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“ Splendor” di Ettore Scola (1989).

di Claudio Castaldi

''Splendor''Come anticipato nel precedente articolo dedicato al film “Che ora è” di Ettore Scola del 1989, oggi parleremo di un altro suo grande capolavoro intitolato “Splendor”, sempre del 1989, che vede come anche in questo caso protagonisti Marcello Mastroianni (Jordan) e Massimo Troisi (Luigi).

Inoltre nel cast sono presenti: Marina Vlady (Chantal); e come attori non protagonisti: Paolo Panelli (Signor Paolo) e Pamela Villoresi (Eugenia)
Uscito nelle sale cinematografiche il 16 febbraio 1989, il film è premiato al 42° festival di Cannes dello stesso anno. Tra le innumerevoli riconoscenze va la Nomination con palma d’oro al regista Ettore Scola.
Sei Nomination con David di Donatello: la prima a Marina Vlady come miglior attrice protagonista; a Paolo Panelli e Pamela Villoresi come attori non protagonisti; una al Maestro Armando Trovajoli per la miglior colonna sonora; una a Gabriella Pescucci per i migliori costumi e infine una a Luciano Tovoli che in questo film riceve sia il David di Donatello sia il nastro d’argento per la migliore fotografia.
Il film è girato ad Arpino in provincia di Frosinone. Per capire bene il film è necessario vedere come esso è strutturato, il suo scheletro. Il discorso narrativo abbraccia un periodo che va dal ventennio fascista (siamo intorno al 1927) fino alla fine degli anni ottanta del XX secolo. Questo periodo di sessant’anni il regista ce li presenta in un’ora e cinquantacinque minuti di film.
Il film è costituito da tre blocchi che per praticità si chiameranno A-B e C.

''Splendor''Il primo blocco (A), anno 1989, comprende l’inizio del film nel quale è ripreso l’arrivo del Cavalier Lo Fazio con il suo ammaestratore per visionare i locali e i plastici di ciò che diventerà lo Splendor, il protagonista Jordan, pensieroso per il suo cinema ormai venduto seduto sopra un tavolo, affianco a lui una locandina del film Notte Italiana di Carlo Mazzacurati del 1987. Dalla scala scende luigi e arriva Chantal con i bagagli pronti per andar via.

Il blocco B è rappresentato da Jordan che rievoca il passato, come una punta di malinconia per i tempi passati, e per il padre ormai morto.
Il blocco inizia con un Flashback (Sguardo al passato) e vediamo Jordan bambino insieme al padre andando con il loro furgone a proiettare i film, il cosiddetto cinema itinerante, in pieno Ventennio Fascista (1927) e termina con la stessa scena.
Il nucleo centrale del blocco va dalla fine degli anni 50 al chiudersi degli ottanta. L’ho dimostra che all’inizio del blocco è inquadrata una locandina del film La grande guerra di Mario Monicelli del 1959.
In questi anni vediamo il cuore del cinema Splendor, l’avvento delle sale cinematografiche parrocchiali che incominciano piano piano a fare concorrenza. Si pensi a un dato statistico che negli anni 60 su 12.000 sale cinematografiche il 50% sono parrocchiali.

''Splendor''I costi che è costretto a sostenere Jordan per mantenere in piedi il suo Splendor e quando le spese diverranno molto onerose il dover ricorrere a cambiali, a prestiti, al punto che sarà costretto a vendere i locali. Inoltre la presenza di personaggi come Chantal, Luigi e signor Paolo, l’amicizia che li lega l’uno all’altro e il rapporto che li unisce allo Splendor fino alla fine dei suoi giorni.
All’interno di questo nucleo il protagonista Jordan (Mastroianni) ricorda e racconta particolari avvenimenti del passato riferiti soprattutto al padre, ai tempi della seconda guerra mondiale e all’incontro con Chantal, che Scola ci mostra aprendo delle brevi parentesi con dei flashback, dei Flashback piccoli all’interno del grande Flashback rappresentato dal blocco B. Tra questi ricordiamo: 1) l’incontro di Jordan con la signorina Chantal, ballerina dello spettacolo-rivista “Le plus belle”; 2) La rassegna di cinema russo; 3) La premiazione del film Scipione l’Africano di Carmine Gallone avvenuta allo Splendor; 4) il ritorno di Jordan dalla guerra nel 48.
Soffermiamoci sull’aspetto della produzione cinematografica di quel periodo. Dopo l’incipit con un flashback, vediamo il piccolo Jordan con suo padre e il loro furgone e il loro cinema itinerante recarsi nella piazza Garibaldi di Arpino per proiettare il film Metropolis di Fritz Lang, 1927. In questa scena il piccolo Jordan è istanza narrante diegetica.

Dopo un paio di minuti il blocco si proietta agli anni 60 e ciò si deduce dal fatto che accanto al botteghino dei biglietti è presente una locandina del film La grande Guerra di Mario Monicelli, 1959. Per chi non lo ricordi i personaggi, sono Vittorio Gassman (Giovanni Busacca) e Alberto Sordi nel ruolo di Oreste Iacovacci. Per chi volesse nella mia rubrica può trovare la scheda del film.
In seguito, verso il botteghino arriva Chantal (Marina Vlady) che esordisce “Jordan, in platea solo posti in piedi”. Scola a questo punto per dar linearità al racconto ci fa vedere come Jordan ha conosciuto Chantal, perciò flashback, durante il quale è proiettato il film Miracolo a Milano di Vittorio de Sica, 1951, focalizzando la scena del tramonto, tutti devono pagare 100 lire e inoltre la scena del tipo che vedendo il viso riconosce il loro futuro, anche a se a tutti dice la stessa cosa.

''Splendor''Torna la scena anni sessanta e arriva Luigi (Massimo Troisi) al cinema Splendor e nel frattempo è in onda il Sorpasso di Dino Risi del 1962. Per un paio di secondi vediamo le scene della “Festa campagnola” con Bruno (V. Gassman) e Roberto (J.L.Trintignant) sbellicati dalle risate; e la scena del vecchietto che ospitato in macchina dai due vuole correre. Il signor paolo (arriva al cinema) e dopo che racconta a Jordan che lui andava nel 1949 allo Splendor per vedere il grande totò e che la sua mamma mori nel 1950 entra nella sala e guarda il film il posto delle fragole di Ingmar Bergman del 1957.
Salto per non dilungarmi troppo e passiamo al momento in cui Luigi diventa lui il Tecnico regista e tra i primi film che proietta per lo Splendor ricordiamo:  La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, 1966 (ultima scena della donna che col fazzoletto si scaglia contro la polizia); Play Time di Jacques Tati del 1967 (scena della porta a vetri in faccia e del pullman dove l’asta per reggersi e un’asta per flebo); L’orgia del potere di Costa-Gravas del 1969 (scena in cui il presidente viene colpito con un bastona da due tipo su una Ape, tutto ciò alla luce del sole davanti alla polizia.; I pugni in tasca di Marco Bellocchio, 1965 (scena in cui la moglie si alza di soprassalto e vede il suo compagno, preso da crisi isterica striscia piangendo sul pavimento e infine di questo gruppo si intravedono alcune scene di Effetto Notte di Francois Truffaut del 1973 nel momento in cui si gira la scena dello schiaffo e successivamente si vede una Gru con macchina da presa che sale per panoramica dall’alto.

''Splendor''Chantal con un vestito rosso si reca a trovare Luigi nella cabina di regia e entrambi guardando dalla finestrella vedono Amarcord di Fellini, 1973 (episodio ambientato di notte, tutti assopiti in una barca attendono che tra le undici e mezzanotte l’arrivo della nave del Re per salutarlo). Altro momento importante si ha quando la sorella di Jordan parla di suo padre mostrando a Chantal l’album fotografico a questo punto flashback sugli anni quaranta che ci mostra la scena dove allo Splendor è stato premiato il film con successiva proiezione Scipione l’Africano di Carmine Gallone del 1942, uno dei primi dove l’attore Alberto Sordi, poco meno ventenne ha esordito come comparsa. Si chiude il Flashback tornando a Giovanna e Chantal e di nuovo Flashback di lei da bambina con il fratello e il padre che guardano seduti sulle poltrone dello Splendor La cena delle Beffe di Alessandro Blasetti del 1942 con Amedeo Nazzari.
Ormai è iniziata la crisi dello Splendor, la critica cinematografica è all’imbrunire, con l’avvento della tv nessuno va più al cinema e il cinema Splendor ha più spese che guadagni. Un giorno, Jordan, Signor Paolo e il critico del Dove e il Quando si mettono da soli a vedere l’Albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, 1978. A pochi minuti dalla fine del blocco, si vedono alcune scene del film la vita è meravigliosa di Frank capra del 1948 nella scena di natale dove i protagonisti cantano il brano “Auld Lang syne”, versione originale del “Walzer delle candele” che ritroveremo nel Blocco C.
Il blocco come anticipato si chiude con la scena di apertura quella in cui Jordan e il padre col camion del cinema itinerante annunciano col megafono la proiezione in piazza Garibaldi di “Metropolis”.

''Splendor''Il blocco C è la prosecuzione della scena del blocco A. Mentre gli operai stanno smontando le sedie, presenti Jordan, Luigi e Chantal, tutti gli abitanti, amici e parenti accorrono allo Splendor e si siedono al cinema impendendo non solo agli operai di fare loro lavoro ma anche che i locali dello Splendor siano ceduti.
Il blocco si chiude con un bellissimo brano natalizio, forse Scola ispirandosi alla scena del film la vita è meravigliosa di Franck Capra 1948, “il walzer delle candele” cantato da tutti i presenti seduti nelle poltrone in atmosfera natalizia pur essendo nel mese di giugno. A dare più enfasi natalizia è fatta cadere della finta neve a dare l’effetto che nevica davvero. Una volta tutti seduti come se dovessero vedere un film si proiettano i titoli di coda.

Buona visiona a tutti di Splendor di Ettore Scola 1989.

9 marzo 2016

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