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Percorso

Arrivano in sala le 'Surbiles'

A Cagliari la presentazione del film di Giovanni Columbu. di Elisabetta Randaccio

''Surbiles''Dopo essere stato presentato all'ultimo Festival del Cinema di Locarno, approda nelle sale sarde "Surbiles" di Giovanni Columbu. Introdotto dallo stesso regista con la partecipazione della figlia Simonetta, che nel film impersona una "surbile buona", del produttore Daniele Maggioni e della direttrice della Film Commission Nevina Satta, il lungometraggio ha avuto la sua prima proiezione a Cagliari il 15 marzo, al Cinema "Odissea", per poi fare tappa, nei giorni successivi, a Oristano, Nuoro, Iglesias.

"Surbiles", nella locandina, ha la dicitura "documentario", in realtà, non ha propriamente le caratteristiche di questo genere e lo stesso regista lo ha spiegato al pubblico definendolo un progetto appena iniziato, un punto di partenza, che ha le radici in un approfondimento di tipo antropologico, ma si sviluppa con elementi di narrativa cinematografica.

''Surbiles''Certo la materia mitico-etnografica, che Columbu ha detto di avere tenuto nel cassetto per un lungometraggio da almeno un decennio, è estremamente intrigante. Il regista, nel film, intervista alcune donne di Ollollai su presunti ricordi, eventuali aneddoti riguardanti le sarde "donne vampiro". Tranne un caso, dove viene evocato un fatto drammatico, le altre anziane sono vaghe, quasi timorose di rammentare paure infantili e avvenimenti intrecciati e confusi con immaginazione e leggende. D'altronde, Columbu, a questo proposito, ha detto come chiedesse alle persone di parlare delle surbiles, "ma mi raccontavano vicende anche interessantissime sul malocchio, che, ovviamente, non potevo inserire nel film."

Chi sono, dunque, le surbiles? Sono, per citare il titolo di un bel libro sull'argomento della scrittrice Claudia Zedda "creature fantastiche della Sardegna", donne-streghe, le quali escono dal proprio corpo (non sempre volontariamente) e vanno a succhiare il sangue dei bambini (soprattutto neonati, preferibilmente non battezzati), provocandone, nella maggioranza dei casi, la morte.

''Surbiles''Un dramma, quello dei decessi infantili, tipico, come ha sottolineato il regista introducendo il film, di un'epoca in cui le nascite erano numerose e, in questo senso, le leggendarie "vampire" sopperivano al prendere coscienza delle ragioni dolorose e "incomprensibili" di queste morti. Infatti, citando ancora il testo della Zedda, "È semplice immaginare che fosse più facilmente accettabile la morte violenta causata dalla presenza di creature fantastiche, piuttosto che la morte causata da malnutrizione, o peggio ancora da incapacità o disattenzione delle neo mamme. Non era raro il caso infatti in cui queste, che tenevano il bambino presso il proprio giaciglio, lo soffocassero involontariamente." Ma le "surbiles" non sono dei mostri veri e propri, perché, come si vede molto bene nel film, a volte, non sanno neppure di esserlo, non contemplano la volontà di trasformarsi in streghe assetate di sangue. Per questa ragione non sono "anime maledette".

''Surbiles''Nel lungometraggio, inoltre, troviamo pure le "surbiles buone" e, come ha affermato Giovanni Columbu, questa è una delle ragioni per cui ha deciso di affrontare cinematograficamente la materia, che pareva, ad un iniziale approccio, caratterizzata esclusivamente da elementi tragici e negativi. Nel film una di queste creature fantastiche positive è impersonata da Simonetta Columbu, a cui il padre regala alcuni primi piani fascinosamente caravaggeschi. La giovane attrice ha messo in evidenza, nel suo intervento prima della proiezione, come un altro tema trattato "sia la paura del diverso". L'altra "surbile buona", invece, è protagonista di una delle scene più emozionanti del film, in cui si fronteggiano drammaticamente i due generi di vampire in una gelida notte d'inverno.

Il film è stato girato oltre che a Ollollai anche ad Ovodda, Gavoi, Olzai, Oliena; è prodotto da Luches in associazione con Istituto Luce Cinecittà e Rai Cinema, sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dal Comune di Cagliari; è distribuito in Italia e per l’estero da Luce-Cinecittà.

17 marzo 2018

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