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Cowboy gay, è sardo il loro primo bacio – VIDEO

''La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io''

Trentasei anni prima di Brokeback Mountain, la scena girata da un regista di Torpé nel suo spaghetti western. di Marcello Atzeni

Nel 2005 Ang Lee, con I segreti di Brokeback Mountain, abbatte gli steccati. I cowboy, non sono più solo i nerboruti vaccari da scazzottate, Winchester, ciucche colossali e sculacciate alle pulzelle in giarrettiera che arrivavano dai bordelli di New Orleans. Lee mostra che anche tra recinti, polvere da sparo e paesaggi desolati, dai quali in estate scapperebbero perfino le lucertole, c'è anche lo spazio per puntare la macchina da presa sugli sguardi teneri dei due ragazzi country.

''La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io''Insomma i gay fanno parte del mondo e quindi perché non dovrebbero potersi amare anche sotto il cielo stellato del Texas o del Colorado?
Pietra miliare quella del regista di Taiwan? Il primo che abbia avuto l'idea o comunque la forza di trascinare sul grande schermo un amore "non convenzionale"? Se Tarantino non ha mai fatto mistero di essere un amante dei B movies al pomodoro, come a dire che, se sai guardare, anche in film apparentemente banali esistono delle vere e proprie perle, magari anche Lee ha i suoi filmini di riferimento. E nessuno vieta di pensare (e scrivere) che il padre di Brokeback Mountain possa aver visto La taglia è tua... l'ammazzo io (El Puro), il primo western della storia del cinema nel quale due gay si scambiano un bacio profondo come il mare. L' idea è rigorosamente made in Italy, anzi in Sardinia, visto che il regista del film (anche soggettista e sceneggiatore assieme a Ignacio Iquino e Fabrizio Gianni), nel 1969, è stato Edward G. Muller. Così appare nei titoli di testa. In realtà sotto lo pseudonimo si nasconde Edoardo Mulargia, di Torpè, paese della Baronìa, in provincia di Nùoro.

''La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io''Mulargia, trentasei anni prima di Brokeback mountain, spinge sull' acceleratore. Attenzione, non si tratta di un film con scene torbide, anche se uno dei due protagonisti "incriminati" ha una camicia particolare ed entrambi hanno un trucco e soprattutto sguardi che lasciano presagire come qualcosa possa andare fuori dagli schemi. Mulargia è un precursore, anzi, il precursore. Pensa che i tempi siano maturi per affrontare il tema anche in un lungometraggio western.
Pellicole di generi diversi avevano già toccato l'argomento. Il primo a mostrare un bacio gay fu William Wellmann con Ali (Wings) nel 1929 e anche il primo ad essere premiato con l’Oscar per il miglior film. Tra l’altro l’unico film muto a ricevere la statuetta.

''La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io''Tornando a La taglia è tua... l'ammazzo io, i rimandi a Leone sono tanti, e Alessandroni, colonna sonora, copia Morricone. Il risultato non è eccelso, però c'è un lampo di genio, che potrebbe dargli la notorietà. Ma passa inosservato. Perché? Bella domanda. Il plot: Joe Bishop, detto El Puro, interpretato da Robert Woods, ha sulla testa una taglia che dei bounty killer vogliono riscuotere. Tra loro ci sono il capo, Gipsy (Ashborn Hamilton jr.), e Cassidy (Aldo Berti). El Puro, dedito all'etilismo, è alla macchia. Rosy (Rosalba Neri), una bella ragazza, cerca di dargli affetto e comprensione. Cassidy e Gipsy, piombano a casa della donna. Il primo, per estorcerle il luogo del nascondiglio di El Puro, la picchia fino ad ammazzarla. E alla fine della scena, Gipsy, che ha assistito al massacro, lancia un urlo disumano. Si alza dalla sedia e bacia vigorosamente l'amico esclamando: It’s beatiful! (su YouTube al min. 51, dove esiste integralmente solo la versione in inglese).

''La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io''Meraviglioso l'omicidio? È probabile, mentre è certo che il bacio, dato con trasporto, sia totalmente inusuale in un western. Anzi, il primo in assoluto. Cassidy ha una camicia blu, tempestata di fiori bianchi, e un frangettone biondo, che fa tanto beat. Gipsy, camicia bianca aperta, sul quale troneggia un crocifisso argenteo di dimensioni imponenti, ha i capelli neri raccolti in un codino. Il finale, sia pure con alcune discrete trovate, è scontato. El Puro li ammazza entrambi prima di essere steso da una fucilata di un terzo elemento della banda. La forza del film del regista di Torpè sta tutta in quel bacio. Trentasei anni prima di Lee, che comunque realizza un'intera storia sull'omosessualità tra i cowboy.

''La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io''Curioso come Mulargia muoia nel 2005, proprio l'anno in cui il regista taiwanese porta il Brokeback Mountain a Venezia. Un passaggio di consegne, se vi pare. Il cineasta torpeino va considerato l’apripista. Solo a distanza di molto tempo, qualcuno si è ricordato di quel primo bacio, ragion per cui la pellicola è stata presentata al Glbt festival di Torino, pochi anni fa. Il cineasta sardo avrebbe meritato maggior fortuna. Una scena che avrebbe potuto spalancargli le porte della celebrità, ma così non è andata. Tra il 1962 e il 1980, comunque, gira 17 film, l'ultimo dei quali, Orinoco: prigioniere del sesso, vede la presenza anche di una stellina sarda, Zaira Zoccheddu. Nel 1985, assieme a Nicholas Beardsly chiude con Savage Island, nel cast Linda Blair, ovvero Regan, la ragazzina indemoniata del celeberrimo L’esorcistaEdoardo Mulargia, o Edward G. Muller o Tony Moore, si dedica soprattutto agli western nostrani. “Spaghetti” per il resto del mondo, malloreddus per noi.

10 febbraio 2016