Percorso

Ebraismo - A. Matta

"Shutter Island" di Martin Scorsese

Quando anche Martin Scorsese può esagerare. di Alessandro Matta

''Shutter Island'' locandinaSarà il manierismo originale, variegato e di successo con cui il cinema americano da più di 30 anni tratta il tema della Shoah, inserendolo letteralmente in tutti i generi cinematografici, sarà l'effetto di successo dato da "Bastardi senza Gloria" di Quentin Tarantino, dove soldati ebrei e altri ebrei nascosti riescono a far fuori Hitler dando alla II guerra mondiale un altro finale, una cosa è certa: il troppo rischia di storpiare, e soprattutto in questo caso, è opportuno che un argomento altamente infiammabile come il Nazismo non diventi certo materia di gioco o di spremitura in modo sbagliato da parte di registi.

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"Adam resurrected" di Paul Schrader

Giunge  in Italia il film tratto dal romanzo israeliano inizialmente rifiutato da tutti i registi. di Alessandro Matta
 
''Adam's resurrection'' locandinaSi intitola “Adamo Risorto” (Adam resurrected), la pellicola  risultato di una mega-coproduzione internazionale tra Germania, Usa e Israel.  Il film affronta uno dei nodi meno conosciuti e più complessi nella tragedia della Shoah. Quanti sopravvissuti, infatti,  dopo Auschwitz hanno vissuto una sorta di prolungamento negli anni della loro sofferenza causata dai gravi traumi,  dalle gravi perdite e soprattutto dalle torture subite? 
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Radu Mihailenau: una trilogia per raccontare la storia

di Alessandro Matta

''Train de vie'' locandinaNon si può restare indifferenti davanti al lavoro fatto dal regista Radu Mihailenau. Fino a  dieci anni fa era sconosciuto a molti. Oggi è considerato il maggiore interprete cinematografico della storia degli ebrei nel XX secolo.

Ha fatto della storia ebraica il fulcro di tutta la sua opera filmica. Quando, nel 1999, esordì con “Train de vie” molti pensarono alla sua bravura nell'essere riuscito a raccontare la Shoah per mezzo di una storia di fantasia e comicità  immersa in quell'enorme buco nero della storia dell'umanità.

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Il rapporto tra cinema tedesco e Shoah*:

 
''Council of Gods''
Riordinando alcuni  articoli pubblicati dai maggiori quotidiani italiani, ha attrirato la mia attenzione una lettera, inviata al Corriere Della Sera da una lettrice nel 2002. Il pezzo riporta quanto segue:
«Mi è  giunta notizia  dell' uscita in Germania di un film commedia che ritrae in maniera comica la figura del Ministro Nazista Joseph Goebbels. So che i giovani tedeschi hanno espresso un parere negativo condannando la pellicola. Ma in ogni caso, la reputo una cosa scandalosa, perchè denota come i tedeschi , a differenza degli italiani, non abbiano ancora fatto i conti col loro passato».
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Il memorial di Parigi - Parte I

 di Alessandro Matta

Il Memorial a ParigiProsegue il mio lavoro di digitalizzazione della videoteca ebraica di Cagliari, e anche quello della continua ricerca. Così ho visitato  il Memorial della Shoah di Parigi. Vi racconto  la mia esperienza di ricerca francese.
Ricordare il passato per capire e affrontare il presente. Spiegare, narrare ciò che è stato. Non dimenticare mai e tenere sempre accesa la fiaccola della memoria della Shoah per le future generazioni.

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Il caso di Wanda Jakubowska

 
Wanda JakubowskaLa rappresentazione “sovietizzata” del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nel cinema polacco del secondo  dopoguerra.
Nella cinematografia della Shoah  costituisce  un periodo particolare quello che va  dal secondo dopoguerra sino al periodo immediatamente successivo al  processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann (1945-1964).
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Perché questa grande insistenza sui giusti?

 
Il Trio LescanoGuardando alla cinematografia italiana sulla Shoah,  viene subito in mente l’ imponente presenza di fiction sulle storie relative ai  giusti tra gli  italiani e gli ebrei italiani,  che vivevano in Italia in quegli anni. Il regista Pasquale Squitteri ha  ultimato le riprese per una fiction Mediaset dal titolo “Il giorno della Shoah” , incentrata sulla figura di Alberto di Consiglio e su coloro i quali , nell’ Abruzzo degli anni 40, salvarono la  famiglia dallo sterminio nazista, (fiction la cui messa in onda è prevista su Canale Cinque  per il prossimo Giorno della memoria).
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Motel Woodstock: rilettura della Moda, delle lotte e rivoluzioni sociali e musicali degli anni '70 in una famiglia ebrea americana

 
Woodstock locandinaChi di voi ricorda il fenomeno Woodstock?  era stato ideato come un festival di provincia (e come "An Aquarian Exposition", il nome, dal tono modesto, con cui era pubblicizzato); ma accolse inaspettatamente più di 400.000 giovani (secondo fonti non  certe, addirittura un milione di persone); trentadue musicisti e  gruppi, fra i più  noti di allora, si alternarono sul palco; l'esibizione non smise che un giorno dopo il previsto (era stato  programmato sino al 17): così il festival ebbe una grande carica simbolica, che richiama ancora oggi la grande stagione delle lotte  e  delle rivoluzioni musicali degli anni 60-70.
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Porrajmos: incubazione di genocidio in un video

 di Alessandro Matta

Eva JustinIn vista della prossima Giornata della Memoria,  molte sono le iniziative  per il 27 Gennaio 2010. Come ogni anno, la Macchina della memoria,  alimentata dalle scuole e dalle istituzioni sta  scaldando i motori per la decima  Giornata della Memoria, che coincide  col 65° anniversario dalla liberazione dei Lager Nazisti e della liberazione dell’ Europa dall’incubo nazifascista. 

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