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La prima volta de ''L'accabadora''

Isreal 2016

Il film di Enrico Pau ha aperto la prima edizione dell’IsReal di Nuoro. Ecco come è andata. di Carlo Poddighe

Un Enrico Pau emozionato ha presentato il suo ultimo film, L’accabadora, nella serata inaugurale della prima edizione dell’IsRealil festival del cinema del reale, organizzato dall’Isre di Nuoro.

Ieri, mercoledì 6 aprile, Pau, visibilmente provato dalla tensione per il debutto davanti al pubblico del suo lavoro (L’accabadora era stato presentato a Berlino, ma solo nella sezione mercato) e ancora febbricitante, ha, però, potuto contare sulla presenza in sala di parte del cast sardo e delle maestranze che hanno contribuito alla realizzazione del film, ma anche di diversi colleghi arrivati all’auditorium Giovanni Lilliu per l’occasione. 

Isreal 2016

Presenti tra gli altri Salvatore Mereu, Paolo Zucca e Giuseppe Casu. Assente, invece, il presidente della giuria del Festival, Giovanni Columbu. Ma la proiezione de L’accabadora è stato un evento fuori concorso.
Il film di Pau, scritto da Antonia Iaccarino, non ha nulla a che vedere con l'omonimo romanzo di Michela Murgia, già Premio Campiello. “È un’opera che ho in pancia da anni, quasi da dieci. È un tributo che ho voluto dedicare a mia madre e alla Sardegna del Dopoguerra”, ha spiegato il regista. E al di là del personaggio protagonista il film è un tributo a Cagliari, città di Pau, vittima dei bombardamenti angloamericani del ’43. “Lo dedico a mia madre, scomparsa un anno fa, perché sono cresciuto con i suoi ricordi della guerra, delle bombe, della paura e della fame”.

Isreal 2016Il titolo lo ha fortemente voluto il produttore romano Francesco Pamphili, KairosFilm. “Ho un legame radicato con la Sardegna e con la sua gente: qui ho innanzitutto trovato persone di una qualità professionale e umana straordinarie. In secondo luogo sono rimasto affascinato da questa storia che è una metafora: quella della donna di ogni tempo che cerca in tutti i modi di sfuggire al proprio destino e di conquistare la sua libertà.”
Il film ha avuto un buon riscontro da parte del folto pubblico in sala. Hanno colpito in particolare la fotografia e gli abiti di Stefania Grilli, co-autrice dei costumi insieme allo stilista Antonio Marras, e l’Isre ospita proprio una mostra degli abiti di scena del film: “La mostra è impeccabile, allestita da professionisti, invito il pubblico a visitarla in questa cinque giorni. Grazie all’Isre che ha valorizzato un lavoro importante”, ha commentato la Grilli.

Isreal 2016Soddisfatto della serata il presidente dell’Isre, Bruno Murgia, che ha fatto notare che “l’IsReal abbiamo vinto una scommessa importante, coinvolgendo il territorio e la sua popolazione in una cinque giorni intensiva. La risposta entusiastica del pubblico conferma l’importanza della cultura e dell’arte come strumenti di riflessione, di dialogo e di sviluppo. Speriamo – ha concluso – che si capisca finalmente che un euro investito in cultura vale come un euro investito nella sanità”.
Parole simili dall’assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, presente prima della proiezione: “Sono felice per quanto fatto dall’Isre che con coraggio è riuscito a coinvolgere Sardegna Film Commission e Fondazione Banco di Sardegna in un progetto che rafforza tutto il territorio e lo fa crescere”.

Isreal 2016Al direttore artistico del Festival, il nuorese Alessandro Stellino, il compito, invece, di presentare la filosofia della rassegna: “Abbiamo puntato sui giovani: giovani registi, giovane pubblico. È bello pensare che IsReal possa essere uno strumento che mette in moto la politica culturale in questa città e in un contesto più ampio”.

7 aprile 2016