Percorso

Ben arrivato Jimmy

Ad aprile il fim di Pau esce finalmente sul grande schermo. Dopo un lungo girovagare tra festival italiani e non, il pubblico potrà goderselo al cinema. Una Sardegna inedita, che profuma "del maestrale che attraversa il Campidano". E della solitudine che attraversa le carceri. di Alessandra Manconi

pau jimmy della collinaLa data è stata fissata, il 4 Aprile sarà nelle sale italiane “Jimmy della collina”, per la regia di Enrico Pau, tratto da un libro di Massimo Carlotto. La notizia sembra collocarsi in un momento particolarmente felice per i registi sardi, considerando l’arrivo di Grimaldi e di Mereu a Berlino, con i rispettivi “Caos Calmo” (in concorso) e “Sonetaula” (sezione "Panorama")...
“Il pubblico avrà così la possibilità di trovarsi di fronte a tre opere diverse e questo creerà anche un buon impatto mediatico”, sottolinea il regista di “Pesi leggeri”.
 
Il percorso per “Jimmy della collina” è stato lungo e faticoso. Esce nel 2006 a Locarno e poi partecipa a diversi festival importanti, sia a livello nazionale che internazionale, tra cui il Giffoni Film Festival, riscuotendo un notevole successo. Dopo due anni la distribuzione nelle sale. Tempi  piuttosto lunghi, che Pau afferma essere la norma nel circuito italiano del cinema d’autore.“La cosa interessante è che si tratta di un film nato da una serie di fortunate circostanze, da quella delle della produzione sino ad arrivare ad Arancia Film, che dà la garanzia che il film possa essere seguito con passione” – afferma  il regista.
 
jimmy della collina pau cinemecumA distribuirlo sarà dunque l’Arancia Film di Giorgio Diritti e Simone Bachini,  la stessa di “Il vento fa il suo giro”, pellicola molto amata da Pau. Il regista la descrive come “una società che racconta di un paese che cambia e che dà una particolare attenzione ad un certo tipo di cinema e di pubblico”. – L’ingresso nella fase delicata della distribuzione avviene dunque “dopo il riconoscimento di una sorta di reciprocità, di una condivisione di obiettivi comuni, di orizzonti di racconto cinematografico che li unisce..”.

Quella di Jimmy è un po’ la storia di tanti. L’inizio è un po’ claustrofobico con la Saras, a Sarroch, e poi ci sono le colline di Serdiana e poi ancora Cagliari. La città ha la stessa dignità di un personaggio, ha una sua forza, una sua energia che lascia il segno sulla storia, come ci ha insegnato Antonioni”  spiega Pau.
 
jimmy della collina pau cinemecum In parte è ambientata a Quartucciu, nella comunità di Ettore Cannavera, che è stato parte attiva nella produzione e un grande sostenitore nella fase della distribuzione. Alcuni degli attori sono dei ragazzi della comunità, altri no, formando nel complesso un’interessante interazione tra maestranze locali e non e tra attori e principianti. E’ prevista un’anteprima a Cagliari, in data da destinarsi, ritenuta dal regista “doverosa sia nei confronti degli sponsor istituzionali che della Fondazione Ope”. Non ci resta che attendere un paio di mesi, dunque.  Per poter  ammirare un’opera che contiene in sé una Sardegna inedita e nel contempo qualcosa di universale. Per ascoltare una storia che ha scelto  come scenario l’isola nei suoi aspetti rurali così come in quelli urbani.  E che poi, dentro ad essa, ha fatto muovere il senso di ribellione  e di autodistruzione di Jimmy.  Lasciando così allo spettatore la possibilità e l’opportunità di guardare e di capire, di interiorizzare delle immagini, di utilizzare il cinema per esplorare realtà che ci appartengono, anche se non sempre ci è dato incontrarle.
Leggi  anche le recensioni di it.movies.yahoo, mymovies
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni