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Leggendo Metropolitano: al cuore delle parole

Sguardi sulla città e nuove geografie. Le molte luci e le poche ombre sulla VII edizione del Festival letterario. di Anna Brotzu

Leggendo Metropolitano 2015Il vento che aspettiamo” soffia forte sull'Isola dall'alto dei bastioni dell'antica rocca che domina Cagliari, splendido scenario per stimolanti conversazioni d'autore e lezioni magistrali: dal 4 al 7 giugno scrittori e scienziati, traduttori e filmakers si son dati appuntamento nel capoluogo per il VII Festival Leggendo Metropolitano a cura di Prohairesis.

Un viaggio nella letteratura e ai confini della scienza, per indagare la complessità del presente e immaginare futuri possibili, con narratori come Enrique Vila-Matas, Hanif Kureishi, Patrick McGrath, il Premio Nobel per la chimica Aaron Ciechanover e l'economista Jeremy Rifkin ma anche l'eclettico cantastorie Vinicio Capossela con le sue “Fole”. Tra Santa Croce con il Collegio Mauriziano (sede della Facoltà di Architettura) e Piazza Palazzo, con incursioni nei Giardini Pubblici ai piedi delle mura per gli incontri del Book Camp dedicato ai giovanissimi, e fin nel rione di Stampace, al Cinema Odissea con l'anteprima di “UFO in Her Eyes” di Xiaolu Guo, la kermesse ha offerto suggestioni e spunti di riflessione sulle stratificazioni di senso e le molteplici sfaccettature – le forme simboliche e le identità fragili e mutanti - della vita contemporanea.

Leggendo Metropolitano 2015Un successo confermato dai numeri – venticinquemila presenze, quattromila spettatori per gli eventi clou davanti alla cattedrale in Piazza Palazzo – non senza qualche inconveniente e velate polemiche: l'impatto “ambientale” del Festival ha interferito con i delicati equilibri di un quartiere storico, con la temporanea chiusura al traffico (anche pedonale) di vie e piazze, e un aggravarsi della ben nota carenza di parcheggi. Effetti collaterali di una manifestazione che ha portato dentro le mura e in città una piacevole animazione, un fermento, un risveglio delle coscienze attraverso l'arte e il pensiero filosofico e scientifico. Tra i punti critici – da segnalare anche l'inevitabile tensione legata alla presenza dell'israeliano Aaron Ciechanover (non certo per le sue idee sul progresso della medicina): la questione palestinese è un tema cruciale del dibattito nella società civile, una moderna tragedia, un nodo irrisolto sul cammino verso la pace.

Leggendo Metropolitano 2015, Aaron CeichanoverTra molte luci e poche ombre Leggendo Metropolitano è comunque riuscito ancora una volta a conquistare il cuore e la mente dei cagliaritani (e non solo), in particolare degli amanti della letteratura e della cultura, mettendo in risalto e facendo riscoprire a residenti e non l'indubbio fascino del capoluogo, la magia del cielo e del mare, il clima mediterraneo e la benedizione del vento – mettendo alla prova la rivoluzione urbanistica in fieri (con i suoi pregi e difetti) e sfidando la generosità e bonomia degli abitanti che hanno visto sia pure per pochi giorni il loro quartiere trasformarsi in teatro di un festival di respiro internazionale. Senza dimenticare l'impegno dei volontari – i “leggendari” - e le preziose sinergie che hanno supportato la manifestazione.

Leggendo Metropolitano 2015, Xiaolu GuoAffascinante e sorprendente – per la freschezza e l'intensità – il ritratto della Cina moderna, fra tradizione rurale e capitalismo, di “UFO in Her Eyes” - il film scritto e diretto da Xiaolu Guo, autrice di romanzi e poesie nonché regista cinematografica, ammiratrice di Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino (quasi un preludio visionario al festival) che spiega come la finzione sia per lei la chiave per raccontare sotto metafora la verità (altrimenti indicibile) sulla storia e il presente del suo Paese, e le contraddizioni di una società in costante evoluzione. Temi che ricorreranno anche nel faccia a faccia tra l'artista nata in un villaggio di pescatori, trasferitasi a Pechino e attualmente residente tra Londra e Parigi, e l'avvocato-scrittore Francesco Maino, autore di “Cartongesso” - con la mediazione di Vittorio Pelligra – da cui emergono simmetrie e differenze tra la Cina di oggi e il profondo Nord Est dell'Italia, e le paradossali conseguenze del capitalismo e del neoliberismo.
Lo storico della filosofia Diego Fusaro – nel segno di Antonio Gramsci – lancia la sfida “Riprendiamoci il presente” contro la logica mercantile di uno strenuo materialismo; e Franca Bosc, Marco Espa e Alessandra Farris confrontano esperienze e progetti sul tema “Scuola e società: frontiere (e confini) nel mondo dell'inclusione”. I misteri del cervello e le risorse della mente sono al centro di un ideale percorso su “Le rotte della coscienza” con Martin Monti, studioso e docente di psicologia e neurochirurgia – e il senso dell'identità, come cultura e appartenenza, affiora dall'incontro su “Migrazioni. Donne che (s)corrono” con Francesca Paola Casmiro Gallo e Daniela Finocchi – e il sociologo Marco Zurru.

Leggendo Metropolitano 2015Spazio all'architettura per “Costruire con senso e progettare bellezza condivisa” con Enrico Arosio, Cherubino Gambardella, Matteo Scagnol e Luca Molinari; “La forza delle parole” secondo Cristiano Cavina, alfiere dell'epica del quotidiano, e Marco Missiroli, autore cult (da “Senza Coda” a “Il senso dell'elefante” e il recente “Atti osceni in luogo privato”); la testimonianza di Angelica Edna Calo Livnè, regista e scrittrice, “educatrice alla pace attraverso le arti” e creatrice della Fondazione Bereshit, sull'esperienza della Compagnia dell’Arcobaleno, formata da ragazzi ebrei, cristiani, musulmani, arabi, drusi: «un “teatro di cambiamento” che influisce sugli attori e sul pubblico che assiste allo spettacolo» per costruire una cultura di pace.
Realtà vituale e nuove forme letterarie in “Face2Face” con lo scrittore Tommaso Pincio e il giornalista Antonio Prudenzano, e poi un istruttivo itinerario fra cronaca e intrecci di mafia e politica con il giornalista Lirio Abbate e il magistrato Alfonso Sabella per una conversazione “On the road. Le strade del malaffare” che si tinge di ironia in noir, in un inquietante affresco della storia recente del Bel Paese.
Saltato l'incontro su linguistica e semantica con Andrea MoroOltre i confini di Babele”, si riparte “Contra viento y marea” per scoprire i segreti dell'arte della traduzione con Massimo Bocchiola, Ilide Carmignani e Katia De Marco; e poi “Il soffio dell'eredità” nella versione di John Hemingway, nipote dell'autore de “Il vecchio e il mare” e “Per chi suona la campana”, che descrive la sua famiglia e il rapporto con il celebre nonno, la passione per la corrida, l'amore per lo sport – la pesca e la caccia – e il simbolico “ritorno” a Cuba, dove è sempre vivo il ricordo del leggendario Papa.

Leggendo Metropolitano 2015, Vinicio CaposselaNello scenario di Piazza Palazzo la parola a Enrique Vila-Matas, raffinato scrittore e autore di libri cult, intrisi di echi e rimandi letterari, che si confronta con il viaggio come metafora della vita in un dialogo con Paolo Di Paolo; mentre Michele De Mieri introduce un Vinicio Capossela narratore di storie strampalate e surreali, e dell'universo parallelo abitato dai personaggi reali o immaginari, comunque fantastici delle sue “Fole”. Etica e salute ne “La rivoluzione della medicina personalizzata” descritta da Aaron Ciechanover; e le infinite potenzialità offerte dall'intreccio fra tecnologia informatica, energia, produzione e trasporti – l'internet delle cose – secondo Jeremy Rifkin, che prefigura “La Società a costo marginale zero” costruita intorno a un nuovo paradigma economico, il “Commons collaborativo”, destinato a sostituire il modello capitalistico.

Leggendo Metropolitano 2015, Patrick McGrathSe l'utopia/distopia di Rifkin – al di là delle felici sperimentazioni in Germania e nel Nord Europa, e dell'interesse della Cina per la salvaguardia ambientale – riguarda un prossimo futuro, nei romanzi e racconti di Hanif Kureishi (sceneggiatore di My Beautiful Laundrette”, “The Mother” e “Venus” nonché regista di “London Kills Me”) si riflette la condizione dell'uomo contemporaneo, il desiderio di trasgressione e la ricerca d'identità, insieme al tema dell'integrazione in una società multietnica. Il finale – sul potere svelante e salvifico della scrittura rispetto alla sofferenza mentale – è affidato a Patrick McGrath (dai suoi libri il film “Spider” di David Cronenberg, e “Follia” di David Mackenzie) che in “Folle-Mente” descrive la propria iniziazione alla letteratura, dopo un'infanzia a contatto con la realtà drammatica dei manicomi, tra l'horror gotico di Edgar Allan Poe e la poesia di Sylvia Plath: il suo viaggio nei labirinti della mente, la necessità di dar voce a coloro che la pazzia ha imprigionato dietro un muro di silenzio, per narrare l'ineffabile – distinguendo tra l'accecamento del fanatismo ideologico e religioso e il dramma della malattia, e infine l'epopea gloriosa della follia d'amore.

Cala il sipario sulla settima edizione di Leggendo Metropolitano, tra i titoli di coda, ringraziamenti (e scuse ai residenti per i disagi), e l'entusiastica dichiarazione di Patrick McGrath (che rende merito agli organizzatori e alla città): «Cagliari è favolosa. Questo è uno dei migliori festival letterari cui ho partecipato!».