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Un sardo a "Cortinametraggio"

"L'ultima habanera"di Carlo Licheri sarà proiettato al festival del cortometraggio di Cortina.

''L'ultima habanera''"Cortinametraggio" è, in Italia, uno dei più importanti festival di cortometraggi. Nato negli anni novanta, ideato e diretto da Maddalena Mayneri, si svolge a Cortina D'Ampezzo ed è sempre stato una vetrina rilevante per i film "brevi", nonché una rampa di lancio per le opere di autori, i quali, in seguito, hanno percorso carriere significative, come è capitato, per fare solo un esempio, a Paolo Genovese, il regista di uno dei successi degli ultimi anni: "Perfetti sconosciuti".

"Cortinametraggio", giunto alla sedicesima edizione, si svolgerà dal 22 al 28 marzo prossimi, persistendo il problema della pandemia, sulla piattaforma MyMovies e sulle pagine facebook del festival. La selezione dei corti, giudicati da una giuria di protagonisti del cinema italiano (Claudia Gerini, Milena Vukotich, Nicola Giuliano, Cinzia Th Torrini, Giusy Buscemi, Gianluco Guzzo), ha incluso anche un film di un autore sardo: "L'ultima habanera" di Carlo Licheri, che sarà "proiettato" il 24 marzo.

''L'ultima habanera''Per Licheri è sicuramente un'ottima opportunità - in qualsiasi modo andrà a finire la competizione -, e, in questo senso, il regista, nelle sue dichiarazioni alla stampa, ha ringraziato "il Festival, il cast e la troupe e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del cortometraggio, che finalmente può iniziare il suo cammino". Carlo Licheri non è un esordiente nell'ambito del film "breve"; ha, infatti, già realizzato "Storie di migrantes" (2016, con la coregia Alessandro Aramu) e "Sono schizzato" (2019). Sicuramente "L'ultima habanera" ha come punto di forza l'originalità della vicenda e dell'ambientazione. Infatti, pur svolgendosi la storia in Sardegna e essendo parlato, per la maggior parte, in cagliaritano, il corto si distacca da location e sceneggiature tipiche e/o tradizionali riscontrabili nei film ambientati nella nostra isola.

''L'ultima habanera''Licheri si focalizza su un plot che prende spunto dagli avventurosi esordi di "Radio Sardegna", prima emittente libera dopo il ventennio fascista, che, successivamente a un periodo in cui trasmise da Bortigali, venne trasferita a Cagliari. La sua sede era situata in alcune grotte utilizzate come rifugio antiaereo nei drammatici anni di guerra, ma l'attività di "Radio Sardegna" si iscriverà nella storia d'Italia perchè, ancor prima che lo facesse "Radio Londra", diede, il 7 maggio 1945, la notizia della fine del secondo conflitto mondiale. Nel cortometraggio di Licheri si rievoca quella giornata speciale, ma, mettendo da parte ogni retorica, ci si focalizza su chi la Storia la attraversa e la subisce. Ecco, allora, l'interesse per i problemi, non solo sentimentali, di Bruna e Ciccio, che lavorano alla radio e, in quel giorno, vedranno sfumare alcuni dei loro sogni per un futuro diverso: Ciccio vorrebbe sposare Bruna, ma quest'ultima è incinta di un giovane americano incontrato in quel periodo confuso e, nello stesso tempo, eccitante, pronto, però, a ritornare in patria.

Carlo LicheriLicheri, autore della sceneggiatura, fa accompagnare i suoi protagonisti ad alcuni personaggi che gravitarono intorno a "Radio Sardegna" e, negli anni seguenti, diventarono grandi personalità del mondo dello spettacolo in Italia: Fred Buscaglione e i fratelli Franco e Berto Pisano. Questo elemento narrativo evita la riduzione minimalistica della vicenda, che, peraltro, inizia e finisce con un melanconico episodio onirico, dove, ancora una volta, sono protagonisti Ciccio e Bruna, fermati ambedue in un tempo diverso (il passato lontano mitizzato per lei, il presente della mesta vecchiaia per lui). L'incipit e la conclusione, inoltre, con la loro luce "pittorica", quasi accecante, si oppone al flashback del passato, tutto girato in interni, con una sottolineatura teatrale, dove prevalgono le ombre terrose.

"L'ultima habanera", dopo l'appuntamento a "Cortinametraggio", dovrebbe, situazione pandemica permettendo, arrivare anche nei circuiti cinematografici sardi con la distribuzione dell'"Olbia Film Network Distribution & Sales".
Il cortometraggio è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e "Plans" e con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.

23 marzo  2021