Charlot: cent'anni di inquietudine
Blog di Carlo Rafele
Ci sono autori al cui cospetto impallidisce la nostra sempiterna condizione di “epigoni”, autori la cui risonanza non è mai estinta, la cui scintilla vitale – primigenia - permane come palafitta della nostra memoria, a rammentarci che siamo impasto di storia e mito, che il circuito frenetico del nostro agire è comunque traccia ulteriore di ciò che fu grado zero.