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"Jimmy della collina" di Enrico Pau in concorso a Giffoni

Dopo l’edizione 2006 del Festival di Locarno, ora tocca a Giffoni, valutare “Jimmy della collina” di Enrico Pau.  La storia è quella di un ragazzo, Jimmy, che vive a Sarroch.  Sembra che per Jimmy non ci sia altra scelta: una vita da operaio. Così il ragazzo cade facile preda dell’allettante possibilità di commettere una rapina. È arrestato. Nonostante debba ancora compiere i 18 anni, viene chiuso in una prigione per adulti. Jimmy reagisce con rabbia e rischia di commettere un omicidio durante uno scontro con un compagno di cella. Viene quindi mandato a scontare il resto della pena in una comunità di recupero. Nella comunità, situata su una collina, Jimmy trova una guida, un lavoro, l'amicizia e il calore umano che gli consentiranno di diventare la persona unica che ha sempre voluto essere. In bocca al lupo!

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Il Lazio vince la scommessa, puntando sul cinema. E in Sardegna

Crescita record, nel Lazio, per le imprese audiovisive: lo rivela il Censis, che di recente ha pubblicato i dati relativi al settore. Cinemecum apre un'inchiesta per fare luce sulla situazione dell’Isola, partendo da Sassari. di Enrica Anedda

 In questi giorni sono stati pubblicati i dati finali del 2007 del Censis sull’industria audiovisiva nel Lazio: il numero delle imprese audiovisive tra il 2001 e il 2006 è aumentato del 32,5 %; nel solo Lazio gli occupati coprono il 37,8 % del totale delle risorse umane impegnate nel settore, in Italia.

Come tante volte annunciato, dunque, il settore cinematografico sta acquistando un ruolo sempre più importante nella economia nazionale.
E’ interessante il fatto che la grande maggioranza degli occupati non abbiano seguito alcun corso di formazione: le imprese credono poco nella formazione e conferiscono invece importanza “all’imparare facendo”.
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E' la fine di Harry Potter?

Esce l'11 luglio in tutto il mondo l'ultima saga del maghetto più amato dallo schermo. Atmosfere cupe ma anche i primi baci nella regia dell'inglese David Yates

 Un'anteprima (quasi) mondiale di "Harry  Potter e l'Ordine della Fenice" diretto da David Yates ha aperto martedì 10 luglio la 37ma edizione del Giffoni Film Festival, (in scena fino al 21 luglio). Un'anteprima, appunto, quasi mondiale perché c'è solo la  proiezione di Londra che precede quella in programma nella località salernitana. Da mercoledì 11 comunque, il film uscirà a macchia di leopoardo in tutte le sale. Tante le novità per i fan: il maghetto scambia il suo primo bacio con una compagna di corso, facendo gridare allo scandalo.
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Cinema sotto le stelle

Villa Muscas ospita la rassegna cinematografica "Nottetempo7". A luglio e agosto appuntamento "open air" con il grande schermo. di M.E.T.

 Chiuso il cinema Odissea di viale Trieste per la stagione estiva, non finiscono gli appuntamenti coi grandi film. Le proiezioni hanno una nuova location, Villa Muscas, in via Sant'Alenixedda, nel cuore della città di Cagliari. Suggestiva e storica, Villa Muscas rappresenta un punto d'incontro significativo per i cagliaritani. «E' stata scelta Villa Muscas per molti motivi - ha detto Stefania Medda, socia di "Spazio 2001" - E' senza dubbio, un cortile suggestivo, ricco di fascino, con un forte richiamo storico per i cagliaritani, è al centro della città, per cui facilmente raggiungibile. L'anno scorso la rassegna si è tenuta al Lazzaretto di Sant'Elia, più decentrato...»
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A Quartucciu in compagnia di Duchamp

Film con colonne sonore live per tutto il mese di luglio. Quelli dell'Associazione Calvino ci riprovano. E puntano in alto: all'avanguardia surrealista. di M.E.T.

 Si chiama "Ritorno alla ragione" la rassegna curata dall'associazione Italo Calvino che rende omaggio al cinema surrealista francese. Quattro domeniche di luglio, dedicate ai cortometraggi di autori come Bunel, Dalì, Duchamp, Clair, Man Ray, che adoperarono la cinematografia, negli anni venti, per  sperimentare linguaggi nuovi, legati alle arti visive. Il via alle proiezioni c'è stato, domenica otto luglio, con "Un chien andalous" e "L'age d'or", due film nati dalla collaborazione tra Luis Bunel e Salvador Dalì. Ad arricchire la doppia proiezione, la musica dal vivo di Adriano Orrù, contrabbassista e compositore sardo. «Abbiamo voluto completare i film con la musica dal vivo. - ha dichiarato Alessia Camedda, presidente dell'associazione Italo Calvino -  I film si prestano molto alla musica e quando uscirono per la prima volta nelle sale erano musicati dal vivo, senza il sonoro, così abbiamo riproposto l'atmosfera degli anni venti. Non a caso è la musica la caratteristica di questa rassegna».
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