Percorso

I Classici - C. Castaldi

''Stazione Termini'' (1953) di Vittorio De Sica

di Claudio Castaldi

''Stazione Termini''Vittorio De sica nel suo capolavoro neorealista del 1953, intitolato “Stazione Termini” ci propone come protagonisti, perno di tutta la vicenda, una coppia di attori americani, Montgomery Cliff (Gianni Doria) insegnante romano e l’attrice Jennifer Jones nei panni di Mary Forbes.

Nel film sono presenti attori conosciuti, che incontreremo o come comparse a macchia d’olio in vari punti del film, oppure li troviamo in una sequenza precisa del soggetto dopo di che escono di scena, ad esempio Paolo Stoppa nel ruolo del commerciante viaggiatore e infine altri che recitano battute monosillabiche; Maria Pia Casilio e Gigi Reder (famoso rag. Filini in Fantozzi) coppia di giovani sposini sul binario pronti a partire in viaggio di nozze ma li vediamo appena in una comparsa di dieci forse sentiamo solo la sua voce dire la parola grazie (riferito agli auguri di matrimonio.

''Stazione Termini'' titolo ingleseScene più corpose sono quelle interpretate da Clelia Matania (la mamma che impazzisce con i suoi figli piccoli per farli star buoni nel vagone del treno in partenza dal binario dodici per Milano alle ore 07.00 p.m.), Giuseppe Porelli e Gino Cervi, commissario di polizia in stazione che si occuperà della nostra coppia, Gianni e Mary.
Questo film ha due caratteristiche fondamentali, una di tempo sulla quale é incentrata tutta la trama e una di location. Tutta la storia si dilata in u preciso arco di tempo dalle ore 06.30 Pm alle 08.30 del pomeriggio, breve periodo in cui si svolgono tutte le scene, come un libro di poche pagine con vari capitoli.
La seconda caratteristica tipica di alcuni capolavori neorealisti in cui il luogo, dove sono girate le scene, è uno, nel nostro caso lo dice il titolo stesso del film che stiamo analizzando, è Stazione Termini, stazione centrale di Roma nella quale convogliano tutti i treni nazionali e internazionali.

''Stazione Termini''Maria (Forbes) dopo una breve relazione sentimentale a Roma con Giovanni Doria, insegnante romano, decide di dare un taglio per tornare a Philadelphia dal suo vero marito Howard e da sua figlia, Katy.
E’ notte, sono le sei del pomeriggio. Prima di recarsi alla stazione Termini, decide di passare a casa del suo amante (Gianni), Piazza Navona 93, per comunicargli che la loro storia è finita. Arrivata alla porta di casa sua, non trova il coraggio di suonare al campanello. Scappa via e prende il pullman piazza Navona capolinea Stazione Termini. Recatasi alla biglietteria, acquista il biglietto in partenza per Milano alle ore 7 pm, binario sei. Come anticipato prima tutta la vicenda si svolge all’interno dei vari piani della Stazione. Maria pensa che sia giusto almeno per correttezza avvertire con una lettera Gianni della sua fuga improvvisa e le motivazioni che l’hanno spinta a questo gesto. Nel frattempo arriva il  nipote Paul figlio di sua sorella che gli porta una valigia con del vestiario per il vagone letto.

''Stazione Termini''Gianni, scoperta la fuga si reca da Mary e da qui si intervallano dei momenti di ricordi belli vissuti insieme e dei momenti anche di raptus violenti. Al bar, i due incominciano a chiarirsi su quali erano i loro progetti che insieme sarebbero andati a vivere a Pisa dove lui aveva avuto una cattedra all’università, ma lei gli fa capire che ormai é tutto finito perché la figlia non sta bene e lei ama molto suo marito Howard. Molto amareggiato dal comportamento di Mary le da uno e lei scappa al piano di sotto senza che lui sappia dove va.
Nel sottopiano incontra una povera mamma di tre figli in attesa del quarto. Lei mossa a compassione nota che la donna non stava bene e l’accompagna al Gabinetto medico, assiste la visita medica e dopo compra ai bambini delle barrette di cioccolato.

''Stazione Termini''Gianni vuole a tutti a costi ritrovarla per chiedere perdono di quel suo scatto d’ira e tentare una riappacificazione. Dopo vari tentativi su e giù per tutti i piani ecco s’incontrano e commettono una grave contravvenzione attraversano i binari col treno in arrivo e si nascondono in una carrozza di un treno fermo senza dire niente a nessuno. La scena è molto dolce, romantica da veri fidanzatini. Lei con la testa appoggiata sulla spalla di Gianni emtrambi seduti dentro una cabina in penombra. Il capo treno scoperti li conduce al posto di polizia il cui commissario e Gino Cervi.

''Stazione Termini''La situazione precipita il commissario dopo aver sentito il verbale col capo di accusa di atti compromettenti in luogo pubblico capisce che loro sono amanti e da qui si prospettano due scenari: o proseguire con la denuncia comportando così che il vero marito venisse a scoprire del tradimento oppure dato che il treno partiva da li a cinque minuti di orologio chiudere un occhio e tutto sarebbero stati tranquilli. Il commissario, uomo di vita, non vuole far passare guai a nessuno e preferisce la seconda soluzione sopra descritta, strappa la denuncia e fa in modo che lei prenda il treno delle ore otto e trenta pm per Parigi.

''Stazione Termini''Finalmente tutto e bene quel che finisce bene lei parte e lui vede piano piano il treno sempre più piccolo allontanarsi. Mentre lui si reca verso uscita della stazione, chissà se gli è rimasto rimorso della fine della loro storia e passano titoli di coda.
Un elemento fondamentale e la colonna sonora. Già dall’inizio del film dove si vede un treno in corsa che arriva, si sente una musica lenta che da impressione di tristezza proprio di due che sono costretti a lasciarsi e a separarsi.

1 aprile 2015

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