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Il cinema parla le lingue minoritarie

Si inaugura il 6 dicembre la settima edizione del "Babel Film Festival". di Elisabetta Randaccio

Babel Film FestivalIl "Babel Film Festival", giunto alla settima edizione e che si svolgerà dal 6 all'11 dicembre a Cagliari, nella maggior parte delle iniziative nella sala convegni del "T-Hotel", si è, ormai, affermato come una delle manifestazioni cinematografiche sulle opere in lingue minoritarie più importanti d'Europa.

Nato da un progetto "utopistico" di Antonello Zanda, direttore della Cineteca Sarda di Cagliari, di Tore Cubeddu di "Terra de Punt" e di Paolo Carboni di "Areavisuale", il Festival "Babel" ha trovato da subito il suo spazio, andando oltre i confini regionali, attirando l'attenzione di registi, che hanno inviato al concorso i loro film e di operatori culturali di tutto il mondo, i quali hanno apprezzato le modalità dell'evento e la professionalitá dei selezionatori e degli organizzatori. Inoltre il "Babel" ha potuto avvalersi sempre di giurie con rappresentanti di ottimo livello (quest'anno, il presidente della giuria del premio "ufficiale, "Il Maestrale", è il regista Alberto Negrin) nonché di definirsi come una manifestazione a tutto tondo ospitando incontri, masterclass e concerti. Un successo e una attenzione capace di portare il "Babel" a essere inserito nella rete ELEN (European Language Equality Network), nel 2017, con la possibilità di condividere progetti internazionali e di partecipare a un archivio sul tema di quasi mille film. 

Babel Film FestivalCome ha sottolineato Antonello Zanda nell'introduzione al catalogo dell'evento, le minoranze linguistiche "vogliono comunicare la loro visione del mondo, perché ogni lingua è una visione del mondo" e, dunque, ogni film sul tema "ribadisce il fatto che la tutela delle lingue significa affermazione dei diritti delle persone. E su questi fronti si gioca oggi anche il carattere, la natura e quindi il destino delle democrazie occidentali". Ma, il senso del "Babel" è andato anche oltre, con l'esigenza di produrre film parlati in lingua minoritaria, nel caso specifico, in quella sarda. Per questo è nata la competizione filmica "Kentzeboghes", il quale premia sceneggiature da trasformare in cortometraggi in lingua sarda. Proprio la proiezione dei vincitori di questo concorso è stata l'anteprima del "Babel": al cinema "Greenwich", il 3 dicembre scorso, sono stati mostrati al pubblico "12 aprile" di Antonello Deidda (un ironico viaggio nel tempo che unisce il mitico giorno, in cui nel 1970 la squadra di calcio del Cagliari vinse lo scudetto e quello del 2020, in pieno lockdown, in una città deserta e inquietante), "Santamaria" di Andrea Deidda (su un pugile e le sue aspirazioni di successo) e "S'acapiu de su soriche de arbore" di Fabrizio Vella (documentario sul ghiro sardo). Altra anteprima è stata "L'Atlante della memoria" di Dorino Mingutti, un viaggio attraverso il ricordo degli studi del linguista Ugo Pellis.

Babel Film FestivalIl "Babel", nei giorni del suo svolgimento, presenterà 63 film in concorso, di cui 46 in proiezione. Prenderà il via nel pomeriggio del 6 dicembre con la proiezione del primo gruppo di film, mentre alle 20,30 ci sarà l'inaugurazione ufficiale e la presentazione di due opere: "Umbras" di Fabian Volti e "Pozzis, Samarcanda" di Stefano Giacomuzzi. Nelle giornate successive, il pubblico potrà assistere alle proiezioni dei film in concorso, che peraltro saranno esaminati da varie giurie (tra le altre quelle di associaizoni culturali e di divulgazione cinematografica come la FICC, la FEDIC, ma anche di enti come l'AAMOD, l'UNICA), le quali conferiranno ben 13 premi. Il "Babel", però, non è solo questo. Prevede 5 imperdibili masterclass sulle tecniche del cinema: "Il casting cinematografico e televisivo" a cura di Jorgelina Depretis, "Le scelte visive e di fotografia nel progetto di un film" a cura del grande direttore della fotografia Luca Bigazzi, "La catena dei diritti cinematografici" a cura di Anna Brundu, "Il percorso della scrittura cinematografica" a cura di Laura Fremder, mentre il regista Michelangelo Frammartino, reduce dai premi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, racconterà le "visioni espanse" del suo ultimo lungometraggio, "Il buco", simmetria contrastata, ambientata negli anni sessanta, tra la scoperta di una profondissima grotta in Calabria e le "altezze" dell'urbanizzazione nel nord d'Italia. Sono, inoltre, state allestite due mostre (sempre al "T-hotel") molto interessanti, una sui manifesti del cinema di ambiente sardo degli anni '60 e '70 e un'altra su strumenti cinematografici d'epoca.

Babel Film FestivalDa non perdere, poi, i concerti di chiusura del Festival: si esibiranno Franciscu Zucca e Carlo Boeddu, a seguire Gavino Murgia e i Tenores di Goine. Il Festival avrà anche un momento convegnistico dove si discuterà della "Ratifica della carta europea delle lingue regionali e minoritarie. La lunga strada dei diritti".
Ma non finisce qua. Il "Babel" avrà un suo spazio post festival il 13 dicembre con la proiezione di un lungometraggio molto speciale, veramente imperdibile: "Bogre" di Fredo Valla, il racconto, emozionante e drammatico, delle persecuzioni dei Catari e dei Borgomili.
Il "Babel Film Festival è organizzato e promosso dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con Assòtziu Babel, Areavisuale e Terra de Punt. Numerose le istituzioni patrocinanti: il Consiglio d’Europa, il Ministero degli Affari Esteri, la Presidenza del Parlamento Europeo, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cagliari.

Gli altri enti e organismi coinvolti nel Festival sono: la Società Umanitaria, l’European Language Equality Network (ELEN), l’A.A.M.O.D. Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, il “Premio Ostana – scritture in lingua madre”, la Federazione Italiana dei Circoli dei Cinema (FICC), la Rassegna Cinematografica “Evò ce Esù” di Martignano, il Cineclub Fedic di Cagliari, l’Università di Cagliari, l’Associazione Campos, l’Università di Catania, Documentaria Festival del Cinema Documentario.

7 dicembre  2021