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Mestieri del Cinema. Davide Beccu, Location Manager

''Il paesaggio è la nostra ricchezza. Anche nel cinema''. di Valentina Bifulco - Scopri i migliori luoghi dove girare nell'Isola nelle Photogallery 

Davide Beccu (ph. Caterina Colombo)Il mondo del cinema comprende tantissimi mestieri che non sempre sono facilmente intuibili dallo spettatore che fruisce del prodotto finito. Il location scout e location manager sono due di questi lavoratori nell'ombra: il compito del primo si basa soprattutto sulla ricerca e selezione delle locations descritte in una sceneggiatura o storyboard, che devono essere funzionali alla realizzazione di riprese cine-televisive e immagini fotografiche e che siano accessibili e fruibili.

Se lo scouting risulta positivo ed esiste una reciproca stima e fiducia, quasi sempre, la casa di produzione affida alla stessa persona anche il ruolo di location manager. Tra le principali attività di questo compito c'è quella di gestire le procedure per i rilasci dei permessi e delle autorizzazioni necessarie per girare, e quella, più delicata e complessa, riguardante la gestione logistica e operativa delle singole location, con la loro messa in sicurezza, il coordinamento del gruppo di lavoro, la gestione degli spostamenti della troupe e delle attrezzature tecniche e sceniche, le pubbliche relazioni con le autorità e i fornitori locali dei servizi di vitto e alloggio.

Davide Beccu, 48 anni, nato a Sassari, ma cresciuto a Macomer, di location se ne intende, tanto che ha scelto come "buen ritiro" Bosa Marina. Il suo lavoro nel cinema è quello di locations scout/menager che si occupa nello specifico delle locations sarde. Ci ha raccontato la sua esperienza.

Davide BeccuCome si diventa location scout e/o location manager?
Ho cominciato a lavorare in qualità di location scout in Sardegna grazie soprattutto alla profonda conoscenza del territorio regionale, alle competenze relazionali e comunicative, e alle capacità di ricerca e organizzative legate alla mia formazione multidisciplinare e alle precedenti esperienze professionali. Sono laureato in Scienze politiche, ho vissuto tre anni a Londra e due anni a Boston, dove ha lavorato come ricercatore presso la John Fitzgerald Kennedy Library. Nel 1990 ho iniziato a esercitare la professione di Guida turistica in Sardegna, di Accompagnatore internazionale in Europa e a collaborare con diverse Agenzie di Viaggio e Tour Operator, sia in Italia che all’estero. Ho una specializzazione in archeologia pre-nuragica e nuragica e una in ambientistica naturale e paesaggistica, una rilevante esperienza nella organizzazione, nel coordinamento e nella gestione di Educational Tour per la stampa internazionale e per gli operatori del settore, oltre che nella pianificazione strategica e nella gestione operativa di progetti di sviluppo territoriale in ambito europeo.

Location (ph. Caterina Colombo)Quale è stato il tuo primo incarico come location scout?
Il primo incarico come location scout, e subito dopo come location manager, è nato in maniera inaspettata,  da un mio servizio di guida turistica per conto della Regione a favore di due anonimi personaggi. Durante il nostro primo giorno di viaggio, mi hanno rivelato lo scopo della loro vacanza in Sardegna: i due erano Dick Adams e Steven Cadden, fotografo di fama mondiale e art director al servizio della casa automobilistica Jaguar. In realtà stavano facendo un pre-scouting, su diverse isole del mediterraneo, alla ricerca delle location ideali nelle quali ambientare la campagna pubblicitaria mondiale della nuova vettura XK8. Grazie ai miei suggerimenti lo scouting è andato più che bene, al punto che mi hanno chiesto di svolgere l’incarico di location manager per l’intera campagna che tra pre-produzione, produzione e post-produzione è durata quasi un anno. In proposito, è curioso che quasi 20 anni fa, tra le diverse attività delle quali mi ero dovuto occupare, vi era stato anche il casting finalizzato a selezionare tre coppie di modelli e modelle, tra le quali alla fine scelsi una giovanissima Caterina Murino, e che il mese scorso ho rincontrato, questa volta in veste di attrice, sul set nella giara di Setzu per le scene del teaser Iskida.

''Iskida'' (ph. Caterina Colombo)Qual è la tua occupazione oggi?
Negli ultimi mesi sono stato impegnato nella pre-produzione e produzione del teaser della saga fantasy “Iskida, della Terra di Nurak”, diretto dal regista Anthony Lamolinara, per adesso le riprese sono state sospese e riprenderanno a metà settembre. Attualmente, dopo aver letto la sceneggiatura di un film per la rai, ho fatto tre giorni di scouting “on my own”, ricercando e selezionando delle location e degli ambienti descritti nella sceneggiatura. Ora mi appresto ad affrontare il caldo africano previsto e, insieme allo scenografo e al direttore di produzione, partirò per due giorni di scouting diretto sul campo, con la speranza che alla fine la Sardegna venga scelta, e che a fine Settembre arrivi una troupe di almeno 70 persone per un totale di 10-15 giorni di riprese. Che dire, speriamo di non prendere fuoco per autocombustione!

LocationTu sei stato protagonista della nascita della Sardegna Film Commission, ci racconti come è andata?
Più o meno nel 2005, convinto dell’assoluta necessità di una gestione strategica del settore e delle enormi potenzialità dell’isola in merito, condivido con l’allora Presidente Soru una mia ricerca sui meccanismi di funzionamento delle Film Commission e dei Film Fund su base mondiale, con un focus sui paesi europei. Così nel gennaio del 2006 ricevo l’incarico dalla Regione Sardegna, Assessorato alla Cultura, con lo scopo di studiare una pianificazione strategica e operativa delle attività finalizzate all’organizzazione e allo sviluppo della Sardegna Film Commission; alla progettazione di un archivio fotografico delle location; all’individuazione dei criteri tematici di selezione delle immagini e del loro contestuale collegamento bibliografico, videografico e cartografico; alla elaborazione di un piano strategico ed esecutivo di comunicazione; alla predisposizione delle linee guida per la strutturazione del sito web istituzionale; e, infine, all’individuazione di eventi e di sistemi associativi nazionali e internazionali nel campo delle produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie. 
A quasi dieci anni di distanza da quell'incarico ritengo che tanto tempo sia stato perso inutilmente. Nonostante i grandi risultati gli sforzi di singoli professionisti, responsabili e funzionari, la Regione non ha ancora preso una seria decisione politica riguardo al necessario e adeguato investimento, che garantisca l’operatività e piena funzionalità della Film Commission. 
Dobbiamo  promuovere degnamente le potenzialità dell’isola in questo settore e aumentarne la competitività, attrarre importanti produzioni nazionali e internazionali, sviluppare le professionalità legate al settore audiovisivo e generare rilevanti ricadute economiche dirette e indirette, tangibili e intangibili.

Location sardeCome può la promozione della Sardegna come location essere un motore economico per l’isola?
In Sardegna abbiamo 5 ecosistemi differenti che spaziano dal deserto di dune di Piscinas alle montagne, il tutto a pochi km di distanza. Questa eccezionale varietà di location in un solo territorio rappresenta una ricchezza: si pensi solamente agli spostamenti della troupe, delle strumentazioni; avere così tanti ambienti naturali differenti rappresenta per i produttori un risparmio, e rappresenterebbe per la Sardegna una fonte di guadagno importante. Quando parlo di potenzialità della Sardegna in questo settore non mi riferisco solo e semplicemente alla bellezza, unicità e varietà delle location di esterni e interni, in un ambito geografico molto ristretto e con minori costi di produzione, ma anche e soprattutto alle storie, ai personaggi, alla cultura, alle tradizioni che possono ispirare importanti produzioni e sceneggiature. Abbiamo una ricchezza enorme che purtroppo, per motivi a volte poco logici, viene sfruttata pochissimo.


Photo Gallery "Locations"


Photo Gallery "Iskida" di Caterina Colombo

22 luglio 2015