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''Logan'' di James Mangold

''Logan''

di Luca Crippa

Logan - USA 2017 - 137 min - 20ht Century Fox - regia: James Mangold
Logan è il film con cui Hugh Jackman da l’addio al mutante che lo ha reso decisamente famoso, in 18 anni di film. Essendo il personaggio capace di rigenerarsi e quindi quasi immortale, per l’attore, arrivato a 48 anni, non mostrare i segni del tempo era ormai difficile, considerando un Wolverine perennemente trentenne. Sicuramente era anche per lui arrivato il momento di andare oltre.

''Old man Logan''Come quindi dare l’ultimo saluto al personaggio in modo degno e memorabile?
Purtroppo i film solisti di Wolverine non sono stati un successo assoluto, specie il secondo, non molto apprezzato da fan e critica.
Per questo ultimo episodio ci si è avvalso di un riferimento al personaggio alternativo di Old Man Logan.
Parlare a lungo del fumetto non ha molto senso, perché a parte l’idea di un Logan ritirato dalle scene supereroistiche e invecchiato non c’è molto.
Nel fumetto, scritto da Mark Millar e disegnata da Steve McNiven nel 2009, si narra di un futuro alternativo dove i supercriminali si sono uniti eliminando quasi tutti i supereroi. Dopo 50  da questo fatto, Wolverine (che ipnotizzato da Mystery aveva ucciso moltissimi suoi compagni pensando fossero criminali) ha “deposto” gli artigli.

''Logan''Ma un vecchio Clint Barton (HawKeye) lo ritrovo e lo convince a ricreare un esercito di supereroi usando 99 sieri del supersoldato. Il Teschio Rosso, nuovo presidente degli USA uccide Barton e viene ucciso da Logan a sua volta, e ricomincia la lotta, tornando a sfoderare i sui artigli.
Ora a parte il riferimento al super siero che qui diventa una cura, a parte il riferimento agli eroi uccisi, qui non da Wolverine ma da un Professor X non più in grado di controllare i suoi poteri, a parte l’invecchiamento di Logan e il fatto di essere in un futuro alternativo, di tutto questo non è rimasto nulla. Per ovvie ragioni di diritti, dato che molti super criminali e super eroi della storia cartacea sono dei Marvel Studio, e anche perché sarebbe stata una storia troppo densa di riferimenti a personaggi non collegabili alla saga X-MEN.

''Logan''Quindi la storia cambia, una multinazionale gestita dal figlio di uno scienziato ucciso da Logan in passato ha usato delle sostanze che hanno inibito la nascita di nuovi mutanti. Inoltre ha usato i geni di Logan per creare un clone una ragazzina mutante chiamata X-23, o Laura.
Mentre Wolverine accudisce un vecchio Professor X, con il mutante Calibano, viene in contatto con una donna che cerca di salvare Laura dalla multinazionale, e questo cambia totalmente la sua vita.
Il film diretto da James Allen Mangold, che aveva diretto il precedente Wolverine l’immortale, è  sostanzialmente un road movie supereroistico, dove la fuga dalla multinazionale è costellata di perdite, rese dei conti con il passato e con se stessi.

''Logan''Il film sicuramente più cupo e truce di tutta la saga degli x-men, ma decisamente ben riuscito e adulto. Ottima accoglienza sia da parte del pubblico e anche da parte della critica.
Se non volete uno spoiler, evitate le prossime righe.
Ma è impossibile non scrivere che la morte  di Logan è stato il modo per Jackman di chiudere con un personaggio che nella storia del cinema supereroistico è stato alla fine identificato moltissimo con l’attoire e che renderà un reboot parecchio complesso e carico di rischi. Reboot che dovrà sicuramente essere fatto, anche se il resto della saga degli X-MEN è ancora in corso. Aver posizionato questa storia in un futuro alternativo, rende la morte dell’eroe tranquillamente raggirabile, ma la sostituzione dell’iconico attore rimane difficile.

''Logan''Forse in questo finale è un peccato non vedere Sabretooth, non vedere un cattivo un po' più interesante per i fan, insomma degli elementi più di spicco oltre ai buoni, come per lasciare il riflettore puntato sul canto del cigno del vecchio mutante. A parte la presenza, anche questa iconica (sia del personaggio che dell'attore), del Professor X di Patrick Stewart, che forse giunge anche lui al termine della corsa. E un riflettore sul futuro, figura ben realizzata, ovvero Laura, X-23.


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1 maggio 2017