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Percorso

Al cinema e in tv con Fabrizio De Andrè

Fabrizio De Andrè. Principe libero

Esce il film sul cantautore genovese amatissimo da tante generazioni. Icona della musica italiana, Faber sul grande schermo di tutta Italia... e della Sardegna. di Maria Elena Tiragallo

Il 23 e il 24 gennaio 2018 per gli amanti di Fabrizio De Andrè, un pilastro della musica italiana  non sono due giorni qualsiasi: esce in trecento sale cinematografiche italiane il film “Fabrizio De Andrè. Principe libero” del regista Luca Facchini,  coprodotto da RaiFiction e Bibi Film, distribuito da Nexo Digital.

Fabrizio De Andrè. Principe liberoAl cinema e in tv, dove sarà in onda su Rai Uno, in due puntate, il 13 e 14 febbraio. Tre ore imperdibili per tutti gli amanti delle sue canzoni, nel film è raccontata una parte della vita, quarant’anni,  dell’uomo De Andrè. La passione per la chitarra, la famiglia, gli amori, i figli, i primi concerti, il successo e il suo rapporto d’amore con la Sardegna, dalla scelta di fare l’agricoltore nella tenuta dell’Agnata fino al drammatico periodo del rapimento con Dori Ghezzi,(da agosto a dicembre 1979).  Spazio anche alle location sarde, dove le scene del rapimento sono state girate principalmente a Tempio Pausania, le altre sono in alta Gallura, ad Aggius e Santa Teresa di Gallura.

Fabrizio De Andrè. Principe liberoRiprese in Sardegna  che hanno visto  la troupe e  tutti gli addetti ai lavori impegnati due settimane, sono state possibili anche grazie alla Fondazione Sardegna Film Commission per l’assistenza logistica, l’individuazione delle location, attori e professionisti locali.  Nel cast: Luca Marinelli (nel ruolo di Fabrizio De André), Valentina Bellé nei panni di Dori Ghezzi, Elena Radonicich nella prima moglie di Faber, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini nel padre Giuseppe De Andrè.Tra gli attori isolani coinvolti.  Michele Carboni, Gianluca Sotgiu, Antonella Uras, Antonio Tintis, Agnese Garbato, Giuseppe Boy, Margherita Vargiu, Ettore Rosso Chioso, Adele Porcu e Fabio Spano Carta. Sono stati inoltre coinvolti professionisti  sardi di produzione  e regia.

Fabrizio De Andrè. Principe libero«Si tratta di un progetto produttivo realizzato tra Liguria e Sardegna importante e complesso che la Rai ci ha presentato insieme alla Bibi Film – ha dichiarato il presidente della Sardegna Film Commission Antonello Grimaldi – con tutta la squadra della Sardegna Film Commission abbiamo lavorato per garantire una eccellente accoglienza e una significativa assistenza sui contenuti, ​grazie alla m​ediazione della comunità gallurese e della Fondazione De Andrè. Il diretto coinvolgimento degli attori del territorio, la collaborazione delle istituzioni coinvolte e la disponibilità delle maestranze locali hanno consentito di realizzare un nuovo ottimo progetto Made in Sardegna, che grazie all'amore per la nostra isola incarnato da Fabrizio De Andrè promuoverà con forza la Sardegna nel mondo»

Fabrizio De Andrè. Principe liberoEntusiasta anche l’assessora del Turismo, Artigianato e Commerco della Regione, Barbara Argiolas:
«L'uscita del film biografico su Fabrizio De Andrè ci consente ancora una volta di ricordare la vita e la straordinaria poesia di uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo che ha scelto la Sardegna e che dall'isola è stato adottato, tanto da considerarlo ormai un sardo come noi. Quest'omaggio assume particolare valore anche grazie al lavoro della Film commission e al contributo di maestranze e attori sardi, coinvolti nella realizzazione della pellicola sui luoghi della vita di De Andrè».
In Sardegna, sarà possibile vedere il film il 23 e il 24 gennaio nelle seguenti sale:
Cagliari: UCI Cinemas Cagliari - Carbonia: Nuovo Supercinema - Iglesias: Cineworld - Quartucciu: The Space - Sassari: Cinema Moderno - Sestu: The Space Cinecity - Tempio Pausania: Giordo


Fabrizio De Andrè. Principe liberoSinossi: Il film  racconta la vita di uno dei più grandi poeti della musica italiana. Fin dall'adolescenza Fabrizio dimostra la sua curiosità speciale, il suo ardore di vita. Sempre in opposizione all'autorità, in famiglia e a scuola, Fabrizio sviluppa presto una grande sensibilità per le vite degli ultimi. Sentendosi a suo agio più con gli emarginati dei carruggi che nelle feste borghesi degli amici di famiglia. La sua costante irrequietezza trova finalmente un senso quando riceve in regalo dal padre la sua prima chitarra. È amore a prima vista. Nonostante questo Fabrizio dovrà superare un grande conflitto con sé stesso per accettare la sua vocazione e trasformarla nella sua professione, trovando per questo spesso rifugio nell’alcol. La continua ricerca di spazio e di tempo per coltivare la sua arte entrano presto in conflitto con i suoi doveri famigliari di marito di Puny e di padre di Cristiano. L'incontro umano ed artistico con Luigi Tenco sarà però fondamentale per lui: uno spazio di complicità nei rovelli dell’arte. Così come la collaborazione con il poeta Riccardo Mannerini. E non saranno gli unici: lungo la sua carriera Fabrizio collaborerà con alcuni fondamentali autori, poeti ed artisti del dopoguerra italiano. Tra gli altri, Paolo Villaggio, Fernanda Pivano e la PFM solo per citarne alcuni. L'incontro con Dori Ghezzi lo porterà a confrontarsi con le proprie paure e ad abbracciare l'amore, in un senso nuovo di libertà, nella campagna in Gallura, dove nascerà la seconda figlia, Luvi. E dove però si consuma anche la negazione di tutte le libertà, nella vicenda dei quattro mesi del sequestro. Anche in questo caso, De André, riuscirà a trasformare un evento drammatico in grande arte, come Hotel Supramonte.

22 gennaio 2018

 

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