responsible, well organized, consistent and sensitive to all the real issues; with adequate funds so to distribute the resources avoiding waste and privileges. If  the Sardinian Foundation truly becomes a strong reference point as the one promoted by the  Puglia Region with precise regulations, there will be no need to place special measures in financing and finally everyone can count on merit and ability.
 


LA PHOTOGALLERY DI CINEMECUM

4 marzo 2015

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