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‘’Chi salverà le rose?’' di Cesare Furesi: un enigma in forma d'amore

Caterina Murino in ''Chi salverà le rose?''

Caterina Murino e il giovane Antonio Careddu, accanto a Carlo Delle Piane, Lando Buzzanca e con la partecipazione di Philippe Leroy, per un film intenso e poetico. di Anna Brotzu - PHOTOGALLERY di CInemecum - TRAILER

Si intitola Chi salverà le rose? - e l'interrogativo poetico e un po' misterioso non è casuale – il film di Cesare Furesi (in programma in questi giorni nelle sale dell'Isola e della Penisola) imperniato su una delicata e struggente storia d'amore tra due uomini – interpretati da un ottimo e sempre convincente Carlo Delle Piane e da uno straordinario Lando Buzzanca.

Lando Buzzanca in ''Chi salverà le rose?''

Un'antica passione trasfigurata in tenerezza – un sentimento intimo e profondo che riempie la casa - come racconta la figlia Valeria (un'affascinante e intensa Caterina Murino) - di una perenne quasi insostenibile “euforia”. Completano il cast Eleonora Vallone (nel ruolo di un'aristocratica e spietata giocatrice) e Philippe Leroy – l'amico biscazziere, oltre al giovane Antonio Careddu, attore di solida formazione teatrale che presta il volto all'adolescente nipote, con aria di superficialità e raffinatezza da golden boy ma con tutta la fragilità e le insicurezze della sua età.Focus sull'amore e sul significato della bellezza in quest'insolita e riuscita “opera prima” tra dolcezza e rabbia, fin nella dedica iniziale al padre perduto, con una trama complicata e semplice insieme in cui s'intrecciano le vicende di più personaggi, su cui il regista (che firma anche la sceneggiatura insieme al figlio Guido con la collaborazione di Paola Mammini) preferisce non svelare troppi dettagli, lasciando allo spettatore il compito di completare il quadro.

Carlo Delle Piane in ''Chi salverà le rose?''

Una narrazione incalzante e piena di sorprese, per un ritratto di famiglia ancora ricco di segreti – a partire dall'ambigua professione dell'avvocato Giulio (Carlo Delle Piane – e il riferimento ai film dei Taviani è assolutamente voluto), maestro nel gioco d'azzardo di cui il nipote Marco (Antonio Careddu) pare aver ereditato il talento, per non dire dell'ancor più enigmatica figura del suo compagno d'una vita, Claudio (Lando Buzzanca) di cui s'intuisce il grande carisma e la capacità di suscitare e tener vivi gli affetti – perfino quello della ribelle Valeria.
Chi salverà le rose? è il refrain di una conversazione d'amore che ancora continua incessante perfino nei sogni, mentre gli antichi fasti di una villa ormai in rovina e di un albergo fallito segnano l'inizio di una fine annunciata – ma resta l'incanto dei tramonti su Alghero: una domanda sospesa, nell'urgenza di convocare l'intera famiglia per cercare di salvare il salvabile o forse semplicemente stringersi in un estremo abbraccio.

Antonio Careddu in ''Chi salverà le rose?''

Affiorano antichi rancori, una rabbia mai sopita, la ferita di un abbandono che in realtà era un movimento di fuga («ma una figlia si aspetta di essere richiamata»), tra le molte incomprensioni e i silenzi di una felicità interrotta, nell'impossibilità di vivere all'ombra di quella pericolosa e irraggiungibile “euforia”.
Film costruito su una sottile suspense in cui nulla è come appare e la verità è invisibile agli occhi, per cui è opportuno non svelare troppo della trama, Chi salverà le rose? si presta a più livelli d'interpretazione e tocca temi che vanno dal brivido e dai rischi del gioco d'azzardo, all'idea della perdita e la paura dell'abbandono, le misteriose ferite dell'infanzia e le incomprensioni figlie del silenzio tra persone che pure si vogliono bene ma non sanno comunicare, e regala – quasi a tradimento, come la bellezza - un colpo al cuore.


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22 marzo 2017