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Fumetti - L. Crippa

''Fantastic 4'' di Josh Trank

The Fantastic Flop. di Luca Crippa

''Fantastic Four'' di Josh TrankFant4stic - USA 2015 - 106' - regia: Josh Trank
Fantastic Four, reso graficamente nel titolo come Fant4stic. O per essere subito più chiari, Fantastic Flop. Sempre un cinefumetto targato Marvel, ma non prodotto dalla Marvel Studio come i recenti successi (Guardians of the Galaxy, Avengers: Age of Ultron, Ant-man) bensì dalla 20th Century Fox, che detiene i diritti, comprati negli anni ’80, dei F4 e degli X-Men.

Se il lavoro con gli X-Men è nel complesso discreto, a parte un po’ di confusione nella continuity, con i Fantastici 4 la Fox pare incapace di portare al successo il gruppo di eroi più iconico dell’universo Marvel. Vediamo come.

''Fantastic Four'' il fumettoLa testata Fantastic Four, nasce, sempre da Stan Lee e Jack Kirby, nel 1961, quando ancora l’uomo non aveva lasciato il pianeta Terra.
Molto ingenuamente, la storia racconta di uno scienziato, Reed Richards, che decide di partire su un razzo sperimentale non ancora pronto (?) portando con se la fidanzata (??) Sue Storm, il giovanissimo fratello della fidanzata Johnny Storm (???) e un pilota amico di vecchia data, Ben Grimm. Il razzo viene investito nel viaggio dai raggi cosmici (????) e precipitano sulla Terra. A causa dei raggi, i quattro subiscono una mutazione (legata ai 4 elementi, acqua, aria, fuoco e terra) diventando l’allungabile Mr. Fantastic, la Ragazza Invisibile, la Torcia Umana, e la rocciosa Cosa. Se la storia era ingenua (e ovviamente viene rivista nel corso degli anni) era invece innovativa l’idea di un gruppo di supereroi che fosse una famiglia, con litigi, incomprensioni, problemi dovuti ai loro poteri e anche alle dinamiche familiari.

''Fantastic Four'' il fumettoInoltre nel gruppo (creato anche per contrastare il successo della JLA della DC Comics, compito poi passato anche agli Avengers) si introducono anche i figli di Reed e Sue, rendendo più forte il concetto di superfamiglia. Aggiungiamo che la Cosa, Ben Grimm, l'unico tra loro ad avere subito una trasformazione permanente in un mostro roccioso, figura oscillante tra l’autoironia, pur sempre amara, e la tristezza e ancora tra la comicità e la rabbia, è un character tra i più riusciti della Marvel. Le vicende poi sono tante, cambiamenti di formazione, separazioni, morti e resurrezioni, cambi di sede a partire dal primo famoso Baxter Building, ma a tutt’oggi, nonostante stiano attraversando anche ora un processo di separazione, il quartetto centrale, è ancora il protagonista  della serie, che ha conseguito un successo durato più di mezzo secolo.

''Fantastic Four'' il primo filmOra, dopo più di 50 anni, un certo calo nelle vendite, e, forse, anche se mai confermata, una guerra di marketing con la Fox, hanno portato la Marvel a chiudere la testata del quartetto, sorprendendo i fan di tutto il mondo. Ma anche le sorti di questo film, penso, abbiano contribuito.
Il primo film  dei Fantastici 4 risale al 1994. Sembra una data antica ma ricordiamo che il riuscitissimo X-Men è del 1999, e il Batman di Burton, è addirittura del 1989. Prodotto da Roger Corman, il film aveva effetti speciali e una trama cosi risibili che si pensò bene di non farlo arrivare nelle sale cinematografiche. Oggi è possibile scaricarlo dalla rete come esempio di trash visivo.

''Fantastic Four'' di Tim StoryPoi Tim Story, con la 20th Century Fox realizza nel 2005 un lungometraggio, che all’epoca fu accolto dalla critica e dai fan molto tiepidamente. In effetti la sceneggiatura era un po’ scialba, la Cosa un po’ gommosa, la nemesi di sempre, il Dr. Doom non aveva la regalità e carisma di quello dei fumetti. Nonostante tutto la Fox procedette con il seguito nel 2007, Fantastic Four: Rise of Silver Surfer. Il film si avvicinava sempre di più alle atmosfere del fumetto, ma la dura legge dello spettacolo, che non permette la ripresa di un primo film andato malino, decretò la fine del franchising.
Ora, per contratto, dopo un tot di anni senza produrre film, i diritti dei Fantastic Four sarebbero ritornati alla Marvel.

''Fantastic Four'' di Josh TrankLa Fox quindi, visto oltretutto il successo del genere supereroistico, ha deciso un po’ all’ultimo momento di realizzare un reboot dei F4. E già la cosa è iniziata con un “pur di non darvelo indietro, lo facciamo”. Non è la premessa migliore. Per dare un tocco innovativo e spiazzare il pubblico, la Fox si rivolge a Josh Trank, un regista che si è distinto per Chronicles, un bel film girato alla maniera del Witch Blair Project, con i protagonisti che si filmano, dopo avere ricevuto dei superpoteri, in modo molto realistico. Ovvero: cosa succederebbe nella realtà se dei ragazzini ottenessero tali capacità? E il risultato è una serie di eventi disastrosi. L’idea, quindi anche qui, è di prendere i F4 (versione Ultimate, un universo alternativo della Marvel) e farli diventare tutti ragazzi, e di rendere l’atmosfera più realistica possibile. Inoltre con una decisione “politically correct” infilata a forza, che non da’ nulla alla storia, la Torcia umana /Johnny Storm viene affidato all’attore di colore Michael B. Jordan, mentre la sorella, Sue Storm è interpretata dalla bianca Kate Mara, ovviamente cambiandola in sorella adottiva, adottata oltretutto dal Kosovo (??).

''Fantastic Four'' di Josh TrankPurtroppo per motivi non troppo chiari, i rapporti tra Josh Trank e la Fox si sono fatti di fuoco (Torcia umana a parte); divergenze creative, tagli di budget, hanno portato all’esclusione del regista dopo scontri davvero violenti. Alla sceneggiatura, oltre a Simon Kimberg già presente, si affianca Jeremy Slater, e pare che il finale sia stato riscritto anche dai produttori. Trank non ha mancato di postare twit al veleno fino all’uscita del film.
E come ci si aspettava, il film è stato una delusione totale per i fan. Gli attori sono bravi, indubbiamente, ma totalmente fuori dal carattere dei personaggi, con dialoghi noiosi e poco interessanti. I personaggi perdono molte caratteristiche, soprattutto l’ironia della Cosa è totalmente assente.

''Fantastic Four'' di Josh TrankE anche qui la nemesi storica, Doom è stato completamente stravolto senza però creare nulla di interessante. La battaglia finale, poi, sembra attaccata con l’adesivo a un film completamente diverso, l’uso dei poteri piuttosto confuso. E soprattutto effetti speciali ancora peggiori del film del 2007.
Ma anche la critica, che può vedere il film come un evento a sé stante senza paragonarlo al fumetto, ha demolito il film, considerandolo il peggior cinefumetto realizzato, discontinuo, una storia che non prende, emozioni inesistenti.
Trank è un buon regista, ma i Fantastic Four sono altro, almeno quelli classici. E sono ancora quelli classici che tutti vogliono vedere al cinema.

''Fantastic Four'' di Josh TrankUn peccato per i 5 attori protagonisti, indubbiamente bravi, lo hanno testimoniato nei passati lavori, Miles Teller (Divergent) nei panni elastici di Reed Richards/Mister Fantastic, Kate Mara (House of card, prima stagione) è  Susan "Sue" Storm/Donna invisibile, Michael B. Jordan (Quel momento imbarazzante) è  Johnny Storm/Torcia Umana, Jamie Bell (Nymphomaniac, Jane Eyre) è un deprimente Ben Grimm/La Cosa, Toby Kebbell (Apes revolution, Match Point) è un mancato Victor von Doom. Tutti attori molto bravi, ma resi inefficenti da un insieme di cause sfortunate.
Nonostante tutto questo, la Fox “minaccia” un seguito, e sembra intestardirsi a non ridare i diritti alla Marvel, invece di accettare un accordo come quello fatto dalla Sony con i Marvel Studio, dopo l’insuccesso (ma nulla in confronto a questo) di Spiderman 2.
A questo punto, è divertente osservare come i fan stiano rivalutando i film di Tim Story del 2005, che perlomeno davano molta più giustizia ai personaggi.
Questo invece, evitatelo. Il trailer sembra carino, ma è meglio fermarsi li.

Curiosità
È l’unico film Marvel dove Stan Lee non appare in un cameo. Ci sarà un perchè.