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Approfondimenti

''Ant-man'' di Peyton Reed

 Un piccolo grande eroe. di Luca Crippa

Ant-man, copertineAntman - USA 2015 - regia di Peyton Reed
Prima di parlare del film, analizziamo il personaggio dei fumetti, non molto conosciuto in Italia (almeno da chi non legge i fumetti Marvel). Un personaggio che non è un super-eroe, bensì molti supereroi e diverse identità, non sempre positive, che lo rendono piuttosto complesso e non proprio canonico.

La sua apparizione risale al gennaio del 1962, su Tales of Astonish numero 27, creato dai soliti Stan Lee, Jerry Lieber e Jack Kirby.

Ant-man, copertineTutto inizia con uno stile “spy-story”, ovvero uno scienziato che riesce a manipolare con un siero delle particelle subatomiche. Lo scienziato è Henry Pym, che ha da poco perso la moglie, in un viaggio nell’est, uccisa da dei rivoluzionari. Dopo avere esperimentato le particelle in un incidente, si ritrova nelle dimensioni di una formica, passando, ovvio, alcuni guai. Tornato alle dimensioni normali decide di distruggere il siero. Poi cambia idea (forse nelle intenzioni di Stan Lee, la storia doveva finire qui, e poi è stata riconsiderata) e crea una tuta e un elmetto che gli permette di comunicare e suggestionare le formiche, per usarle come un esercito.

Ant-man e WaspAttaccato dal KGB che vuole impossessarsi della formula, Pym riesce a sventare la minaccia iniziando la sua carriera di supereroe come Ant-man.
In seguito viene contattato dalla ricca Janet Van Dyne per aiutare il padre in vari esperimenti. Il padre muore in un avventura e Pym confessa alla ragazza la sua identità e le fornisce dei super poteri simili, creando Wasp.
Entrano a far parte dei Vendicatori e qui iniziano molte avventure. Qui in genere si può chiudere l’argomento passando al film, ma lo sviluppo del personaggio porta a dei punti fondamentali e importanti, anche alla comprensione del film.

GoliaSentendosi in inferiorità rispetto ai colleghi supereroi, inverte il processo del siero, diventando non solo piccolo ma anche di dimensioni gigantesche. Ecco nascere quindi l’identità di Giant-man.
Dopo una breve pausa, torna con una nuova identità e costume, Golia. Ma affascinato dalle sue ricerche in laboratorio, orientate ora anche verso l’intelligenza artificiale, lascia la sua identità di Golia a Clint Barton (Occhio di Falco), o all’amico Bill Foster (Golia nero).
Gli esperimenti portano a un altro incidente, dove la sua mente rimane danneggiata, e convintosi di essere un criminale che ha ucciso Golia (se stesso) diventa il Calabrone e rapisce Janet. Lei capisce l’identità del Calabrone e sta al gioco. Pym, libero dalla sua timidezza chiede a Janet di sposarlo e lei accetta. Quando un altro supercriminale mette in pericolo Janet, il trauma lo riporta alla normalità.
Decide comunque di mantenere l’identità e il costume del Calabrone.

Il CalabroneE qui entra in ballo Scott Lang, un ingegnere che ruba il costume di Ant-man per salvare la figlia. Alla fine dell’avventura decide di restituire il costume a Pym che invece pensa di donarglielo lasciando a lui l’identità di Ant-man. E anche Lang diventa un supereoe ed entra nei Vendicatori.
Pym invece, con i suoi esperimenti crea il robot Ultron, che diventa un figlio degenere, che cerca di distruggere l’umanità. E qui la mente di Pym vacilla di nuovo, per i postumi dell’identità del Calabrone, per il senso di colpa per avere creato Ultron. Cerca di ottenere rispetto creando lui stesso una minaccia da distruggere, per ottenere più appoggio dai compagni e dalla opinione pubblica. Janet capisce il piano ma lui arriva a colpirla per evitare di essere fermato. Il piano fallisce miseramente, e Pym inizia delle vicissitudini che lo portano al divorzio e alla prigione.

AntmanCon il tempo si riabilita, collabora più come scienziato e piano piano torna anche a usare l’dentità di Golia. La sua importanza come scienziato cresce ma tutt’ora non ha ristabilito il rapporto con Janet. Esiste anche un terzo Ant-man, ma di poco conto.
Come si vede quindi il personaggio, i personaggi, sono una storia molto complessa rispetto allo stile canonico del supereroe.
Come fare un film su un uomo che diventa minuscolo, soprattutto su un supereroe che ora ha un'altra identità nei fumetti e che, per i moderni lettori, è associato ormai a Scott Lang? Come fare di un soggetto del genere un successo?

Henry Pym, Michael DouglasBeh i Marvel Studio ce l’hanno fatto anche questa volta (vedi la scommessa su Guardians of the Galaxy). Ovviamente modificando molto questi 50 anni di storie, come è d’obbligo per tutti questi film, ma riuscendo a conservare alcune caratteristiche della storia del fumetto. Ecco quindi Henry Pym, (Michael Douglas, ringiovanito alla perfezione in alcune scene degli anni ’80) che ha perso anche qui la moglie in azione, diventare il mentore di Scott Lang, ladro geniale di professione ma desideroso di redenzione per essere un padre migliore, impersonato da Paul Rudd (They came together, Admission, Knocked up).

Hope Van Dyne, Evangeline LillyQuesta dodicesima pellicola, che fa parte del Marvel Comics Universe (MCU), si incastra con tutti gli altri cine-fumetti, mettendo in campo gli elementi condivisi quali lo SHIELD, l’HYDRA, gli Avengers, con una storia però a se stante. Parte da una sceneggiatura di Edward Wright e Joe Corrish, che lasciano il progetto per divergenze con i Marvel Studio, forse perchè volevano evitare riferimenti al MCU, cosa ormai impensabile in questi film. La sceneggiatura passa quindi a Adam McKay e lo stesso Paul Rudd, che lavora soprattutto sui dialoghi. Evangeline Lilly (attrice iconica della serie Lost) prende il ruolo della figlia di Janet Van Dyne, qui la defunta moglie di Henry, Hope Van Dyne.

Darren Cross aka il Calabrone, Corey StollIl Calabrone invece diventa l’identità malvagia del cattivo, Darren Cross, interpretato da Corey Stoll. La regia del film è affidata a Peyton Reed (Yes man).  La storia, basata sul tentativo di sfruttare e vendere l'invenzione di Pym, tenuta segreta per decenni, è ricca di ritmo e di eventi. È inoltre uno dei rari film in cui il 3D funziona alla perfezione e fa la differenza. Essere catapultati in un mondo dove tutto è gigantesco, e un trenino giocattolo diventa immenso, è un espediente già usato in altri film, anche della vecchia Hollywood (come dimenticare Dr. Cyclops), ma mai come ora è reso cosi avvincente e spettacolare. È stata data un attenzione particolare alla fotografia, diretta da Russell Carpenter, usando sistemi tecnici innovativi e di grande professionalità, (macchine da presa Arri Alexa XT e M, look-up table, macro fotografia).

Scott Lang aka Ant-man, Paul RuddOttimi gli effetti speciali realizzati da Industrial Light & Magic, Lola VFX, Double Negative, Luma Pictures e Method Studios. Come per Guardians of the Galaxy, molti avevano previsto il flop per questo film su un eroe poco conosciuto, sia dal punto di vista artistico che da quello commerciale. Anche in questo caso, il risultato è stato ben diverso. L’incasso dopo il debutto in italia, nel mondo è di 336 milioni di dollari, e ancora mancano i debutti in Corea, ma soprattutto Giappone e Cina. Il costo di realizzazione è stato di 180 milioni di dollari.

Scott Lang aka Ant-man, Paul RuddCreativamente, il film, nonostante il rimaneggiamento della sceneggiatura, non annoia mai, e fa dell’ironia (spesso denigrata da molti detrattori che ne danno anche una colpa ingiustificata alla presenza della Disney, dimenticando che l’ironia nei fumetti marvel è una condizione normale) un giusto bilanciamento a un supereroe che diventa minuscolo, e che avrebbe sicuramente sofferto di ridicolaggine con un trattamento serioso o cupo alla Batman. I drammi padre-figlia ripetuti nella coppia Rudd e la sua bimba, e Douglas/Evangeline sono il lato emotivo, magari un po’ banale, (ma ok, non siamo in un film d’essai) che bilancia le azioni e l’ironia del film.
Gustosi i riferimenti al MCU, che avranno delle conseguenze negli altri film, non perdetevi le due scene finali dopo i titoli di coda, fino all’ultimo. È un film di intrattenimento decisamente ben riuscito, un film che diverte anche perchè si è divertito nel prendersi in giro.

Curiosità:
- Si pensava a un film su Ant-man già negli anni ’80 ma con Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi, il progetto venne messo da parte. Coincidenza, questo film inizia negli anni’80.
- All’inizio appare Hayley Atwell nei panni di Peggy Carter, l’amore di Captain America durante la guerra e protagonista della bella serie tv Agent Carter.
- Il film chiude la Fase 2 del MCU. Nella fase 3: Captain America: Civil War    Black Panther  Thor 3: Ragnarok  - Avengers: Infinity War 1 e 2 -  Dottor strange e Captain Marvel.
- Peyton Reed, il regista,  a scuola, si era disegnato come Antman,di cui è sempre stato fan, in un volantino per il suo gruppo punk.
- Stan Lee appare in un cameo alla fine.