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''Surbiles'', le streghe vampiro di Columbu

''Surbiles''

Il regista nel nuovo film indaga le paure arcaiche della tradizione sarda - VIDEO. di Carlo Poddighe

In un sonno vigile si trasfigurano, escono dal proprio corpo e vanno in cerca dei bambini non battezzati per succhiare loro il sangue e ucciderli ancora in culla. Sono le innominabili surbiles, “sa genti mala” a cui la tradizione sarda attribuiva le morti bianche dei neonati.

''Surbiles''Surbiles è il nuovo film di Giovanni Columbu, presentato in anteprima nazionale dopo il passaggio a Locarno, martedì 3 ottobre in apertura di Isreal, il Festival del cinema del reale, dell’Isre di Nuoro. Un lungometraggio, girato a Ollollai, nato come documentario e diventato pian piano un film. I due piani restano sempre sovrapposti nell’ultimo lavoro del regista nuorese, con le interviste documentaristiche che intervallano le scene recitate.
Un film che sta nel mezzo tra le opere passate di Columbu, tra il doc Arcipelaghi e la pellicola Su Re, per intenderci. “Doveva essere soprattutto un documentario, ha finito per essere, forse, soprattutto un film, quasi prossimo alle pellicole di genere", ci ha detto il regista.

''Surbiles''"Non possiamo, però, definirlo un fantasy o un horror. Crea uno spiazzamento nello spettatore proprio per il fatto di unire un documentario a una storia fantastica”. Protagonista femminile è Simonetta Columbu, figlia di Giovanni, al suo primo lungometraggio sotto la direzione del padre. Il suo è il ruolo di una “fata buona” che proverà a contrastare il male delle surbiles. “Abbiamo girato tra le case e le campagne e i boschi di Ollolai, spesso la notte, nei giorni a cavallo tra Natale e la fine dell’anno”, ha spiegato l’attrice. “Un periodo e dei luoghi che hanno favorito l’atmosfera onirica dell’intero film”.

''Isreal''La proiezione del film di Columbu ha inaugurato la seconda edizione di Isreal, il Festival di cinema del reale, dell’Isre di Nuoro (scopri il programma), richiamando un folto pubblico. Il direttore della rassegna è anche quest’anno Alessandro Stellino che in apertura ha spiegato così la filosofia del suo lavoro: “Noi siamo umili traghettatori tra pellicole e spettatori, perché il cinema nasce nel cuore di chi lo fa, ma vive negli occhi di chi lo guarda”.
Surbiles, prodotto con fondi ministeriali e regionali e con il contributo della Sardegna Film Commission, dovrebbe arrivare a fine anno nelle sale sarde.

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3 ottobre 2017