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Tra la Memoria e l'Oblio – la IX edizione del Festival Leggendo Metropolitano

''Leggendo Metropolitano'' - grafica di XL Comunicazione

Incontri e dibattiti, “voci dal passato” e visioni “notturne”, laboratori, mostre, recitals e concerti dall'8 all'11 giugno a Cagliari. Tra i protagonisti Pietro Grasso e Lirio Abbate, gli scrittori Edoardo Albinati, Emanuel Bergmann, Carmine Abate e Sergio del Molino, la neurobiologa Hannah Monyer e il sociologo Derrick de Kerckhove. di Anna Brotzu

Viaggio tra gli inganni della mente e le verità della storia con il IX Festival Internazionale di Letteratura Leggendo Metropolitano firmato Prohairesis - in programma a Cagliari da giovedì 8 a domenica 11 giugno (con un'anteprima mercoledì 7 giugno) ai Giardini Pubblici e al Teatro Civico di Castello a Cagliari – con un fitto carnet di incontri e lezioni magistrali, dibattiti, laboratori, mostre e installazioni, proiezioni e “voci dal passato” per una riflessione su un tema, anzi un dilemma cruciale: Tra la Memoria e l'Oblio.

Pietro GrassoLa kermesse intreccia letteratura e neuroscienze, filosofia e politica, arte e cronaca per affrontare la complessità del presente tra luci e ombre del passato con uno sguardo al futuro, analizzando la perversa tendenza a reinterpretare, o riscrivere i fatti, piegandoli alle istanze dell'oggi, fino agli estremi del “revisionismo”, e insieme la labilità dei ricordi, che si affievoliscono e si confondono, oltre ai pericoli dell'intransigenza a fronte di antichi torti, reali o presunti, come elemento scatenante di odio e conflitti.
Sulla questione – sempre attuale – di un'etica del sapere che segna i confini della ricerca e dell'uso consapevole e responsabile delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, come sull'importanza della verità e sui silenzi della storia si confronteranno, oltre a giornalisti e scrittori, scienziati come la neurobiologa Hannah Monyer (Premio Leibniz 2004) autrice con Martin Gessmann de La memoria geniale e il sociologo Derrick de Kerckhove, teorico dell'intelligenza “connettiva”, già direttore del McLuhan Program in Culture & Technology dell'Università di Toronto. Tra i protagonisti anche il presidente del Senato Pietro Grasso, ex magistrato, giudice a latere del maxiprocesso di Palermo, poi a capo della direzione nazionale antimafia e il giornalista Lirio Abbate – caporedattore de L'Espresso, già all'Ansa di Palermo, autore di inchieste sulla criminalità organizzata, dalla Sicilia alle rivelazioni su Mafia Capitale.

Elena LoewenthalFocus su Primo Levi con Marco Belpoliti e sulla figura di Antonio Gramsci con Franco Lo Piparo, mentre la scrittrice e conduttrice Christine Eichel dialogherà con la giornalista Caterina Pinna su Quel che resta di Lutero nella Germania di oggi e Elena Loewenthal parlerà della terribile eredità della Shoah – dalla coscienza dell'Europa alla ritualizzazione della Giornata della Memoria. Fulcro di Leggendo Metropolitano gli incontri con gli autori – da Edoardo Albinati (Premio Strega 2016 con La scuola cattolica) e l'esordiente Emanuel Bergmann (L'incantesimo), a Carmine Abate (già vincitore del Campiello, Premio Stresa con La felicità dell'attesa), l'architetto e scrittore Gianni Biondillo, la narratrice indiana Laila Wadia e lo spagnolo Sergio del Molino con L'ora violetta.

 ''Figli/Hijos''«Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis» scriveva Cicerone del De Oratore: gli storici Jože Pirjevec e Nicola Labanca discuteranno sul falso mito degli Italiani brava gente mentre il regista Marco Bechis (Garage Olimpo e Figli/Hijos, e la serie Il rumore della memoria) e il giornalista Zlatko Dizdarević (Giornale di guerra – Cronaca di Sarajevo assediata) ricostruiranno le tragedie e restituiranno il volto ai protagonisti di certe Brutte Storie. La parola a Wlodek Goldkorn, Helena Janeczek e Ugo Rufino sugli “stereotipi della memoria” e la scelta della pace secondo Raul Caruso, il filologo Maurizio Bettini tra miti e oblio, le storie ritrovate di Marco Aime e Caterina Soffici e la verità senza testimoni con Bernard Guetta e Bernardo Valli, i paradossi della memoria con Alberto Oliverio e Costanza Papagno, divagazioni sul paleolitico con Andrea Poli, epiche dello sport con Nando Mura e Meo Sacchetti e i segreti dello storytelling con Christian Salmon.

Giulio AngioniTracce sonore Tra la Memoria e l'Oblio - dalle Voci dal Passato alla Grotta della Vipera con Tempus di Giulio Angioni, Suono di Pietra con Mario Faticoni, la Storia di un gatto di Enrico Costa nell'interpretazione di Paolo Poli e infine Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu - a La ballerina variopinta con Marco Lutzu e Vincenzo Santoro sulla musica popolare della Sardegna e del Salento, gli ensembles Ballade Ballade Bois e Li Strittuli, i Murdiss Well Rounded in scena con Gianni Biondillo, il concerto della Gaudats Junk Band e l'incontro con il rapper Amir Issaa. Una grafica accattivante (XL Comunicazione) – che sposa la modernità di un codice a barre “spezzato” alla silhouette di un elefante, simbolo della memoria – per un festival “urbano” che mette l'accento anche sulle “città del futuro” e sul rapporto tra natura e tecnologia,  riscoprendo angoli (quasi) dimenticati e spazi verdi della città come teatro per il BookCamp (gli incontri con gli autori riservati ai giovani), con la Biblioteca Vivente all'Orto Botanico e l'iniziativa Letteratura Chilometro Zero.

''Il grande dittatore''Tre mostre “a tema” sulle biblioteche  - dall'architettura al patrimonio letterario e documentaristico – tra la MEM/ Mediateca del Mediterraneo e i Giardini Pubblici, che ospiteranno anche l'installazione ExtremeM di Maria Tedde  – e il progetto multimediale Questa è la tua terra   a cura di Raffaella Venturi, con l'intervento dello street artist Manu Invisible, che realizzerà per il collettivo Nino dove sei? un'opera ispirata ad Antonio Gramsci: Movimento. Notturno Metropolitano per visioni d'autore – rigorosamente (o quasi) dopo la mezzanotte: l'Hostel Marina nello storico quartiere di fronte al porto ospiterà le proiezioni di film Tra la Memoria e l'Oblio,  da classici come Il dottor Zivago di David Lean, Il grande dittatore di Charlie Chaplin e Hiroshima mon amour di Alain Resnais, a Figli/Hijos di Marco Bechis e Good Bye, Lenin! di Wolfgang Becker, fino ai recenti A Bitter Story di Francesca Bono e Babylon Sisters di Gigi Roccati, e il documentario Tradinnovazione una musica glocal di Pietro Cannizzaro. La decima musa diventa strumento di interpretazione del reale – dalla Rivoluzione d'Ottobre all'ascesa di Adolf Hitler, dall'esplosione della bomba nucleare in Giappone al dramma dei desaparecidos in Argentina, dalla caduta del muro di Berlino alle vicende della comunità cinese e di una giovane di origine indiana in Italia a un viaggio alla scoperta della musica popolare del Belpaese.

6 giugno 2017