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Figari Film Fest 2015. Ecco i vincitori

L'attore e direttore artistico, Matteo Pianezzi, racconta novità e sorprese della V edizione. Intervista di Valentina Bifulco

Figari Film FestivalOgni anno, Golfo Aranci non ospita solamente un festival, ma diventa per alcuni giorni il centro di un movimento cinematografico e culturale, che ha lo scopo di ricercare, scoprire e promuovere nuovi autori del cinema contemporaneo indipendente, italiano e straniero.

Si è appena conclusa la V edizione del Figari Film Fest, evento realizzato dall’associazione culturale Diero e il piccolo comune della Costa Smeralda. La rassegna ha come obiettivi due aspetti molto importanti: da una parte è una vetrina per gli addetti del settore cinematografico già affermati, dall’altra è un trampolino di lancio per registi, sceneggiatori ed attori emergenti. Abbiamo incontrato Matteo Pianezzi, attore e direttore artistico del Figari e gli abbiamo chiesto di raccontarci questa edizione.

Figari Film FestivalSoddisfatto della riuscita del Festival?
Certo! Più serate. Più ospiti. Più persone alle proiezioni. Più location. Insomma, una crescita esponenziale dell'evento. Diciamo che prima ci chiedevano "Cos'è" ormai la domanda è "Quando è e chi c'è". Siamo riusciti ad avere ospiti di primissimo piano dello star system italiano e, grazie ai nostri mobility partner Meridiana, Sardinia Ferries e Moby abbiamo potuto portare a Golfo Aranci oltre cento fra registi, attori e produttori da tutto il mondo. Il Figari Film Fest sta diventando un momento di scambio e condivisione per diverse realtà cinematografiche indipendenti che arrivano in Sardegna per lavorare e parlare di cinema.

Figari Film FestivalCi commenti alcuni dei film vincitori?
Quest'anno il livello è stato altissimo. I giurati hanno avuto non poche difficoltà a decretare i vincitori. C'è stata fino all'ultimo grossa indecisione. Anche il pubblico si è accorto del lavoro certosino fatto durante l'anno dai selezionatori. Come miglior regia ha vinto “Safari”, film spagnolo di Gerardo Herrero, che secondo la giuria ha avuto il pregio di una regia professionista che sicuramente porterà l’autore a produzioni internazionali di alto livello. Il premio per il miglior film italiano è andato a “Child K” dei registi pugliesi Roberto De Feo e Vito Palumbo, prodotto da Colorado Film e Dinamo Film con la collaborazione di Eido Lab e il sotegno di Apulia Film Commission e MIBACT. Il film tratta un tema molto attuale che è la difficoltà di avere un figlio che si trasforma in un’ossessione. Il miglior film sardo è stato “Dal prossimo orizzonte” regia Tommaso Mannoni, che la giuria ha voluto premiare per l'asciuttezza nell'affrontare un tema di attualità come il traffico di immigrati, e per l'urgenza comunicativa. (Elenco completo dei premiati)

Figari Film FestivalIl vostro festival lavora non solo nella promozione cinematografica, ma anche del territorio, credi che il cinema, in questo senso, possa essere un motore economico per la Sardegna?
La cultura in generale ed il cinema in particolare sono fondamentali per la promozione del territorio. Alla lunga sono in grado di creare le condizione favorevoli per incrementare l'afflusso di turismo. Puglia docet. La regione a suo modo però deve favorire questo processo e non ostacolarlo. La cultura ed il cinema senza sostegno non possono andare lontano. Noi riempiamo alberghi bar e ristoranti durante la nostra manifestazione e questo mi sembra un segnale lampante. Viviamo nel posto più bello del mondo. Dobbiamo diventare un po' più bravi a farlo amare come lo amiamo noi.

Figari Film FestivalIl Figari Film Festival diventa, di anno in anno, un appuntamento sempre più importante nel panorama cinematografico isolano, quali sono le difficoltà che si devono affrontare per organizzare un festival come il vostro?
Ci sono delle difficoltà legate al reperimento annuale dei fondi e all'incremento degli stessi. Noi siamo grati al Comune di Golfo Aranci e al Sindaco, Giuseppe Fasolino, che da cinque anni anno scommesso ed investito su questo evento. Ora è il momento di crescere. Un lavoro grandissimo è quello di confermare le partnership e crearne delle nuove. In un momento come questo dove finanziare economicamente un evento è sempre più difficile, diventa necessario creare delle sinergie con realtà presenti sul territorio che possono sopperire all'eventuale mancanza di fondi. Un esempio su tutti è sicuramente il rapporto nato con Geasar che siamo convinti negli anni a venire possa far fare il salto di qualità a livello internazionale al festival.

6 luglio 2015

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