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Carlos Saura il buneliano

Carlos Saura

La rassegna cinematografica in 16 film sul grande regista spagnolo. di Elisabetta Randaccio

Associazione Culturale "L'Alambicco" ci ha abituati, nel corso degli anni, a rilevanti rassegne monografiche su registi italiani contemporanei. L'edizione 2017 riserva, invece, una sorpresa: il protagonista sarà Carlos Saura, uno tra i registi più importanti della cinematografia moderna, spagnolo, classe 1932, il quale, a fine rassegna, sarà a Cagliari per incontrare il pubblico, ricevere un premio alla carriera con uno speciale omaggio musicale da parte di Romeo Scaccia.

''La caccia''La scelta dell'artista iberico è stata assai oculata da parte dell' "Alambicco", perché regala al pubblico sardo la possibilità non solo di approfondire una figura fondamentale della storia della settima arte, ma pure quella di poter vedere alcuni film molto interessanti, passati nelle sale, in Italia e nella nostra isola, poco e male. Se è vero che la maggior popolarità di Carlo Saura si ebbe, fuori dalla Spagna, nei tardi anni settanta e negli ottanta, non bisogna dimenticare come il regista spagnolo sia stato uno degli esponenti del "cinema nuevo", la corrente di rinnovamento del linguaggio cinematografico che, parallelamente alla "nouvelle vague", svecchiò l'arte filmografica strangolata dai diktat culturali della dittatura franchista. "La caccia" del 1966, peraltro lungometraggio di inaugurazione della rassegna il 30 novembre introdotto dal critico Federico Pontiggia, segna un momento di svolta nel cinema di Saura che, per questa pellicola, ricevette l'"Orso d'Argento" al Festival di Berlino.

''Mamà compie cent'anni''Ancora adesso è un'opera che non lascia indifferenti; infatti, racconta di una battuta di caccia alla lepre dove sono coinvolti tre ex falangisti, i quali useranno i loro fucili per risolvere conflitti mai sanati risalenti alla guerra civile. Da questo momento in poi, la carriera di Saura diventa internazionale, attraendo l'attenzione della critica e la curiosità del pubblico. Così gli anni successivi, caratterizzati anche dal positivo sodalizio artistico-sentimentale con Geraldine Chaplin, consegnano a Saura altri riconoscimenti rilevanti come il premio speciale della giuria nel 1975 a Cannes per "Cria cuervos" e la nomination all'Oscar come miglior film straniero per "Mamà compie cent'anni", 1979, (presenti ambedue nella rassegna dell'"Alambicco", introdotti dal critico Marco Olivieri). Negli anni ottanta si crea la fortunata collaborazione di Carlos Saura con il grande ballerino e coreografo Antonio Gades, due straordinarie sensibilità artistiche a confronto con la realizzazione di "Bodas de sangre-Nozze di sangue" (1981, dal testo teatrale di Garcia Lorca) e "Carmen Story" (1983, rivisitazione flamenca della "Carmen" di Merimee, il più importante successo commerciale nella carriera di Saura).

''L'amore stregone''I due film, presenti anch'essi nella rassegna, hanno in comune lo sguardo metacinematografico sui due spettacoli di danza, già portati a teatro con grande successo da Gades in tutto il mondo, ma anche evidenziano la passione del regista spagnolo per la musica e per il balletto moderno, che proseguirà nella sua opera con titoli altrettanto riusciti come "L'amore stregone" (1986) da De Falla, "Flamenco" (1995) con la magnifica fotografia di Vittorio Storaro, "Tango" (1998), anch'esso realizzato con la collaborazione di Storaro, fiction "musicale", la quale ottenne un premio anche al Festival di Cannes, "Fados" (2007), un originale viaggio nella musica tradizionale portoghese e, infine, "Flamenco flamenco" (2010), recente ritorno nell'esplorazione di un genere musicale in tutte le sue declinazioni contemporanee. Quest'ultimo film, nella rassegna, sarà presentato da Anton Giulio Mancino, critico cinematografico e docente all'Università di Macerata.

Carlos SauraTra i vari film presenti nella manifestazione (tutti da non perdere) segnaliamo almeno "Bunel e la tavola del Re Salomone", 2001 (verrà introdotto da Angel Quintana dell'Universitá di Girona), che ripercorre l'amicizia tra il grande regista Luis Bunel (sin dall'inizo della carriera, uno dei punti di riferimento dell'estetica cinematografica di Saura, un maestro, tra l'altro, supportato anche negli anni dell'esilio), Garcia Lorca e Salvador Dalì e "La Jota" (2016), ancora su temi di musica e danza della regione natale del regista spagnolo. Tutti i film della rassegna saranno, come si è già accennato, presentati da critici cinematografici, esperti, operatori culturali e verranno proiettati nella bella e accogliente sala "Intrepidi monelli" a Cagliari in via Sant'Avendrace 100. La manifestazione, realizzata anche col contributo della RAS e in collaborazione con la Fondazione Film Commission Sardegna e l'associazione "La macchina Cinema" si svolgerà dal 30 novembre al 29 dicembre.

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28 novembre 2017