Carbonia tra lavoro e migrazione grazie al cinema
Dal 12 al 15 ottobre il festival “How to film the world” per approfondire due temi delicati nel territorio sulcitano. Proiezioni, incontri, masterclass per toccare da vicino il mondo della settima arte. di Maria Elena Tiragallo
Carbonia diventa centro per affrontare temi del lavoro e della migrazione. Lo fa attraverso l’audiovisivo in occasione del “Carbonia Film Fest” dal 12 al 15 ottobre. Singolare il titolo “How to film the world”, in altre parole come filmare il mondo, per questa edizione del Festival, inizialmente nata come “Mediterraneo Film Festival”, evolutosi lo scorso anno in “Carbonia Film Festival”, con cadenza biennale, organizzato dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda di Carbonia.
Proiezioni, incontri con i registi, masterclass, aperitivi, concerti, djset e appuntamenti con le scuole. «Si tratta - ha detto Giuseppe Dessena Assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna- di un progetto di qualità che ha messo radici nel territorio. E’ atteso nell’isola e riproposto in maniera originale per molte edizioni. Ciò che più colpisce è l’analisi che il cinema stesso fa su se stesso, e sulla sua capacità di riflessione e lettura della realtà. Sono stati trattati temi difficili come il lavoro e la migrazione, in un territorio come quello del Sulcis che, con coraggio, affronta la sua personale sfida ad uscire da una difficoltà profonda.
La kermesse offre uno sguardo sulla contemporaneità , sia nella scelta coraggiosa e meritoria dei temi del lavoro e delle migrazioni, sia nel porgere l’attenzione alle nuove forme di cinema di finzione e documentaristico». Entusiasta anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Carbonia Sabrina Sabiu: «Il festival esprime - ha detto - il meglio della cinematografia internazionale, dedicata al lavoro e alla migrazione in termini attuali e coinvolgenti, creando punti di riflessione e percorsi educativi al linguaggio cinematografico ricolti alle nuove generazioni. La città di Carbonia è onorata ed orgogliosa di avere una manifestazione di tale alto livello, che è determinante nel progetto di fare della Città polo culturale del novecento».
Apertura del festival a Cagliari, il 12 ottobre, (alle 18) alla Cineteca Sarda, dove saranno proiettati due corti di Daniele Gaglianone e di Alfie Nze. Sul grande schermo del Cinema Odissea, dalle 21.30, ci sarà “Il cratere” di Silvia Luzi e Luca Bellino. Il 13 ottobre ci si sposta a Carbonia, dove gli appuntamenti sono sia alla Fabbrica del Cinema e al Teatro Centrale, tra gli ospiti ci sono tre registi: Mahdi Fleifel palestinese che racconta il popolo palestinese il 13 ottobre dalle 21 al Teatro Centrale; Laszlo Nemes con il suo film “Il figlio di Saul”, (Premio Oscar come miglior film straniero 2016) il 14 ottobre alle 21, al Teatro Centrale; Ben Russell regista americano con il suo lungometraggio “Good Luck” dedicato al lavoro in miniera, il 15 ottobre alle 17, al Teatro Centrale. Masterclass con i tre registi nei giorni che li vede ospiti. Il festival è anche una vetrina espositiva.
L’11 ottobre è la volta della mostra di Tonino Casula, alla Fabbrica del Cinema. In chiusura, invece, spazio alla musica al Teatro Centrale con il concerto di Gavino Murgia. (ingresso gratuito a tutti gli eventi).
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7 ottobre 2017