Percorso

INTERVISTA A FRANCESCO CASU

cinemecum francesco casuOspitare “Il premio Internazionale del Documentario e del Reportage del Mediterraneo” cosa rappresenta per Cagliari ?
"Mare muro" dice Maria Lai riferendosi al mare per gli isolani di Sardegna. “Mare schermo” dico io nel suo continuo e inarrestabile fluire fonte di proiezioni delle nostre menti viaggiatrici. A Cagliari con il premio approda una nave carica di immagini, visioni, emozioni e sensibilità create per incontrare lo sguardo e le interpretazioni di tanti, che nel segreto della loro visione ricreano la loro opera.
 
Come nasce“Fili di memoria”?
La memoria non è lontana dal sogno, è parente stretta, fatta della stessa immateriale sostanza. Il presente rilegge il passato e lo storicizza in un continuo cercare se stessi. Ho guardato le immagini degli archivi RAI con stupore e rispetto. Ho cercato di recuperare tutto ciò che aveva a che fare con noi e col nostro sentire, con le nostre povertà, col sudore di chi ci ha preceduto, ma anche svelare gli inganni e le illusioni proclamate dal potere. Non ho forzato la mano, il tempo aveva già fatto il suo corso. Sentire la "gracchiante" voce di Grazia Deledda, in una radio-incisione della consegna del Nobel mette i brividi. La fondazione di Carbonia, ci riporta in maniera onirica all'idolatria che aveva contagiato ed ammalato gran parte degli italiani e dei sardi durante il ventennio. Fa da contrappunto Mario Ciusa Romagna che parla della perdita della libertà e dei gravi danni prodotti dal fascismo. Scorrono frammenti che dalla radio ci portano all'avvento della tv nei bar e nelle piazze, evento stupefacente che porta il mondo nell'isolamento dei nostri paesi. Era difficile contenere in un’ora e mezza di filmato tutto questo materiale, tagliare, spezzare una sequenza, rispettare la loro vita interna. Ho provato a viaggiare con loro, facendomi agire dal loro apparire e suggerire, dalla loro stessa andatura e sequenza successiva per parentela diacronica e sincronica come quando si compone musica: musica della memoria.
 
Il sodalizio artistico con Maria Lai: cosa rappresenta nel percorso evolutivo della sua arte?
Maria è una donna straordinaria che rigorosamente lavora ad ogni opera con dedizione assoluta. Ho detto donna e non artista volutamente, perché prima di tutto è donna nella grande e laboriosa  pazienza con cui cuce l'inesprimibile rendendolo visibile nelle sue creazioni. Non ricordo la data esatta in cui abbiamo iniziato a "giocare" insieme. E' senza tempo come le cose belle della vita che ci auguriamo siano per sempre.  Maria è vulcanica e ha una resistenaza al lavoro incredibile. Mi ha insegnato e mi sta ancora insegnando a giocare e ad essere serio e rigoroso nel mio giocare. E' un costante invito al viaggio alla crescita, alla scoperta, allo stupore. Lasciare stare ciò che è accessorio per dedicarsi alle cose importanti: gioco, vita, amore e arte.
 
Progetti per il futuro?
Il 18 gennaio presenteremo al cinema Odissea "Le fiabe cucite" di Maria Lai di cui firmo la regia. Il 20 gennaio parte la mostra “Frammenti d'infinito” e a marzo si aprirà, a Cagliari, la Città dell'impresa del BIC Sardegna per il quale sto curando l'ideazione e la regia multimediale.
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Comunicato stampa registi

La legge sul cinema in Sardegna, dopo essere stata inattuata per  oltre un anno dalla sua promulgazione del 15 settembre 2006, solo all’ultima Giunta del 29 novembre 2007 ha avuto l’approvazione dei criteri attuativi. I criteri approvati disattendono ogni aspettativa e falsano lo spirito della legge, fino a rendere la stesa impraticabile e inefficace rispetto alle finalità per cui è stata emanata: fare cinema in Sardegna.
Gli autori cinematografici sardi chiedono che:
•    venga ripristinata, già nella finanziaria corrente, la percentuale
originaria poi emendata “non meno del 70% destinato alla produzione di film di interesse regionale” (art.26)
•    nella stessa legge finanziaria venga eliminato il fondo di rotazione e resa più snella la norma della partecipazione della Regione Sardegna alla co-produzione dei film di rilevante interesse Regionale (art.12 comma 4).

Gli autori chiedono altresì all’Assessorato alla Cultura e alla Commissione cultura:
-    Di eliminare l’inattuabile e inefficace meccanismo  del fondo di rotazione e destinare le somme ad esso riservate come intervento della Regione in coproduzione per le opere di rilevante interesse regionale, ai sensi dell’art 12 comma 4
-    Di modificare i decreti attuativi e specificare gli stanziamenti relativi per lo sviluppo delle sceneggiature e la distribuzione dei film di interesse regionale, trattandoli con capitoli di spesa separati, come previsto dalla legge.
-    di eliminare il requisito anagrafico per i potenziali beneficiari del fondo per sviluppo sceneggiature riservato agli esordienti (16 - 29 ANNI!!!) e di fare riferimento all’opera prima, come in tutte le normative vigenti
-    Di eliminare il  requisito di un contratto di distribuzione per i progetti di sviluppo delle sceneggiature
-    Di temperare i vincoli relativi alle costituzione delle società di produzione (24 mesi!!!) e dell’iscrizione per le stesse di un film lungometraggio nel pubblico registro cinematografico.
-    Di eliminare il desueto e assurdo meccanismo di tabelle e percentuali che vincola la commissione nei criteri di selezione e valutazione delle opere di interesse regionale
-    Di fare chiarezza e specificare i capitoli di spesa destinati ai cortometraggi
-    Di notificare urgentemente alla Unione europea  la legge sul cinema in Sardegna del 15 settembre 2006 così da ottenere la ratifica, uscire dal regime transitorio “de minimis” e rendere la legge finalmente opeartiva

 A tale proposito gli autori chiedono di  incontrare urgentemente:
 •    la Commissione Cultura
 •    il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
 •    l’Assessore alla Cultura in carica

 Convinti della urgente necessità di riaprire un confronto con chi il
 cinema, in Sardegna, lo fa. Distinti saluti

Cagliari, 5 dicembre 2007

Gianfranco Cabiddu
Giovanni Columbu
Antonello Grimaldi
Salvatore Mereu
Marco Antonio Pani
Enrico Pau
Enrico Pitzianti



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Wenders: "In Sardegna? Ci torno ma in incognito!"

Ecco svelato perché il regista tedesco non è venuto nella nostra isola. "Per una semplice questione di tempi". Presidente Soru, ma per una volta non era meglio andare un po' più lenti? di Enrica Anedda

Clicca per andare al dibattito su Wenders 

Fra un dibattito e una presentazione , Cinemecum è riuscito ad intervistare il regista tedesco sul “caso Sardegna”: dopo tante polemiche sul suo ingaggio da parte del Governatore Soru, non potevamo farci sfuggire infatti l’occasione di sentire finalmente la sua stupefacente versione dei fatti. Wenders ci ha così rivelato che con la Regione Sardegna, in realtà, stava prendendo accordi, non solo per fare un film, ma per realizzare anche un libro di fotografie e una mostra.

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Alcune precisazioni di Elisabetta Pilia

Pubblichiamo alcune precisazioni di Elisabetta Pilia relative alla intervista che ci ha rilasciato.

 La produzione del film Alle Andersen non è stata particolarmente difficoltosa, non più di qualsiasi altro film lungo o corto che sia. I sardi reagiscono molto bene di fronte alla opportunità di far filmare la bella terra di cui sono fieri e anche di farsi filmare. Basti pensare che al casting per le comparse organizzato a Cagliari si sono presentate più di 250 aspiranti comparse ! Anche i Comuni:Sindaci, Vicesiandaci, funzionari e vigili urbani si sono prodigati e ci hanno offerto la loro collaborazione con tempestività. Le uniche difficoltà le abbiamo riscontrate con il non servizio della Film Commission Regionale. Nonostante i nostri ripetuti solleciti e le numerose richieste da noi formulate in base alle loro indicazioni e secondo i loro modelli prestamampati, ho dovuto piu volte chiamare i vari direttori e supervisori che " controllano" la Film commission. Gli addetti alla Film Commission Mimmo Melis e Paola Ugo, gentili e disponibili, sono limitati e bloccati dalla macchina burocratica. Recandomi nella loro sede ho constatato di persona che dal momento in cui viene sottoposta loro una richiesta, devono attendere la firma del funzionario ,che ci impiega anche cinque giorni ad arrivare. Non si ha la piu' pallida idea di quanto snella e veloce debba essere, invece, una FC per poter essere efficace. 

E' ridicolo e assurdo che ci si debba recare personalmente presso gli uffici per poter accedere alla banca dati dei professionisti locali. Come fa una produzione straniera? Perchè poi la FC non ha neppure una segreteria telefonica? 
Io mi sono intestardita con la FC Sardegna per cercare di ovviare a questa assurda situazione e convincermi che in Sardegna ne esista una ma ho spese tempo e energie inutili. Per quanto riguarda la questione di Federico Floris devo precisare che ci siamo rivolti a lui, come location manager, per ricercare alcune specifiche locations. Ha lavorato con noi per sei giorni e la FC ci ha assicurato che loro potevano offrirci gratuitamente il servizio per tre giorni . Ho chiesto che mi dessero la prova di questo impegno e sto ancora aspettando...  
Inoltre nel momento in cui scegliemmo di lavorare con Floris, mi fu detto dalla dottoressa Carrusci della FC che non avevamo alcun diritto di scegliere i collaboratori, scelta che invece spetterebbe alla FC. Mi invitò a contattare il signor Benoni, al quale sono appaltati alcuni servizi di FC.  

Ma non è assurdo che siano le produzioni a dover stare dietro alle FC ? Non dovrebbero essere loro a scovare, convincere ,"sedurre" le produzioni affinchè vengano a girare in Sardegna? Contattai, dunque, il signor Benoni che mi confermò quanto esposto dalla dottoressa Carrusci, e al termine della conversazione riportata nella intervista di Cinemecum, il Benoni convenne con me l'assurdità di non fare scegliere alle produzioni i collaboratori piu' congegnali alle esigenze dei film. Confermo che putroppo ad oggi non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione che assicuri alla Komplizen Film che il signor Floris verrà retribuito dalla FC Sardegna.

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Roma, una festa già sold out

Sarà la coppia Bellucci e Bocelli a inaugurare la seconda edizione della kermesse cinematografica al via il 18 ottobre. Ma è ancora top secret la lista dei vip. Omaggi speciali a Fellini e Magnani. di Donatella Percivale  

 A meno di dieci giorni dall’inizio del big party, quelli dell’organizzazione hanno già fatto fuori ventimila biglietti. Mister Veltroni, anche per questa seconda edizione, non ha certo da esser scontento. La sua personale scommessa, voluta per portare via un po’ di trippa buona al blasonato festival veneziano, è già vinta...
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