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"Dieci inverni" di Valerio Mieli

 
''Dieci inverni'' locandinaSi snoda nell'arco di dieci anni, fra le brume invernali di Venezia e le nevi di Mosca la storia di Camilla (Isabella Ragonese) e Silvestro (Michele Riondino) che prendono per caso lo stesso vaporetto all'inizio dei loro studi universitari. I loro sguardi si intrecciano, lei più timida lui più estroverso, mentre i loro giovani visi emergono da voluminose colorate sciarpone.
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"Duplicity" di Tony Gilroy

di Clara Spada

''Duplicity'', locandinaLei è Julia Roberts, ex pretty girl, ex agente CIA. Lui è Clive Owen, ex All American boy, ex agente Intelligence britannica. C'è anche un ex agente KGB ma ha fatto il suo tempo.  Questa triplicity lavora in unisono nello spionaggio industriale, personalmente più redditizio e meno rischioso che lavorare per la patria.

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"La donna di nessuno" di Vincenzo Marano

di Clara Spada

''La donna di nessuno''Il debutto francese di Vincenzo Marano, più noto come regista di serial tv, non è dei migliori. "La Donna di nessuno", infatti, avrebbe tutto per essere un buon film se gli ingredienti in ballo non fossero troppi. E aggrovigliati. Si parte da un argomento di grande attualità: indagine per droga e prostituzione che porta all'arresto di un gruppo di "escort" superlusso e della loro manager, una eccellente Anna Galiena.
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Pochi (ri)passi d'estate

di Clara Spada

''Il Divo'', locandinaIn questa torrida estate che non accenna a finire, neppure il sollievo dell'aria condizionata di un cinema per carenza assoluta di film da vedere. Soltanto un ripasso di pellicole già note e magari perse nelle piogge invernali. E' quanto è stato offerto, gratuitamente e con lodevole iniziativa, dalla Provincia di Roma nel cortile della sua sede accanto a piazza Venezia agli accaldati superstiti cittadini ben lieti di assistere ad un programma ben nutrito. Un film per sera ed ecco, in breve, il resoconto di quelli che ho visto.

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"La Duchessa" di Saul Dibb

di Clara Spada
 
La Duchessa, locandinaLady Georgiana Spencer (Inghilterra 1757 - 1806) è una ingenua e romantica fanciulla diciasettenne quando sua madre contratta per lei un'alleanza più che vantaggiosa: il matrimonio con uno dei più allettanti scapoli del tempo, il maturo William Cavendish, Duca di Devonshire, in cambio di eredi. Maschi.
"Lui mi ama?" chiede felice. La madre non risponde, lei sa che si tratta di un contratto, l'amore non ne fa parte, ciò che conta è il titolo.
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"Vincere" di Marco Bellochio

 di Clara Spada

''Vincere'' locandinaNon ha vinto. Nonostante i complimenti di stampa e di pubblico, nessuna "palma" a Cannes per Marco Bellocchio e il suo melodrammone "Vincere" del quale, oltre la regia, ha curato anche la sceneggiatura. Eppure il film merita. Molti spezzoni di repertorio in bianco e nero (che va tanto di moda) una eccellente e passionale Giovanna Mezzogiorno, uno spaccato di storia minore tra le tante avventure mussoliniane, un racconto obiettivo dei fatti.

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“Defiance” di Edward Zwick

di Clara Spada

Defiance, locandinaIl braccio del dittatore irrompe sullo schermo e cade pesante sull' Europa invasa e violentata dai suoi sicari. Le immagini sgranate di documentari in bianco e nero richiamano alla memoria l' orrore degli anni di quel folle sterminio. Molte di esse ci sono ormai familiari e nonostante ciò ci strappano lacrime. Il volto disumanizzato della vecchia sollevato da un frustino, il volto divertito del soldato nazista che documenta il fatto.

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"Pranzo di Ferragosto" di Gianni Di Gregorio

di Clara Spada
 
Pranzo di Ferragosto, locandinaEstate calda e capricciosa, pochi film interessanti al centro di Roma. Il mio nipotino di nove anni ed io ci siamo rinfrescati alla visione del cartoon "Impy" e divertiti da matti con l'ultimo "Indiana Jones". Ma Spielberg è sempre Spielberg, di lui si apprezzano anche le esagerazioni, i mari di formiche rosse, gli scheletri danzanti, le impervie cascate dal tuffo facile... è bravo anche a far ridere.
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"Il dubbio" di John Patrick Shanley

 
''Il dubbio''
Tratto da una piéce teatrale dello stesso regista, che  è anche lo sceneggiatore, "Il Dubbio" è uno dei più bei film della stagione pur conservando intatto il sapore del palcoscenico.
I personaggi principali, magistralmente interpretati da Meryl Streep, candidata all'Oscar, e a Philip Seymour Hoffman, si impossessano dello schermo come se fosse una arena in cui combattere fino all'ultima battuta.
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"Il papà di Giovanna" di Pupi Avati

di Clara Spada

locandina Lo si incontra spesso, a Roma, "il papà di Giovanna" Silvio Orlando, seduto al bar intento a leggere il giornale o a spasso per le stradine intorno a Campo dei Fiori. E' un personaggio familiare, direi una persona normale e affabile con la quale scambiare piacevolmente due chiacchiere.
L'ultima volta mi è venuto spontaneo chiedergli in che fosse impegnato. "Sto lavorando con Pupi Avati". Solo un guizzo negli occhi mi ha fatto capire la sua soddisfazione di attore, non ha aggiunto che era l'interprete principale di uno dei quattro film italiani in concorso al Festival di Venezia.

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