Stampa

''Sei vie per Santiago'' - Trailer

La spiritualità in spalla. Nelle sale il film itinerante della regista-pellegrina Lydia B. Smith. di Maria Elena Tiragallo

''Sei vie per Santiago''Zaino sulle spalle, scarponi, una mente libera e aperta. Passo dopo passo percorrono chilometri portando con sé solo poche cose, tutte in uno zaino. Poche cose per dimostrare quanto sia importante vivere la vita con ciò che è essenziale, uno schiaffo alla società consumistica di oggi.

Imperativo categorico: trovare risposte, trovare se stessi, camminando, conoscendo gli altri, la natura. Parola d'ordine: condivisione. E’ questo lo spirito del pellegrino che si confronta e cammina per scoprire il senso semplice della vita. Così anche nel pluripremiato documentario Sei vie per Santiago della regista e produttrice americana Lydia B. Smith, nelle sale italiane da giovedì 4 giugno, distribuito da Cineama.

''Sei vie per Santiago''Un film itinerante e autobiografico che la regista ha voluto realizzare per far emergere nello spettatore il desiderio di intraprendere il cammino. Ed è proprio il cammino il vero protagonista del film con isuoi paesaggi mozzafiato, con gli imprevisti, con i momenti divertenti, ma anche con lo spirito del sacrificio. Ad indossare lo zaino e gli scarponi è stata anche la regista che nel 2008 ha percorso il cammino di Santiago, esperienza che ha cambiato del tutto la sua vita. Forte il desiderio di Lydia B. Smith di condividere le sue emozioni con il maggior numero di persone possibili. Tolto lo zaino e gli scarponi, Lydia B. Smith ha indossato quelli del regista e della produttrice, per la realizzazione del film.

''Sei vie per Santiago''Un percorso difficile anche questo, in primis per la ricerca dei finanziamenti oltre cinque anni di lavoro, alla fine ha raccolto 500mila dollari da donatori privati.
Il cammino di Santiago non è solo un percorso che attraversa la Spagna settentrionale bensì un dedalo di sentieri che, da ogni parte d'Europa, conducono da secoli i pellegrini fino a Santiago di Compostela. È un’impresa ardua lunga 500 miglia che ogni anno coinvolge centinaia di migliaia di persone.
Il film segue da vicino un gruppo di moderni pellegrini che affrontano il viaggio, ognuno con le proprie ragioni, motivazioni e aspettative. Sei persone a confronto, con vite e storie diverse, tutte realmente incontrate dalla regista: Misa è una giovane sportiva danese. Viaggia da sola per poter essere più in sintonia con se stessa, ma l’incontro con un ragazzo di dieci anni più giovane cambia radicalmente la sua prospettiva. 

''Sei vie per Santiago''Sam è brasiliana, ha trent’anni e soffre di depressione. È alla disperata ricerca di quella forza interiore necessaria a trasformare la sua vita. Tatiana è una madre single francese di 26 anni che affronta il Cammino per devozione a Dio. La accompagnano Alexis, suo fratello ateo e il figlio di tre anni. Il suo tentativo di trovare un rapporto più alto con Dio è messo a dura prova dai continui litigi con il fratello. Tomas, 30 anni, affascinante ed atletico è abituato ad ottenere ciò che vuole. Deve imparare la perseveranza specialmente quando il dolore aumenta ad ogni singolo passo. Annie da Los Angeles è mossa da ragioni spirituali. Jack e Wayne sono due pensionati canadesi. Wayne, 65 anni, cammina per onorare la memoria della propria moglie e Jack, 73, è il sacerdote che ha eseguito il funerale della moglie di Wayne. Per lui il Cammino è una via verso il futuro.

Tante testimonianze, tanti racconti, tante emozioni, tanta spiritualità per un qualche cosa di forte, di unico, di eccezionale come il Cammino, che ha il compito di cambiare la vita a chi lo percorre. Compito ben riuscito anche nella regista come in tutti coloro che hanno intrapreso questa strada. Attenzione, sempre con zaino e scarponi. E se andate in sala a vedere il film portate gli scarponi, potreste essere così coinvolti da partire e camminare. E se così fosse, la regista ha fatto breccia!


IL TRAILER

27 maggio 2015