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Percorso

Creuza de Mà tra Carloforte e Cagliari

Undicesima edizione del Festival dedicato alla musica per film. Tanti appuntamenti nel cartellone con una prima nazionale dedicata ad Armando Trovajoli e uno speciale su Napoli e i suoi colori. di Maria Elena Tiragallo

Festival Creuza de mà (ph. Eugenio Schirru)Dedicato a Fabrizio De Andrè ritorna a Carloforte il festival che prende il nome da una sua  canzone, “Creuza de Mà”. Undicesima edizione ideata dal regista Gianfranco Cabiddu, la kermesse che fa parte del più ampio circuito “Isole del Cinema”, di scena a Carloforte, dal 27 al 29 ottobre, e a Cagliari dal 2 al 5 novembre. Nato a Carloforte nel 2007, il Festival  vuole essere un focus sul rapporto tra la musica e il film, tra i suoni e le immagini.

«Non dimentichiamo - ha detto Gianfranco Cabiddu nella conferenza stampa di presentazione- che la musica costituisce il 50 per cento del film, si è soliti invitare registi, attori e mai i musicisti, che invitiamo noi. L’idea che da un’isola, come Carloforte, si possa ragionare su qualche cosa che poi diventa patrimonio del Mediterraneo e oltre, vede l’isola  come punto di approfondimento». Soddisfatto  il sindaco di Carloforte, Tore Puggioni: «È un onore - ha dichiarato- avere questa manifestazione, il livello del festival è sempre stato altissimo e per noi è di fondamentale importanza».

Festival Creuza de mà. Conferenza stampaUn binomio Carloforte Cagliari che piace anche all’assessore alla cultura del Comune di Cagliari, Paolo Frau: «Quest’apertura verso la nostra città - ha detto- è importante anche per i rapporti con il Conservatorio e il Teatro Lirico, l’associazione con Carloforte è motivo di felicità  perchè tutti abbiamo Carloforte nel cuore, è bellissimo creare rete e avere possibilità di scambio». Proiezioni, incontri con glia autori, concerti, masterclass caratterizzeranno la manifestazione. «Il festival - ha detto  Andrea Dettori delegato dell’assessorato regionale alla pubblica istruzione - ha due momenti, uno di musica e uno di formazione  con le master class, non serve a valorizzare solo gli artisti già di esperienza internazionale ma anche per valorizzare  i nuovi talenti che possono  proporsi loro stessi , il collegamento con il Conservatorio Pierluigi da Palestrina  valorizza ulteriormente  l’attività di formazione».

Festival Creuza de mà. Gianfranco CabidduL’inizio della manifestazione è fissato a Carloforte, il 27 ottobre dove si terranno incontri, approfondimenti, concerti, proiezioni. «A Carloforte, - ha proseguito il regista Gianfranco Cabiddu - porto il mio film “La Stoffa dei sogni” perchè è doveroso, quello di Enrico PauL’Accabadora”, poi ci sarà un omaggio ad  Armando Trovajoli nel centenario della nascita con la prima di un documentario di Mario Canale ed Annarosa Morri che ripercorre i momenti  della carriera del musicista e compositore romano e con un concerto con la direzione musicale della pianista Rita Marcotulli; poi un focus sul cinema e la musica di Napoli con Enzo Avitabile in concerto e nel documentario di Jonathan Demme Music Life”, i film “Gatta Cenerentola”, “Ammore e malavita”, “Indivisibili”, “MaLaMènti” e un documentario di Giorgio Verdelli su Pino Daniele». Ad introdurre le proiezioni e gli incontri  sarà il musicologo Riccardo Giagni

Tre masterclass previste dal festival sul suono nel cinema con Filippo Porcari, tecnico del suono applicato al cinema, Gaetano Musso, fonico di missaggio, e Alessio Doglione, montatore per il cinema e la televisione. Dal 4 al 9 dicembre ritorna  il corso di tecnica di composizione musicale per il cinema condotto da  Franco Piersanti.

A seguire i Programmi di Carloforte e di Cagliari


PROGRAMMA DI CARLOFORTE

Taglio del nastro venerdì 27 alle 18 al Cavallera con la "videosigla" di Creuza de Mà: una breve clip che sulle note della canzone di Fabrizio De André da cui la rassegna ha tratto il titolo, ripercorre la storia del festival dalla sua prima edizione, nel 2007.
A seguire la proiezione del primo film in cartellone,  il pluripremiato "La stoffa dei sogni" del regista cagliaritano Gianfranco Cabiddu, con musiche firmate da Franco Piersanti.  
Dal "Cavallera" trasferimento al Cinema "Mutua" per un appuntamento immancabile del festival: sul palco, a partire dalle 21, la Banda Musicale Città di Carloforte "Angelo Aste", in concerto con una selezione di musiche per il cinema.
Nel centenario della nascita, Creuza de mà rende omaggio ad Armando Trovajoli con un'intera serata, quella di sabato 28, dedicata al grande musicista e compositore romano, autore di celebri colonne sonore per il cinema  (oltre che per commedie musicali come "Aggiungi un posto a tavola", di Garinei e Giovannini, e il grande successo di "Rugantino" con la canzone "Roma nun fa la stupida stasera"). Si inizia alle 17.30 al Cinema Mutua con la proiezione di "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?", il film diretto nel 1968 da Ettore Scola e interpretato da Nino Manfredi, Alberto Sordi e Bernard Blier.
Alle 19 uno dei momenti più attesi del festival: la prima nazionale di "Armando Trovajoli, cent'anni di musica", il documentario di Mario Canale e Annarosa Morri che ripercorre, attraverso interviste, ricordi e aneddoti, spesso inediti, i momenti salienti della sua carriera.
Alle 21, microfoni e riflettori si spostano al Cineteatro "Cavallera" per un incontro coordinato da Gianmarco Diana con gli autori del documentario, Mario Canale e Annarosa Morri, e con la vedova del compositore, Maria Paola Trovajoli. A seguire, il concerto "Armando Trovajoli, la musica tra teatro e cinema": una produzione originale del festival Creuza de mà, in prima assoluta, con la direzione musicale della pianista Rita Marcotulli, nome di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, con Luciano Biondini alla fisarmonica, Daniele Tittarelli al sax, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria.
I film recenti di due autori sardi chiudono domenica 29 al "Cavallera" il trittico di serate di Creuza de Mà a Carloforte. Il primo, presentato alle 17.30 dall'autore, è "Nausicaa - L'altra Odissea", breve film d'animazione scritto e diretto da Bepi Vigna. Attraverso i disegni firmati dall'illustratore Andrea Serio, il cortometraggio – con le musiche di Matteo Martis - racconta la storia Nausicaa e del suo incontro con Ulisse. A seguire, con inizio alle 18,  il film di Enrico Pau "L'accabadora", una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale tra le campagne sarde e una Cagliari devastata dalle bombe, che ruota intorno alla figura di una "accabadora" (impersonata nel film da Donatella Finocchiaro).  Al termine della proiezione, incontro con il regista Enrico Pau e con l'autore delle musiche, l'irlandese Stephen Rennicks.
 Tariffe scontate dei traghetti per raggiungere Carloforte.


PROGRAMMA DI CAGLIARI

Giovedì 2 nell'aula Porrino, dove dalle 10 alle 13 inizia la serie di tre appuntamenti con la Masterclass Suono nel Cinema, in programma  fino a sabato 4: a tenere lezione in questo incontro (e in quello dell'indomani, venerdì 3) dedicato alla tecnica del suono applicata al cinema sarà Filippo Porcari, tecnico e docente di Suono nel Cinema presso diversi  istituti di formazione, tra cui la Cineteca Nazionale di Bologna.
Nel pomeriggio il festival prosegue all'Auditorium del Conservatorio, dove alle 16, dopo la prima nazionale del 28 ottobre a Carloforte, si replica anche a Cagliari l'omaggio al genio di Armando Trovajoli, con la proiezione di "Armando Trovajoli cent'anni di musica", il documentario di Mario Canale e Annarosa Morri che ripercorre i momenti salienti della lunga carriera del musicista e compositore romano.
Alle 17.30 seguirà la proiezione del cortometraggio "L'incontro", storia di Amin, un sedicenne marocchino cresciuto in Italia con un gran talento per il pugilato, nella cui vita di adolescente si inserisce la lotta per ottenere la cittadinanza.  Al termine della proiezione incontro con i registi Michele Mellara e Alessandro Rossi, e con l'autore delle musiche Beppe Tranquillino.
Il tema dell'integrazione dei cittadini stranieri in Italia torna anche nell'appuntamento successivo, alle 18, con la proiezione di "Che fine faranno – lettera aperta al Presidente della Repubblica", un cortometraggio diretto da Giovanna Taviani Davide Gambino, con musiche di Giuliano Taviani, in cui si narra l'incontro degli studenti di Enna con alcuni ragazzi giunti in Italia come minori non accompagnati e ospitati nei Centri di Accoglienza di Pergusa e Aidone. Il film chiede una risposta al grande quesito relativo alle storie personali di Muhammed, Raymond, Suleyman, Balde e alle migliaia di minori non accompagnati che tutti gli anni arrivano nel nostro Paese con la speranza di poter cambiare il loro destino. Presentato in anteprima all'undicesima edizione del Salina Doc Fest il 30 giugno scorso, il corto è ancora inedito, e sarà presentato dall'autrice Giovanna Taviani.
Alle 18.30 la quarta e ultima proiezione della serata: in programma "Babylon Sisters", per la regia di Gigi Roccati con musiche di Peppe Voltarelli. Liberamente ispirato al romanzo "Amiche per la pelle" della scrittrice indiana Laila Wadia, il film prende il titolo dalla sorellanza di un gruppo di donne di diverse etnie, che si uniscono nella lotta per la casa e finiscono per aprire una scuola di ballo. Al termine della proiezione, a raccontare questa  storia contemporanea che a ritmo di musica celebra la forza e la bellezza del multiculturalismo, saranno  il regista  Gigi Roccati e Nav Gothra, una delle protagoniste, intervistati dal musicologo e autore di colonne sonore Riccardo Giagni.
In chiusura di giornata, si arricchisce di un nuovo capitolo Silent Movie, la sezione del festival dedicata alla sonorizzazione dal vivo di vecchie pellicole del cinema muto: alle 21.15 è atteso sul palco dell'Auditorium il pianista e compositore Daniele Furlati, specializzato in musica per film e collaboratore della Cineteca di Bologna, che accompagnerà in musica la proiezione di  "Nosferatu", il film di Wilhelm Murnau, recentemente restaurato.
La giornata di venerdì 3 novembre inizia alle 10 all'Aula Porrino del Conservatorio, dove Filippo Porcari prosegue la sua masterclass di tecnica del suono applicata al cinema, seguito, nella seconda parte della mattinata, da Gaetano Musso, fonico di missaggio per cinema e televisione con all'attivo circa ottanta collaborazioni, che guiderà gli allievi alla scoperta delle tecniche di mix e rumori.
Le serate di venerdì 3 e sabato 4 saranno all'insegna di "Napoli e i suoi mille colori", una sezione speciale che questa edizione del festival dedica alla città partenopea e al suo rapporto privilegiato con la musica per il cinema, esplorando colori, suoni e sfumature di una produzione autonoma e riconoscibile nella sua vena espressiva. Si comincia dunque nel pomeriggio di venerdì 3alle 16, con la proiezione di "MaLaMènti", per la regia di Francesco Di Leva con musiche di Francesco Forni: un cortometraggio nato dall'esigenza di raccontare la sete di potere e la smania di prevaricazione insite nella società, in particolare nella criminalità organizzata, immaginando la pièce teatrale del "Calapranzi" di Pinter come un'ispirazione di umanità grottesca e disgregata. Presenta l'opera lo stesso  Francesco Di Leva.
Musica e parole nella proiezione successiva (16.30), con il documentario diretto da Giorgio Verdelli "Pino Daniele – Il tempo resterà". Canzoni e parole del cantautore scomparso nel gennaio del 2015 fanno da filo conduttore a un percorso emozionale tra i luoghi della sua Napoli, per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne, come la società di quegli anni che Pino Daniele ha interpretato con una cifra innovativa e inimitabile. Al termine, il regista Giorgio Verdelli converserà sul film con Riccardo Giagni.
Alle 18 si prosegue con il film d'animazione "La Gatta Cenerentola", una fiaba che, partendo dal racconto seicentesco di Giambattista Basile e dall'opera di De Simone, racconta le due anime di Napoli, tra passato e presente, speranza e rassegnazione. Il film, per la regia di Alessandro RakIvan Cappiello, Marino Guarnieri con le musiche di Dario Sansone, ha ricevuto una pioggia di premi alla settantaquattresima mostra del cinema di Venezia dello scorso settembre (Sezione Orizzonti).
A seguire, sarà ancora Riccardo Giagni a moderare l'incontro con Alessandro RakMarino Guarnieri e Dario Sansone, e , alle 21, quello con i compositori Pivio e Aldo De Scalzi, autori della colonna sonora dell'ultimo film in programma per la serata di venerdì, "Ammore e malavita", diretto da  Marco e Antonio Manetti.
Sarà l'ultima masterclass sul Suono nel Cinema ad aprire, sempre nell'Aula Porrino del Conservatorio, la mattina di sabato 4, con l'incontro dedicato a Montaggio e suono a cura di Alessio Doglione, montatore per il cinema e la televisione, vincitore nel 2011 del David di Donatello per il montaggio di "20 sigarette".
La mattinata prosegue a mezzogiorno con un incontro con l'Associazione Compositori Musiche da Film cui parteciperanno Riccardo Giagni, i compositori genovesi Pivio e Aldo De Scalzi e il romano Giuliano Taviani.
Nel pomeriggio prosegue la sezione dedicata alla musica e alle produzioni cinematografiche partenopee, con un focus sull'eclettico e talentuoso musicista Enzo Avitabile, in programma all'Auditorium del Conservatorio. Si comincia alle 16 con la proiezione di "Indivisibili" di Edoardo De Angelis, sei statuine agli ultimi David di Donatello, comprese quelle a Enzo Avitabile per la migliore canzone e la migliore colonna sonora.
Enzo Avitabile è anche il protagonista del successivo film in programma (alle 18), "Music Life": un documentario che racconta la vita e il talento del musicista napoletano firmato nel 2012 da Jonathan Demme, il grande regista statunitense scomparso lo scorso aprile.
Alle 21 gran finale per "Napoli e i suoi mille colori": preceduto da un incontro con il pubblico presentato da Riccardo Giagni, Enzo Avitabile si esibisce in concerto accompagnato da Gianluigi Di Fenza alla chitarra classica e Emidio Ausiello alle percussioni.
Domenica 5 - a mezzogiorno, Creuza de Mà chiude la sua seconda tranche  con un evento speciale al centro d'arte e cultura ExMà (in via San Lucifero) in collaborazione con lo European Jazz Expo, il festival che dal 31 ottobre sarà di scena nei club cagliaritani: protagonista il trombonista Mauro Ottolini alla testa dei suoi scatenati Sousaphonix; a seguire il CinematiCA DJ set, una selezione di musica per film a cura di Gianmarco Diana, ideatore e conduttore dell'omonima trasmissione in onda sull'emittente cagliaritana Radio X, che concluderà la mattinata.
Altri appuntamenti in programma nelle settimane successive estenderanno fino a dicembre il palinsesto dell'undicesima edizione di Creuza de Mà. In collaborazione con l'associazione culturale Tra Parola e Musica - Casa di suoni e racconti, ecco allora la prima edizione della rassegna di cineconcerti "Sinestesie", con le sonorizzazioni dal vivo di film d'epoca proposte dai gruppi Dancefloor Stompers, Scisma - Short Cut e Skull Cowboys, rispettivamente di scena il 9, il 16 e il 23 novembre al centro di produzione per lo spettacolo Intrepidi Monelli.
Dal 4 al 9 dicembre, infine, Creuza de Mà in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari presenta la seconda edizione del corso di tecnica di composizione musicale per il cinema condotto da Franco Piersanti e intitolato a Sergio Miceli, il musicologo scomparso nel 2016, che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l'analisi della musica per film nell'ambito delle discipline accademiche. Una preziosa opportunità per compositori e musicisti di conoscere e affinare le tecniche della drammaturgia musicale applicata al cinema con uno dei più  rappresentativi autori del settore.

16 ottobre 2017

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