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Premio Solinas – Un sogno ritornare in Sardegna

Annamaria Granatello

I vincitori di Experimenta e i bandi per il 2018 - La parola ad  Annamaria Granatello direttrice artistica e presidente del prestigioso concorso dedicato alla scrittura per il cinema. di Anna Brotzu

Sull'Isola de La Maddalena per la XXXIII edizione del Premio Solinas? E' il sogno di Annamaria Granatello direttrice artistica e presidente dello storico concorso dedicato alla scrittura per il cinema (e per l'audiovisivo), dopo il successo de Il Cantiere delle Storie, il progetto speciale realizzato con l'Università di Sassari in collaborazione con gli atenei di Cagliari e Tor Vergata sotto l'egida del MIUR, per un'inedita sinergia tra architettura e decima musa.

Paola Cireddu«L'incontro degli studenti di cinematografia e architettura con sceneggiatori e architetti ha prodotto ben sette progetti per altrettante tesi, tutte diverse, intorno alla creazione di un Centro di Alta Formazione per il Cinema e l’Audiovisivo nell’arcipelago de La Maddalena» ricorda Granatello. Il Cantiere delle Storie ha anche «premiato il talento di futuri cineasti, con il Concorso per il miglior soggetto di cortometraggio, vinto (al termine del laboratorio con tutti i finalisti) da una studentessa sarda, Paola Cireddu, con “L’uomo del mercato”». Un interessante esperimento che ha riprodotto, per alcuni giorni a La Maddalena l'atmosfera degli anni in cui artisti come Franco Solinas e Gian Maria Volonté si incontravano sull'Isola e tra un bagno in mare e una cena discutevano e si scambiavano idee sui films. «E' la stessa formula del Premio Solinas» spiega Annamaria Granatello: «la giuria seleziona i dieci, dodici progetti e i finalisti partecipano ad un laboratorio di sviluppo della sceneggiatura con autori e registi, al termine del quale sarà scelta la sceneggiatura vincitrice. Vengono premiati il miglior soggetto e la miglior sceneggiatura, mentre la borsa di studio intitolata alla sceneggiatrice Claudia Sbarigia premia il “talento nel raccontare i personaggi e l'universo femminile”».

Il cantiere delle storieIl Cantiere delle Storie a La Maddalena potrebbe essere un preludio al ritorno sull'Isola del Premio fondato da Felice Laudadio, Gian Maria Volonté e Francesca Maria Solinas, e intitolato al grande sceneggiatore Franco Solinas – che ha firmato capolavori delle storia del cinema, da “Kapò”, “La battaglia di Algeri” e “Queimada” di Gillo Pontecorvo a “L'Amerikano” e “Hanna K” di Costantin Costa-Gavras e “L'assassinio di Trotsky” e “Mr. Klein” di Joseph Losey. Il Premio Solinas – nato nel 1986 a La Maddalena – manca «ormai da 15 anni dalla Sardegna, salvo fugaci apparizioni grazie a Giovanna Gravina e al suo Festival “La valigia dell'attore”» sottolinea Annamaria Granatello; «vorremmo ritornare, ma non sottraendo risorse alle altre manifestazioni e ai Festival del Cinema». Forse si potrebbe (ri)pensare un capitolo della Legge sul Cinema per restituire all'Isola il privilegio di ospitare il Premio Solinas – che nel corso degli anni si è evoluto, aprendosi alle nuove tecnologie e alle moderne forme d'espressione, focalizzandosi «sulla scrittura – per il cinema ma anche per la televisione e le web series e favorendo l'ingresso nel mercato dei nuovi autori».

La Valigia dell'AttoreUna mission ardua e difficile, ma non impossibile, alle soglie del terzo millennio: «la figura del produttore che assume su di sé tutti i rischi d'impresa – e i guadagni – non esiste praticamente più, ormai i produttori sono quelli che riescono a mettere insieme le risorse necessarie per realizzare un film, ma è fondamentale che sceneggiatori, registi e produttori s'incontrino per conoscersi e per comprendere meglio le regole e i meccanismi del nuovo mercato del cinema e degli audiovisivi». Il Premio Solinas – che si articola in diverse sezioni, dal documentario al cinema di finzione, ai cortometraggi – svolge un ruolo chiave per favorire il confronto tra i giovani autori e i professionisti del cinema, sia sul piano creativo, perché i maestri mettono a disposizione i loro saperi e la loro esperienza, svelano piccoli segreti del mestiere, dimostrando anche con l'esempio come «non si smetta mai di imparare», e ogni nuovo progetto costringa a rimettersi in gioco, sia su quello più squisitamente “tecnico” e organizzativo, creando un contatto diretto con i produttori del cinema e della televisione.
Nella difficile arte di trovare le risorse per sostenere e dare visibilità ai nuovi talenti, il Premio Solinas ha dato prova di grande fantasia e versatilità, riuscendo a realizzare progetti perfino con il “Gratta e Vinci” - il concorso Talenti in Corto, con dieci films realizzati in tre anni – e perfino la SIAE, oltre che con partners come Rai Fiction, ad esempio con La Bottega delle Webseries (2015) per la realizzazione e distribuzione delle prime cinque puntate di una web serie, con un budget massimo di 45mila euro (e per 3 progetti selezionati anche una borsa di 2mila euro e la partecipazione al laboratorio di sviluppo).

La Bottega delle WebseriesL'avvento delle tecnologie digitali ha prodotto una vera e propria rivoluzione culturale, offrendo la possibilità di realizzare opere a basso costo, particolarmente interessante per i giovani autori: il Premio Solinas Experimenta Concorso e Bottega Creativa per progetti di film lungometraggio in digitale low budget per il cinema e le piattaforme multimediali, rivolto a sceneggiatori e registi under35. Tra i finalisti della seconda edizione, “Being Popular” di Chiara Emanuela Rap e Giada Signorin, “I bambini rimasti” di Matteo Visconti, Giacomo Bisanti e Francesca Marino, “Shelter” di Mattia Temponi e Gabriele Gallo, “Teresa e Luisa” di Davide Giampiccolo e Gianluca Zonta, “Victoria” di Francesco Pappalardo e “La stella del mattino” di Gigi Roccati.
Il Premio Solinas 2017 per il miglior soggetto è andato a “Io e il Secco” di Gianluca Santoni e Michela Straniero mentre l'horror “Piove” di Jacopo Del Giudice ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura – miglior documentario”Vangelo di Alice” di Irene Dorigotti. Tra i vincitori delle scorse edizioni apre la serie – in ordine alfabetico - lo scrittore e giornalista Francesco Abate, accanto a Riccardo Aprile, Francesca Archibugi, Alessandro Baricco, Paolo Bonora, Mimmo Calopresti, Donato Carrisi, Ivan Cotroneo, Aurelio Grimaldi, Antonia Iaccarino, Filippo Kalòomenidis, Melania Mazzucco, Paolo Sorrentino, Antonio Tabucchi, fino alla zeta di Monica Zapelli. «Il bilancio attuale è di 30 documentari e 95 films realizzati e credo che potremmo arrivare a 100 film entro il 2018» sostiene Annamaria Granatello, non senza una certa soddisfazione nel declinare i numeri del Premio, tra le varie iniziative speciali, i concorsi oltre a progetti come Il Cantiere delle Storie che mettono in relazione direttamente il mondo del cinema e l'università, quasi a voler ribadire che «idee e talenti non mancano» ed auspicare una nuova feconda stagione del cinema italiano, a partire, magari, proprio dalla Sardegna.

I BANDI IN SCADENZA
I bandi del Premio Solinas 2018 – per il miglior soggetto e la miglior sceneggiatura sono stati pubblicati e sono online sul sito - la scadenza per partecipare alla prima fase della selezione, con l'invio dei soggetti è fissata alla mezzanotte del 2 marzo (via web) e alla mezzanotte del 3 marzo per l'invio in busta chiusa. Il miglior soggetto riceverà mille euro e accederà con gli altri finalisti al Laboratorio di Alta Formazione, Sviluppo e business-oriented, mentre ammonta a 9mila euro il premio per la miglior sceneggiatura, e per il miglior approccio narrativo all'universo femminile verrà assegnata la borsa di studio Claudia Sbarigia (mille euro).
Scadranno invece il 16 febbraio (e il 17 febbraio per l'invio in busta chiusa) i termini per partecipare al Premio Solinas - Documentario per il Cinema 2018, in collaborazione con Apollo11, con l'obiettivo di “promuovere e sostenere il documentario di creazione cinematografico nella sua fase iniziale, quella della scrittura e della progettazione, favorendo i progetti che esprimano libertà creativa, originalità stilistica, capacità innovativa e sperimentale”. Tra i progetti verranno selezionati i finalisti, tra i quali la giuria designerà il vincitore (premio 5mila euro).
Si è appena conclusa la prima fase del Premio Solinas Experimenta Serie in collaborazione con Rai Fiction per selezionare e sviluppare progetti innovativi di racconto seriale della durata di 25 minuti e realizzare il pilota di serie con un budget massimo di euro 120mila euro. La giuria ha selezionato gli 8 finalisti – su 76 domande - “Floaters” di Alessandro Spada, “Green” di Massimiliano D’Epiro e Azzurra Lanzillotti, “La Gabbia” di Michele Grossi, Alberto Failli, Monica Di Fiore e Gloria Mottarelli; “Le Altre” di Maddalena Colombini, Stefania Scartezzini e Alessandro Bosi, “Mi Hanno Sputato Nel Milkshake” di Carolina Cavalli, “Millennium Bugs” di Pier Lorenzo Pisano, “Night Out” di Laura Grimaldi e Pietro Seghetti, “Upanddown” di Andrea Simonetti e Gaetano Colella. Tra loro saranno scelti i vincitori delle borse di sviluppo e del Laboratorio, e infine il vincitore del concorso – su la cui serie potrebbe essere prodotta dalla Rai (che si riserva un diritto di prima negoziazione e ultimo rifiuto sul progetto vincitore per l’acquisizione dei diritti del pilota e/o della serie, ai fini dell’eventuale realizzazione degli stessi).

Suso Cecchi D'AmicoLE IDEE E I PROGETTI
Si parte dalle idee e dai progetti – per approdare – attraverso il laboratorio di sviluppo e la successiva realizzazione della sceneggiatura, alla scrittura: nel Premio Solinas privilegia la dimensione autoriale senza trascurare gli aspetti più “concreti” e i passaggi indispensabili perché un'opera – film o documentario, web serie o serie tv – approdi sul grande e piccolo schermo (o nei nuovi supporti multimediali). «Facciamo un lavoro di ricerca e di sviluppo collegandoci ai network» – dice Annamaria Granatello - «così da facilitare il lavoro dei produttori, specialmente quelli che cercano di innovare, lavorando con i giovanissimi; ma puntiamo molto sul Laboratorio di Alta Formazione dove gli sceneggiatori – come capitava con Franco Solinas e Suso Cecchi D'Amico - offrono i loro consigli ai giovani su come fare, e anche quello che non ha fatto scuola riesce a portare a casa un prodotto professionale: riceviamo pochissimi soldi, comunque meno di quelli che servono, o servirebbero, ma li impieghiamo per far sì che al termine del percorso i lavori dei ragazzi vadano sul mercato. Velocizziamo il processo, creiamo le condizioni per far emergere i talenti: un tempo i produttori venivano al Solinas, scoprivano storie e se ne innamoravano decidendo di farci un film, adesso senza network, senza il ministero e senza fondi regionali è difficile entrare in contatto con i produttori, noi tentiamo di fare un lavoro che apre le porte al mercato sia del cinema che della tv».

D'Amico e ViscontiSogna il Premio Solinas (di nuovo) a La Maddalena, ma non solo: sull'Isola vorremmo realizzare un Centro di Alta Formazione per il Cinema e l’Audiovisivo che possa accogliere docenti e studenti da tutto il mondo, con una serie di residenze artistiche durante tutto l'anno – in un ambiente ideale dove è possibile lavorare e studiare a diretto contatto con una natura meravigliosa, dove si possono ricreare la spontaneità e le sinergie del cinema d'autore. Suso Cecchi D'Amico mi ha raccontato delle riunioni con Visconti, di un'attenzione ai dettagli dove “il colore è un'emozione”. Nel rievocare quell'epoca così intensa, Suso ricordava: “eravamo giovani usavamo le case dei genitori per girare e passavamo notti in bianco per rimettere a posto e poi improvvisamente siamo diventati famosi – sempre sorpresi dal successo” ».
Conclude Annamaria Granatello: «il Premio Solinas punta a ricostruire un analogo clima di fervore creativo, mette insieme registi, sceneggiatori e magari, costumisti e scenografi, che hanno così la possibilità di incontrarsi informalmente, di discutere di lavoro a cena: un'esperienza che, come dimostrano i capolavori nati in quei sodalizi, fa solo bene al cinema e a tutti i mestieri. La Maddalena è il luogo perfetto per realizzarlo – noi non vediamo l'ora di tornare, aiutateci a capire come».

30 gennaio 2018