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La Luna è sarda!

Esce Il 4 aprile "L'uomo che comprò la Luna" di Paolo Zucca. di Elisabetta Randaccio

''L'uomo che compro' la luna''Presentato lo scorso autunno con successo, durante la Festa del Cinema di Roma, "L'uomo che comprò la Luna" di Paolo Zucca debutta sugli schermi italiani partendo da Cagliari, dove sarà proiettato, al cinema "Odissea", il prossimo 4 aprile.

Il film è stato anche proposto alla stampa sarda, il 29 marzo, nell'ambito di una conferenza stampa, a cui erano presenti il produttore Amedeo Pagano, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, il regista Paolo Zucca e gli interpreti Jacopo Cullin, Benito Urgu e Francesco Pannofino. "L'uomo che comprò la Luna", ancora una volta, mostra le capacità tecnico artistiche del regista oristanese, che riesce a saldare una cura ottima delle immagini con l'originalità della sceneggiatura, scritta anche con la collaborazione di Barbara Alberti e Geppi Cucciari, non collocabile esclusivamente nel registro "del divertimento", del comico puro.

''L'uomo che compro' la luna''Zucca mostra la realtà, iscritta nel suo immaginario, attraverso il grottesco, il quale sembra essere l'unica via per descrivere il nostro mondo. Il paradosso, il surreale, il comico quasi demenziale sono le categorie con cui si può riflettere su temi estremamente attuali, uno fra tutti la condizione storica della Sardegna, ma anche le contraddizioni psicologiche degli isolani, l'amore-odio per la propria terra, grondante di vecchi sterotipi, ma pure di valori forti. A un certo punto del film, come ha sottolineato Zucca, "c'è un forte spostamento di tono, un deragliamento, per usare le parole di un critico commentando l''Arbitro'. So che è azzardato, ma a me questo piace, appunto il deragliamento poetico". Effettivamente, "L'uomo che comprò la Luna" presenta svariati momenti di melanconia, di commozione: sono le scene in cui il reale con i suoi aspetti drammatici improvvisamente pervade il racconto, come nella sequenza in cui Baddore rivela il suo controverso passato. Questo elemento narrativo non stride, perché Zucca si serve di interpreti efficaci che riescono ad alternare, senza stonare, i toni del film.

''L'uomo che compro' la luna''In questo senso, sorprendente risulta Benito Urgu a cui è affidata la prima parte del film, "l'allenamento alla sardità" di Kevin-Gavino (il bravissimo Jacopo Cullin), quella sicuramente maggiormente esilarante, ma anche la più complessa emotivamente. Urgu, da questo punto di vista, è perfetto. Come ha sottolineato il produttore Amedeo Pagano, l'attore "è strepitoso nella scena in cui narra la ragione della sua forzata lontananza dalla Sardegna. Poteva risultare un momento stonato e, invece, Zucca lo ha trattato con delicatezza, dimostrando la capacità di distanziarsi dallo stile fino a quell'istante percorso". Sempre attraverso la bella prova degli attori e una sceneggiatura che non ha ammesso improvvisazioni (semmai suggerimenti, come ha dichiarato Zucca, soprattutto per quanto riguarda i dialoghi della coppia di agenti segreti Francesco Pannofino-Stefano Fresi), il film riesce a ridere (a volte amaramente) degli stereotipi della cultura sarda e, dunque, finalmente (speriamo) a farne terra bruciata.

''L'uomo che compro' la luna''D'altronde, il personaggio di Kevin-Gavino risponde a una tipologia molto diffusa di sardo; come ha ricordato Jacopo Cullin, infatti, "molti nostri corregionali si sono trovati, per svariati motivi, quasi a rinnegare le proprie radici, scegliendo anche di allontanarsi dalla Sardegna, ma, poi, sono tornati sui propri passi, alla ricerca di alcuni valori di riferimento". E se nel film le figure femminili sono sullo sfondo, per quanto Teresa (Angela Molina) abbia un ruolo importante nell'ultima parte, Paolo Zucca ha messo in evidenza come "la troupe è stata formata da tante donne, soprattutto sarde. Tra le altre, determinanti la scenografa Alessandra Mura e la costumista Stefania Grilli".
In questo, che il regista, ha definito "viaggio dell'eroe, di un eroe sui generis", le location hanno un ruolo importante, una fra tutte la bellissima "S'Archittu" e anche S.Vero Milis, San Giovanni Suergiu, Santu Lussurgiu, la stessa Cagliari. Infatti, Zucca ha raccontato come "A poche centinaia di metri dalla mia casa, sulla costa occidentale sarda, si adagia sul mare una grande distesa di roccia calcarea, bianchissima e piena di crateri come la Luna.

''L'uomo che compro' la luna''Così ho immaginato che la Luna fosse anche mia. E di tutti i poeti soprattutto". Il regista ha pure sottolineato come sia nata questa vicenda di un privato che, rispettando il diritto internazionale in materia di spazio e corpi celesti, vuole comprarsi, per donarlo alla sua donna, il nostro satellite: "Avevo scritto un soggetto quindici anni fa e l'ho tenuto nel cassetto. In realtà, era stato premiato in un piccolo festival a Busto Arsizio, ma da giurati di grande rilievo come Suso Cecchi D'Amico, Furio Scarpelli, Enrico Vanzina, Italo Moscati. Dopo la realizzazione dell' 'Arbitro', lo ha letto Amedeo Pagani, che mi mise in evidenza alcuni passaggi non adeguati e, in seguito, ci hanno lavorato, oltre me, per quanto prevalentemente tra di loro, Barbara Alberti e Geppi Cucciari e, nonostante l'apparente irrealizzabilità di alcune scene, siamo riusciti a girare, in sette settimane". "L'uomo che comprò la Luna", dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma, ha iniziato un tour all'estero, tra cui la Corea e il Giappone. La "True color" lo ha venduto in varie nazioni straniere, dove è piaciuto principalmente il suo lato comico.

''L'uomo che compro' la luna''A questo proposito, Francesco Pannofino, che nel film interpreta lo smargiasso Dino, ha rievocato sorridendo un episodio accaduto durante il "Montecarlo Film Festival de la Comedie": "A un certo punto della serata, è entrato in sala il principe Alberto, si è seduto dietro di noi, alle spalle del cast del film, e, per tutta la proiezione, ha riso esageratamente... non pensavamo che un principe potesse ridere così!".
"L'uomo che comprò la Luna" è una produzione La Luna-Indigo Film con Rai Cinema, in coproduzione con Officina Burman-Argentina, Ska-ndal Production- Albania con il contributo del Mibact, dell'INCAA, del QKK, DIGITAL, RTSH, della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, Comune di Cagliari-Fondo Filming Cagliari e della Regione Lazio.

30 marzo 2019