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Ebraismo - A. Matta

Adam Resurrected - Il ritorno del "Clown che pianse" ad Auschwitz

di Alessandro Matta

 In pochi lo sanno , ma ben 27 anni prima del capolavoro di Benigni “La vita è bella” fu un altro comico , l'Americano Jerry Lewis , a cercare di portare la comicità ad Auschwitz , attraverso una pellicola leggendaria e mai distribuita . Oggi di quel film sta per uscite un remake . Che sia una possibilità per poter finalmente vedere l'inedito lavoro sulla shoah del “picchiatello di Hollywood”? Questa storia inizia molto tempo fa , nel lontano inverno del 1972 . Ci troviamo in Polonia , nell'area dell'ex campo di Sterminio Nazista di Auschwitz-Birkenau  che , già ormai da una ventina d'anni , è sede di un museo . Qui , fra le baracche , i binari , e ciò che resta delle strutture dello sterminio nel luogo che fu il baricentro Europeo della Shoah , lo sterminio sistematico degli Ebrei attuato dai Nazisti con meticolosa e scientifica organizzazione a partire dal 1942 , si sta aggirando un visitatore come tanti altri . E'  Americano . Come tanti altri visitatori scruta attentamente il campo , guarda struttura dopo struttura , si avvicina a ciò che resta delle macerie delle camere a gas e dei forni crematori ( fatti saltare in aria dalle  SS poco prima dell'arrivo dei Sovietici che nel Gennaio 1945 liberarono il campo ) cercando di immaginare le strutture di messa a morte in funzione  . Improvvisamente , alcuni visitatori riconoscono quell'uomo , gli si avvicinano incuriositi , alcuni chiedono addirittura un autografo . Perchè quell'uomo è una star di Hollywood , in  declino da alcuni anni a quella parte ,  ma sempre nel cuore dei cinefili piu' appassionati . Quell'uomo è : Jerry Lewis , il comico Americano protagonista di tantissime commedie degli anni '60 , l'uomo che ha fatto ridere il pubblico dei cinema del secondo dopoguerra con titoli come “Ragazzo tuttofare” , “Dove vai sono guai” o “I sette magnifici  Jerry” .
 
Ma , subito , la curiosità della gente si fa sentire : che ci fa un comico del calibro di Lewis in un luogo triste come Auschwitz ? I motivi sono due , ma uno dei due è il principale . Anzitutto , anche Lewis è Ebreo , il suo vero nome di nascita è infatti Joseph Levitch , ma sopratutto , Lewis è li perchè Auschwitz , proprio Auschwitz , sta per diventare il set del suo prossimo , e probabilmente postumo , film . Lewis è infatti stato convinto da alcuni produttori a produrre , dirigere e interpretare la trasposizione cinematografica di un libro della scrittrice Americana Joen O'Brien dal titolo “The day the clown cried” , “il giorno che il clown pianse” . La trama : la storia ( probabilmente vera , ma la certezza ancora oggi non vi è ) di un clown Tedesco,  Helmut Doork , che , per aver fatto delle battute comiche su Hitler viene , durante la Guerra , internato come deportato delinquente comune , proprio nel campo di sterminio di Auschwitz , e costretto dalle SS a lavorare nell'immediato esterno delle strutture dello sterminio di Birkenau con lo scopo di “addolcire” i bambini destinati alle camere a gas facendoli ridere e divertire con spettacoli da circo prima che questi ultimi vengano uccisi in massa col gas Zyclon B , e questo fino al giorno in cui deciderà di entrare nelle “docce” insieme ai “suoi” piccoli amici .
 
 Una storia struggente , che tuttavia Lewis sente di poter portare sullo schermo , tornando cosi alla ribalta dopo alcuni anni di silenzio e di autoisolamento , causati da diversi problemi di salute : primo fra tutti , una spina dorsale letteralmente a pezzi a causa dei continui ruzzoloni nelle commedie che piu' l hanno reso celebre , ruzzoloni che fecero sbellicare il pubblico dalle risa , ma che provocarono al “picchiatello di Hollywood” problemi irreversibili . Per la trasposizione del libro della O'Brien , che porterà lo stesso titolo del libro da cui è tratto , Lewis lavora quasi instancabilmente , dimagrisce di oltre 20 kg per prendere le sembianze di un reale deportato in un lager nazista , visita parecchi campi Nazisti , non solo Auschwitz , ma si reca anche nei campi di Dachau e Bergen Belsen in Germania , intervista in America diversi superstiti della Shoah e in particolare di Auschwitz  . Le riprese hanno infine inizio , ma ritardate di quasi un anno , nel 1973 , a causa della estrema pignoleria di Lewis nella ricostruzione della macchina dello sterminio Nazista . Lewis , però , fa di testa sua . Diversamente dal libro della O'Brien , che rimane in tutte le sue pagine un libro serio , drammatico , dal finale altrettanto struggente , Lewis invece decide , col personaggio del “suo” clown , di portare la commedia a Auschwitz .
 
Mancano ancora 27 anni a quando Benigni con “la vita è bella” scatenerà polemiche sul ridere di Auschwitz , i tempi sono senz'altro non maturi , ma Lewis se ne frega , e modifica anche il finale stesso del film rendendolo piu' “comico” . Ma qualcosa accade . La O'Brien , furibonda con Lewis per il fatto che quest'ultimo abbia stravolto il suo libro creando un personaggio diverso e piu' brutto , non fedele al suo libro , e pertanto non cede piu' i suoi diritti , impedendo di fatto l'uscita del film . Come se non bastasse , anche Lewis ha dei problemi di salute , una paralisi lo colpisce proprio nel momento in cui gira la scena finale del film , col risultato che il film risulta compiuto ,ma anche Il “picchiatello” di Hollywood non ne vuole piu' sentire parlare . Lewis organizza proiezioncine private del film dove saranno presenti solo alcune star di Hollywood amiche di Lewis e la O'Brien stessa ,che però stronca definitivamente il film dichiarando addirittura che “se possibile , il film andrebbe distrutto” . La pellicola del film sparisce nascosta da Lewis chissà dove ,di essa oggi rimangono solo due brevi spezzoni di backstage rintracciabili sul web e diverse foto sul set qui da me riportate .  Lewis , ancora piu' afflitto dai problemi di salute , si ritira di nuovo in un autoisolamento , che romperà solo alcuni anni dopo per apparire nel film “Re per una notte” del 1983 . Si riparlerà del suo film solo alla fine degli anni '90 , in occasione del capolavoro di Benigni “la vita è bella” , ma anche li Lewis risponderà picche alla possibilità di vedere per la I volta sugli schermi questa pellicola leggendaria .
 
 Oggi , nel 2008 , qualcosa si è però mosso . Il regista Paul Schrader sta girando un film : “Adam resurrected” , che altro non è che un remake , seppur in grandi linee , del capolavoro di Lewis inedito . Previsto in uscita nel 2008 , il film racconterà la storia di Adam Stein , interpretato da Jeff Goldblum ( attore protagonista del film “La mosca”) clown anche esso costretto a lavorare nelle vicinanze delle strutture dello sterminio . Che sia una possibilità per poter vedere per la I volta il leggendario film di Lewis ? La speranza è sempre l'ultima a morire , e la critica potrebbe finalmente apprezzare una fiction mai uscita per screzi incomprensibili ai giorni nostri , rendendo giustizia a un lavoro come quello di Lewis.