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La Sardegna misteriosa dei Tarocchi nuragici – Guarda le immagini

Nasce dall’intuizione di due grafici cagliaritani un progetto che reinventa le tradizionali carte della divinazione. di Carlo Poddighe

La TorreLa torre’ è la fortezza di Barumini; ‘L’imperatore’ è il Sardus Pater; le corna de ‘Il diavolo’ sono quelle proiettate su un menhir dall’ombra dell’elmo di un bronzetto che si scalda al fuoco. Ma anche altri soggetti come ‘Il pazzo’, ‘L’appeso’ o ‘La giustizia’, meno caratterizzati, sono pur sempre rappresentati in ambienti chiaramente sardi, ma di una Sardegna antica e ancestrale.

È questa la singolare intuizione di due grafici cagliaritani che hanno mischiato la tradizione degli arcani maggiori con la storia più remota e misteriosa dell’Isola e hanno creato i Tarocchi nuragici. A realizzare le tavole è stata Silvia Ciccu, “appassionata di arte, disegno, illustrazione, incisione e scrittura”, come si presenta lei stessa. “Una volta che ho cominciato col disegno, non ho più smesso. Insieme a mio fratello Enrico (vai all’intervista) era un'invenzione continua di personaggi, fumetti e avventure”.

Una di queste l’hai realizzata da poco: i Tarocchi nuragici, appunto.
Sì. Anche se l'idea non è stata principalmente mia, ma di Stefano Endrich. È nata durate un periodo di tirocinio come illustratrice che ho svolto nel suo studio grafico. Prima di questo progetto, io non mi ero mai veramente interessata dell'età nuragica, però i tarocchi avevano già catturato la mia attenzione da tempo. Diciamo che io e Stefano ci siamo trovati e completati.

La tradizione dei tarocchi è vasta. Tu a quale filone ti sei ispirata?
Per questo mazzo mi sono ispirata principalmente a quello esoterico di Oswald Wirth, ma con una panoramica su diversi mazzi esistenti. Si tratta di una mia personale interpretazione, senza pretesa alcuna di veridicità storica.

Come li intendi realizzare, materialmente, una volta finiti?
Come un mazzo da gioco, da divinazione e da collezione.

Hai pronte tutte le carte?
Mi sono limitata ai soli 22 arcani maggiori, quelli usati tradizionalmente per la divinazione, il gioco e la collezione.

Quali fra i disegni ti sembrano più vicini a quello che volevi rappresentare?
I miei preferiti sono la Torre, la Luna e il Mondo. Ma mi ha gratificato molto di più il fatto che i pochi che per ora hanno visto le tavole le abbiano trovate molto interessanti, anche la loro versione in bianco e nero e anche il retro delle stesse.

Dove si possono trovare i tuoi tarocchi?
Per ora non sono in commercio, ma sto cercando un accordo con un editore per realizzarli materialmente e magari poterli allegare a una rivista o grande giornale.

Silvia Ciccu (Quartu Sant’Elena, 1971): ha realizzato incisioni, dipinti, illustrazioni per bambini come l'albo “Gioca e Colora con la Sardegna dei Nuraghi” (Abbà editore), animazioni, poster e cartoline per una rassegna cinematografica che attualmente si tiene alla Cineteca Umanitaria: “Viaggio Stra-ordinario”. Ha scritto diversi articoli su illustratori emergenti, apparsi sul web-magazine Lollove Mag. Attualmente, sta realizzando alcuni disegni per un racconto per bambini e, a breve, terrà un corso di illustrazione per i più piccoli per conto dello studio editoriale Typos.