Stampa

Editoriale - Cinemecum va in vacanza

...e la Giunta Soru nomina i componenti delle Commissioni per il Cinema

 Con l’arrivo dell’estate anche “Cinemecum” va in vacanza.
Sino a settembre il giornale si fermerà ma il sito rimarrà aperto per tutti coloro che vorranno inviare i loro commenti e usufruire degli altri servizi che saranno tenuti aggiornati.
Da gennaio ad oggi “Cinemecum” è stata una grande fatica per tutti, specie per coloro che si sono occupati della redazione del nostro giornale on line: Luca Crippa, Arianna Salaris, Maria Elena Tiragallo e Cristiana Wagner, la nostra direttrice editoriale. Il sito oggi è ricco di informazioni e servizi; in particolare la pagina degli approfondimenti, sempre più articolata e densa di contenuti, grazie agli amici che hanno collaborato con competenza e impegno.
A tutti quanti va il nostro sentito ringraziamento...
Per l’autunno abbiamo in progetto nuove iniziative e cambiamenti ed abbiamo sempre più bisogno della collaborazione e dell’aiuto di tutte le persone che hanno a cuore il cinema sardo e la Sardegna, specie di quelli che conoscono questo mondo. Purtroppo, accanto a coloro che hanno compreso i nostri sforzi e ci hanno offerto il loro contributo, vi sono stati altri che, invece, non hanno accolto il nostro invito alla collaborazione. In molti preoccupati, forse, di una linea politica differente dalla loro perché, in quanto priva di preconcetti culturali, politicamente non schierata. Ma noi siamo convinti che ci si possa occupare di arte e cultura senza per forza fare politica e il nostro sito ne è un esempio. “Cinemecum” ha svolto e continuerà a svolgere un servizio pubblico a favore dell’intera comunità cinematografica: abbiamo offerto visibilità a tutti, trattato di tanti problemi e promosso iniziative interessanti, senza alcuna distinzione politica o di altro genere, unicamente con lo scopo di promuovere il nostro cinema e la Sardegna. Sempre pronti ad accogliere interventi e a accettare critiche, ma anche liberi di esprimere le nostre, con l’unico obbiettivo di denunciare e promuovere la verità, senza inciucci o simpatie .
“Cinemecum” non è stata una impresa facile, tutt’altro, molto faticosa. Realizzare e far partire un sito cosi complesso come il nostro ha richiesto molto tempo ed energie certamente superiori all’impegno possibile con il budget di cui eravamo dotati; ma l’ abbiamo fatto con entusiasmo e passione, fiduciosi di poter dare un contributo ad un mondo in cui crediamo. Ora è però necessario un sano riposo per ricaricarci delle energie necessarie a realizzare al rientro tutte le altre iniziative cha abbiamo in animo.
Ci dispiace doverlo fare ora, in un momento così ricco di avvenimenti. Infatti, nonostante le difficoltà economiche (denunciate in particolare dagli organizzatori di Tavolara), quest’ estate la Sardegna pullula di festival, ai quali vi invitiamo a partecipare. Altri importanti appuntamenti sono fissati anche in Italia; di molti vi abbiamo già parlato, gli altri li trovate nella rubrica degli appuntamenti.
Ci dispiace andare in vacanza in un momento molto particolare ed estremamente delicato: in parlamento è stato presentato il ddl sul cinema del quale avremo modo di riferirvi meglio in autunno; nello stesso tempo la Giunta Regionale ha finalmente emesso la delibera che istituisce le commissioni previste dalla legge sul cinema. La coincidenza induce alcune riflessioni :il disegno di legge presentato da due esponenti della sinistra prevede l’istituzione di un Centro Nazionale per il cinema e l’audiovisivo, che unifica tutti gli altri organi esistenti e gestisce autonomamente gli interventi pubblici di sostegno e promozione culturale e industriale.
La proposta accoglie un indirizzo caldeggiato dai registi italiani sul modello del sistema francese.
Un modello che noi di Cagliari in corto, senza essere ascoltati, avevamo suggerito e proposto sin dai primi passi della elaborazione della legge sarda, prevedendo un soggetto unico indicato come Agenzia per il cinema: un istituto indipendente  e competente  che con il tempo si sarebbe potuto affermare con una propria autorevolezza nel mondo del cinema attraverso produzioni, scuole e iniziative di rilievo.
La legge approvata dal consiglio regionale prevede invece un articolato sistema burocratico e una serie di commissioni e organi tutti legati all’Assessorato alla cultura. Ed è appunto proprio di questi giorni la nomina da parte della Giunta dei componenti della “Commissione tecnico artistica” e della “Consulta Regionale per il cinema” .
Non è stata invece ancora istituita la Sardegna Film Commission e la Fondazione Cineteca Sarda, nonostante la legge prevedesse l’approvazione degli statuti entro sei mesi dall’entrata in vigore della stessa.
Ci duole in particolare per la Film Commission, perché lo sportello già aperto presso gli uffici regionali opera in condizioni di provvisorietà ed è ancora privo di un direttore, figura imparziale e competente che, secondo legge, dovrebbe far parte della Consulta
Per onore di cronaca precisiamo che la sottoscritta, piu’ volte invitata dall’Assessorato a far parte della Consulta, ha preferito rinunciare per continuare a lavorare per “Cagliari in corto” ed evitare situazioni che anche lontanamente potessero indurre sospetti di conflitto di interesse. Una decisione presa a malincuore; un occasione forse persa per mettere al servizio della comunità l’esperienza accumulata faticosamente negli anni in questo campo; ma noi preferiamo agire piuttosto che ricoprire incarichi. E riponiamo la nostra fiducia nel lavoro di coloro che sono stati nominati, ai quali rivolgiamo il nostro augurio di buon lavoro, specie agli amici Antioco Floris e Elisabetta Randaccio .
Ci dispiace andare in vacanza dunque nel momento in cui finalmente la giunta sta muovendo i primi passi per l’attuazione di una legge che non ci piace ma che certamente era indispensabile per fissare delle regole e dei punti fermi per la concessione di contributi, finanziamenti e per la promozione del cinema
Riguardo alla polemica fra Giovanni Columbu e Enrico Pitzianti, abbiamo già espresso il nostro parere quando, al di fuori di ogni regola, Salvatore Mereu aveva ricevuto dalla Regione un contributo per il suo film. La nostra opinione rimane la stessa: siamo contenti per Pitzianti e confidiamo nel suo film, ci dispiace invece per Giovanni Columbu, che da anni invano chiede aiuto alla Regione Sarda. Speriamo che, con la pubblicazione del bando e la selezione dei progetti da parte della commissione tecnica, sia messa la parola fine alle scelte discrezionali della giunta .

Buone vacanze a tutti
Enrica Anedda