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Percorso

Jasmine Trinca protagonista a ''La valigia dell'attore''

Jasmine Trinca (ph. Luca Crippa)

Focus sul cinema contemporaneo e Premio Gian Maria Volonté per l'attrice romana nella kermesse dedicata al grande interprete milanese. L'intervista a Giovanna Gravina di Anna Brotzu

L'arte della recitazione – in tutte le sue sfaccettature e declinazioni – è al centro del Festival La Valigia dell'Attore/ Il lavoro d’attore. Personaggi e Interpreti nel tempo - dedicato a Gian Maria Volonté, interprete straordinario, capace di dar vita a personaggi indimenticabili, uno dei protagonisti della cultura italiana del Novecento, e icona del cinema impegnato: dal 27 luglio al 2 agosto sull'Isola della Maddalena un fitto carnet di incontri con gli artisti e visioni d'autore, con incursioni nel teatro e nella graphic novel.

Giovanna GravinaLa Valigia dell'Attore – parte del circuito virtuoso, al momento decisamente virtuale, delle Isole del Cinema  - ricomincia, o meglio resiste, con un'edizione ricca e interessante, costruita con cura nonostante le difficoltà – come spiega l'ideatrice e animatrice della kermesse Giovanna Gravina – che come il padre Gian Maria Volonté ha fatto della Sardegna, e più specialmente dell'Isola della Maddalena la sua terra d'elezione. Dopo aver messo l'accento sulle caratteristiche e il fil rouge della kermesse, che mira ad «approfondire il lavoro dell'attore con critici e docenti universitari, per tentare di fare un'analisi e una ricostruzione delle varie interpretazioni, attraverso i film degli attori ospiti,  selezionando e studiando  singole scene», impreziosita da  una sezione visionaria che accosta «una vetrina del contemporaneo alla finestra di memoria che è la giornata dedicata ai film di Gian Maria (Volonté) – con “Le quattro giornate di Napoli”, che insieme allo spettacolo di Daniele Monachella ci permette di celebrare questa duplice tragedia della guerra, del primo e del secondo conflitto mondiale» entra poi nel vivo della questione del cinema in Sardegna.

''Le quattro giornate di Napoli''«Qualche mese fa quando ho letto l'editoriale del vostro direttore riguardo alla situazione mi ci son ritrovata perfettamente – avevo pensato di scrivere una lettera aperta, per dire esattamente le stesse cose: sappiamo come siamo messi dal 2014, e fa rabbia dolore e dispiacere perché negli anni la situazione è sempre stata incerta, abbiamo fatto la manifestazione senza certezze, ma questa condizione di indeterminatezza influisce su tutto, sulla  programmazione e sulle scelte, ci impedisce di crescere».
Le Isole del Cinema – che potrebbero essere una straordinaria vetrina per la Sardegna, un attrattore turistico e un volano per l'economia – restano impigliate nei meccanismi della politica: così «un festival come La Valigia dell'Attore che ormai dura da più di 10 anni, e avrebbe un potenziale enorme di crescita (riceviamo da gennaio tante e-mail di persone che chiedono notizie sul programma e le date) rischia di rimanere fermo se non tornare indietro.»

Fortezza i ColmiSottolinea Giovanna Gravina: «Il Festival inizia lunedì, e noi ad oggi abbiamo la conferma solo della Fondazione Banco di Sardegna – non sappiamo ancora se e in che misura avremo un contributo dall’assessorato al Turismo della Regione Sardegna e dal Comune di La Maddalena ai quali abbiamo inoltrato domanda e tanto meno dall’assessorato alla Cultura che non ha neanche emesso il bando: così abbiamo dovuto rinunciare a uno spazio bellissimo, la Fortezza dei Colmi, perché non eravamo sicuri di poterlo allestire. Lo stesso Ministero,  che pure ci appoggia e sostiene e ci porta ad esempio come Circuito delle Isole del Cinema, riunisce la commissione adesso – e avremo risposta a manifestazione conclusa. Per questi motivi siamo stati anche costretti a trasferire il laboratorio di Fabrizio Gifuni a Roma –  presso la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, ma spero che sia davvero un anno d'eccezione».

Giovanna Gravina e Valeria Golino (ph. F. Presutti)E ribadisce: «E' inconcepibile che la cultura - come al solito - venga considerata un passatempo: è un lavoro! Si dovrebbe lavorare sui progetti europei, cercare di mettere insieme tutte le risorse e coloro che operano in questo settore: qualche esempio in Italia lo abbiamo, primo tra tutti quello della Regione Puglia. Le Isole del Cinema è un progetto bellissimo, che rischia di perdersi. La Legge Cinema è ferma da due anni e adesso c’è anche la buona scusa del ricorso al TAR, ma i bandi avrebbero dovuti farli da tempo. La certezza delle risorse è fondamentale e ora, con i nuovi fondi europei, ci sarebbe la possibilità di ragionare su un arco di tempo più lungo, con un respiro almeno triennale – ma noi abbiamo ancora i debiti del 2014!»

Pensando al futuro: « Il nostro sogno è quello di riuscire a creare qui a La Maddalena un punto di riferimento per la formazione, non solo una volta all'anno: i progetti – e i contatti – ci sono; anche Fabrizio Gifuni sarebbe voluto venire qui, e non solo per la bellezza del paesaggio, ma perché La Maddalena è un luogo ideale per concentrarsi e studiare. Chiediamo sempre ai ragazzi che si iscrivono al ValigiaLab una lettera di motivazione – e chi c'è già stato afferma che è stata una delle esperienze straordinarie che ha fatto nella vita: io sono felicissima di fare il festival, ma il laboratorio è irrinunciabile! Ripeto, le idee e le strutture, le potenzialità, anche nel senso di uno sviluppo turistico, ci sono: manca la volontà politica e un sistema diverso che permetta di lavorare e di lavorare meglio».

Jasmine Trinca (ph. Luca Crippa)Il Festival La Valigia dell'Attore punta quest'anno sul cinema d'autore – e in particolare sul cinema indipendente- accostando lavori molto diversi e originali: lo scenario sarà quello consueto – e impagabile - de l'Isola de La Maddalena, con gli spazi consueti dell'Arena La Conchiglia (e la Sala Primo Longobardo in caso di tempo avverso) e gli Ex Magazzini Ilva. Tra i protagonisti Jasmine Trinca – una delle attrici più interessanti del nostro cinema, dai folgoranti esordi con “La stanza del figlio” di Nanni Moretti (che le è valso il Globo d'oro come esordiente e Premio Ciak, oltre alle nominations al David di Donatello e ai Nastri d'argento) a “La meglio gioventù” (per cui ha conquistato il primo Nastro d'Argento) a “Romanzo Criminale”, “Il Caimano” e “Il grande sogno” fino a “Maraviglioso Boccaccio” dei fratelli Taviani, “Nessuno si salva da solo” di Sergio Castellitto e “The Gunman” di Pierre Morel.

''Miele''L'artista romana – che sabato 1 agosto riceverà il prestigioso  Premio Gian Maria Volonté – parteciperà alle proiezioni di “Un giorno devi andare” di Giorgio Diritti, storia di una donna in viaggio, e “Nessuno si salva da solo”   incontrerà il pubblico – sempre il 1 agosto, la mattina agli Ex Magazzini Ilva – nell'appuntamento curato da Enrico Magrelli, Boris Sollazzo, Fabrizio Deriu, per raccontare il suo rapporto con la decima musa. Apre il trittico dedicato a Jasmine Trinca il film “Miele” di Valeria Golino, con Carlo Cecchi, sul tema delicato e difficile dell'eutanasia: l'attrice incarna un singolare angelo della (buona) morte, alle prese con l'enigma della vita.
Sarà però “Anime Nere” di Francesco Munzi ad inaugurare lunedì 27 luglio alle 21.30 nell'Arena La Conchiglia l'edizione 2015 de La Valigia dell'Attore – l'indomani mattina l'incontro con il regista e il protagonista Fabrizio Ferracane, e in serata la visione di “Perfidia” di Bonifacio Angius, che si confronterà la mattina dopo con il pubblico de La Maddalena, insieme a Francesca Solinas e Annamaria Granatello.

''Anime nere''Per la sezione dedicata al documentario, il produttore Andrea Sisti presenterà “Il segreto di Otello” di Francesco Ranieri Martinotti, sulla trattoria romana diventata punto d'incontro dei bei nomi del cinema italiano dal dopoguerra a oggi, da  Scola a Monicelli, Fellini e Pasolini; a ricostruire le atmosfere e  l'intreccio fra settima arte e cucina di “Otello alla Concordia”, tra gli altri,  Donovan, Robert De Niro, Francesca Schiavo, Luca Barbarossa e Ettore Scola (ma anche lo stesso Andrea Sisti, nipote del fondatore, che ha voluto fortemente questo film).
La retrospettiva su Gian Maria Volonté – che si dipana negli anni, attraverso le varie edizioni del Festival approfondendo vari aspetti e momenti della vita e della carriera dell'artista – prosegue con “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy – un vivace affresco della rivolta scoppiata nella città partenopea, dove il'indignazione popolare  riuscì a sconfiggere e mettere in fuga le truppe tedesche prima dell'arrivo degli alleati.

''Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto'', Gian Maria VolontèUn singolare omaggio al talento di questo poliedrico interprete è poi il volume a fumetti  “Gian Maria Volonté” di Gianluigi Pucciarelli; Paolo Castaldi e Giuseppe Morici che riunisce in un unico immaginario film tutti i personaggi – da Giordano Bruno a Bartolomeo Vanzetti, a Lulù de “La classe operaia va in paradiso”, al capo della squadra omicidi di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” capovolgendo il punto di vista, così che siano loro a raccontare l'attore che ha prestato loro corpo e voce davanti alle telecamere.
Spazio anche al teatro con “Un anno sull'altipiano” di e con Daniele Monachella, dal libro di Emilio Lussu, sulle note di Andrea Congia e Andrea Pisu, per una rievocazione della tragedia della prima guerra mondiale attraverso le parole di un protagonista e testimone.

http://www.valigiattore.it/
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