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''New Italian Cinema Events'' a New York

How nice to go to the N.I.C.E.! di Pietro Porcella 

NICE 2015Scusate il ritardo, vivo a New York da poco, ma è stata per me una piacevole scoperta poter assistere al New Italian Cinema Events a New York (www.nicefestival.org). Sette film in quattro giorni, in piccoli (ma sinceri) teatri minori: la Casa Zerilli Marimò della New York University sulla 14th St., la New York Film Academy e gli SVA Theatres midtown, e l'Anthology Film Archives all the way downtown all'inizio della 2nd Avenue.

Un successone. Teatri pieni, in alcuni casi addirittura insufficienti. A dimostrazione di quanto possa interessare il cinema italiano qui. Il N.I.C.E. è un festival di nuovi film italiani, spesso opere prime, giunto alla sua 25° edizione, che quest'anno ha toccato e toccherà tra Novembre e Dicembre San Francisco (Vogue Theatre) e Santa Clara University in California, la città di Washington (presso l'auditorium dell'Ambasciata Italiana), New York city, appunto, per concludersi dal 3 al 6 Dicembre a Philadelphia presso l'University of Pennsylvania. Sempre a dicembre è in programma anche la tappa di Pechino, mentre nel 2016 il festival tornerà per il 19° anno in Russia, a Mosca e San Pietroburgo. Un gran lavoro per tutto lo staff di N.I.C.E.

Viviana Del BiancoViviana del Bianco, ideatrice e Direttrice del festival, nonché stimata collega, ci spiega le motivazioni e gli obiettivi della rassegna, giunta al suo 25° anno in America. Nel corso degli anni il festival ha contribuito ad aumentare l’interesse per il cinema italiano, presentando film d’autore, ma anche sperimentali, e proponendo una programmazione varia e di qualità. La peculiarità di N.I.C.E., infatti, è quella di offrire un’opportunità agli esordienti perché riteniamo che poi siano i registi stessi a dover trovare la loro strada (ad esempio Paolo Sorrentino, Mario Martone, Paolo Virzì, Matteo Garrone e tanti altri…). In questa 25° edizione riconfermiamo la ricchezza e il carattere del festival, presentando cinema italiano contemporaneo.”

Al N.I.C.E. accade infatti di vedere ottimi film in concorso, freschi freschi, magari realizzati con mini budgets, con buona professionalità e un pizzico in più di fantasia tipica italiana, piuttosto che i soliti cliché americani.  E di scoprire nuovi autori che fanno intravedere un grande futuro. Mi ha colpito per esempio la giovane e lucente Alessia Scarso, che ha ricostruito la storia vera di un cane randagio molto amato nel piccolo paese ragusano di Scicli.  

''Italo''Italo (Barocco), il nome del cane e del film presentato già lo scorso anno al Festival di Taormina e Alessia Scarso hanno riscosso forse il maggior successo del pubblico, per la trascinante storia del golden retriever. Bel ritmo, ottima fotografia, simpatica ironia, scenari di mare e del paese da cartolina turistica. Così come di gran valore e di sicuro successo sarà Io, Arlecchino di Matteo Bini e Giorgio Pasottiche racconta la storia struggente di un padre attore di piccolo teatro sui monti bergamaschi e un figlio in piena affermazione nelle TV nazionali a Roma e Milano. Si rincontrano a causa della malattia del padre e dopo la sua morte il figlio lascia la gran carriera nazionale per rilevare il ruolo del padre nel piccolo teatrino. Il festival è un ottimo spot per la nostra nazione, promosso dal Ministero dei Beni Culturali e Turismo, Regione Toscana e Comune di Firenze. Quando il cinema parla Italiano, la nostra lingua così espressiva (inclusi i dialetti) illumina la scena. E non solo inorgoglisce noi italiani, ma rallegra anche chi deve accontentarsi dei sottotitoli in inglese.  

Quando il grande schermo presenta poi gli angoli belli delle nostre città (Roma capoccia in Se Dio vuole e in Mi chiamo Maya o la Firenze medievale con le eleganti colline toscane in Maraviglioso Boccaccio), beh allora i sospiri di ammirazione o i desideri nostalgici di una visita nel vecchio stivale sono unanimi e senza bisogno di sottotitoli.

Very NICE indeed. All'anno prossimo.

2 dicembre 2015