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Editoriale - Signore e signori, finalmente, i decreti applicativi della legge sul cinema

Ma i registi, scontenti, inviano un comunicato stampa e chiedono un confronto con il Governatore. Columbu e Pau spiegano perchè, la Cerina interviene e l'Assessore si dichiara disponibile
Cinemecum.Giovanna Cerina

Dopo un anno e sei mesi dall'approvazione della tormentata legge sul cinema, è stata emessa la delibera con le direttive di attuazione che fra pochi giorni dovrà passare al vaglio della commissione cultura.

I decreti prevedono le modalità per la richiesta dei contributi
A) alle sceneggiature nella misura massima del 60 % fino all’ammontare massimo di 50.000,00 euro o 80.000,00 in caso di sceneggiature tratte da opere letterarie (un massimo di cinque opere)
B) contributi per la produzione di cortometraggi, sempre nella misura massima del 60 %, fino a un massimo di 40.000,00 euro (un massimo di cinque opere)
C) prestiti a tasso agevolato per la produzione di lungometraggi, sino al 40 % del costo del film, 50 % nel caso di opere prime e seconde, fino a una ammontare massimo di 4000.000,00 per ogni progetto
D) contributi per la diffusione e la distribuzione di opere cinematografiche
E) sostegni per la realizzazione di rassegne, premi e festival, convegni, seminari anche per progetti triennali
F) contributi a università, scuole e organismi per l’incremento e l’innovazione della didattica del cinema
G) contributi per l’assegnazione di borse di studio

Insomma  ce n’è per tutti, ora si tratta di capire quali somme verranno stanziate nella finanziaria di fine anno per venire incontro a tutte le esigenze, soprattutto, come verranno destinate le somme fra i vari settori.  Come ha sostenuto Grimaldi dalle pagine di Cinemecum
, bisognerà vedere se rimangono abbastanza soldi per l’attività principale, cioè quella della produzione di lungometraggi. E poi bisognerà pazientemente ancora aspettare i bandi di presentazione delle domande per accedere ai benefici, che verranno pubblicati ogni anno. Intanto speriamo che i componenti già nominati delle commissioni accettino l’incarico perché a noi risulta che qualcuno non  lo abbia ancora fatto, per esempio il regista Piccioni.

Fiduciosa appare, invece, Giovanna Cerina, artefice della legge, che raggiunta telefonicamente ha fatto presente che nei decreti manca ancora un capitolo per le coproduzioni regionali previste dal comma 4 dell’art. 12 della legge.  Si tratterebbe appunto di quelle produzioni di lungometraggi per le quali, visto il rilevante interesse regionale, la Regione decida addirittura di entrare nella produzione, con tutte le conseguenze del caso.  Il problema non è semplice dal punto di vista tecnico e qualcuno già parla di agenzia del cinema, soluzione che noi avevamo prospettato da tempo, non solo per la cooproduzione ma per tutti gli interventi. Ci sarebbe tanto da dire su questa legge, ma nel complesso esprimiamo soddisfazione che lentamente si proceda: i commenti e le perplessità le lasciamo ai lettori di Cinemecum.
 
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Nella foto Giovanna Cerina