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Lo scandalo dei contributi per il cinema

Il set di Mancanza-Purgatorio con gli abitanti di Sant’Elia  © Elisabetta Villani

Lettera aperta del regista Stefano Odoardi e della sua troupe

Gent.mi Mauro Cagnina, Chiara Atalanta Ridolfi, Paolo Pisanelli, Marco Asunis, Andrea
Sergio Fantoma, membri della Commissione tecnico-artistica,

in relazione al bando diffusione e distribuzione di opere di interesse regionale, di cui sono appena stati comunicati gli esiti, vi scriviamo per sottoporvi alcune domande a seguito dell’esclusione dal finanziamento del progetto Mancanza-Purgatorio, di Stefano Odoardi.

Sono chiare e vistose le incongruenze che hanno portato a questo risultato, e ci preme segnalarvene alcune.
In  relazione  alla  valutazione  come  da  lettera  b  si  legge:  “Riconosciuta  una  identità culturale, espressa con sofisticate allegorie. L’ambientazione visiva minima non contribuisce ad arricchire l’aspetto, così come i personaggi della storia, simbolicamente rappresentanti delle realtà isolane”.
La domanda è la seguente: come è possibile che ad un giudizio di questa natura corrisponda un punteggio numerico di soli 28 punti su 45? Nella prima frase l’identità culturale sarda del film si definisce riconosciuta; nella seconda frase della valutazione ci sembra lecito chiedervi cosa si voglia intendere, forse il processo cinematografico di rappresentazione di un Purgatorio contemporaneo da parte degli abitanti del quartiere Sant’Elia di Cagliari guidati dal regista Odoardi non si considera come aspetto di valorizzazione dell’identità regionale con riferimento al patrimonio socio-economico, linguistico ed antropologico?
Crediamo che la domanda vada posta, e che meriti una sollecita risposta.
A maggior ragione di fronte all’evidenza che nella stessa seduta di valutazione sono stati assegnati ben 35 punti a fronte del seguente giudizio relativo ad un altro progetto: “La commedia poteva essere valorizzata in maniera più aderente alla realtà in cui è ambientata”. La  discrepanza  fra  il  senso  delle  parole  espresse  dalla  valutazione  ed  il  punteggio attribuito ai progetti è drammaticamente evidente.
A tutto ciò si aggiunge un particolare sconcerto legato alla circostanza che lo stesso film fu valutato anche nell’anno 2015 da una commissione istituita dalla Regione Autonoma della Sardegna. Ebbene, in quel caso la valutazione totale fu di 76 punti, contro i 63 odierni (il progetto fu ammesso a finanziamento, poi revocato per una contestazione burocratica dalla Regione stessa), mentre la somma dei punti di cui alle lettere a+b raggiunse quota 50 punti, contro i 38 odierni. Facciamo notare che per l’ammissione al finanziamento era necessario raggiungere un minimo di 40 punti come somma dei punti di cui alle lettere a+b.
Ci sembra lecito domandarci e domandarvi a cosa sia dovuta questa incredibile differenza nella valutazione del punto b, che costa l’esclusione del progetto dal finanziamento per soli 2 punti. Tra l’altro le risorse disponibili per la diffusione e distribuzione erano congrue e sufficienti per finanziare tutti i progetti ammissibili (infatti dei 200.000 Euro disponibili ne sono stati utilizzati meno di 20.000).
Giova inoltre ricordare che lo stesso progetto beneficiò, nelle fasi di produzione, di assistenza logistica e organizzativa e anche di due diverse forme di contributo della Fondazione Sardegna Film Commission, esattamente il 'Fondo Ospitalità' e il fondo 'Filming Cagliari', e per entrambe era richiesta una forte valorizzazione regionale, che fu perfettamente riconosciuta.
Tutta la fase di preproduzione di Mancanza-Purgatorio si è svolta, infatti, nel quartiere Sant’Elia, con la collaborazione di importanti realtà che operano in quel territorio, tra le quali  Carovana  SMI,  l’Associazione  Sant’Elia  Viva  (fondata  da  alcune  donne  per  il riscatto del quartiere) e la partecipazione attiva degli abitanti di Sant’Elia.

Di recente il film ed il suo autore sono stati invitati al festival Drap-Art 17 a Barcellona, all'interno di un evento organizzato dalla Fondazione Sardegna Film Commission per la delegazione del cinema Made in Sardegna per cui è stata creata una importante vetrina internazionale.
Per soli 2 punti legati alla valorizzazione dell’identità regionale (di cui evidentemente gli abitanti del quartiere Sant’Elia non sono rappresentativi) si è negata la possibilità al film di avere una distribuzione regionale e nazionale con una importante casa di distribuzione, quale la Mariposa Srl, e in collaborazione con un ufficio stampa affermato come lo Studio Morabito, che avrebbero garantito, come da documenti allegati al bando, una adeguata distribuzione in territorio sardo e nazionale, incluse quattro città capofila con dibattiti con il pubblico legati al tema centrale del film: esiste una salvezza per l’essere umano?
A tutti noi sta a cuore salvare questo progetto, e percorreremo tutte le vie possibili, legali e mediatiche per ristabilire una equa attribuzione dei punteggi.
Restiamo fiduciosi in attesa di vostra cortese risposta. Cordiali saluti.

TABELLA PARZIALE CONTRIBUTI DISTRIBUZIONE

TABELLA PARZIALE CONTRIBUTI SCENEGGIATURA

Firmatari

il regista Stefano Odoardi
Associazione Sant'Elia Viva
gli abitanti di Sant'Elia che hanno partecipato al progetto
Ornella D'Agostino
Carovana SMI
il produttore Gianluca Stuard
Strike fp
il distributore Orlando Silenzi
Mariposa Srl

17 gennaio 2018