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"Bordertown" di Gregory Nava

di Ignazio Sanna

 Ignazio Sanna è nato a Cagliari dove vive tuttora, è laureato in lingue e autore di un romanzo breve dal titolo " Le onde del destino". Funzionario presso l’università di Cagliari, è appassionato di musica e di cinema. Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Bordertown ’, letteralmente ‘città di confine’, è un film che appartiene al genere di denuncia. Ciò che denuncia è l’assurdo massacro di donne che va avanti ormai da anni in Messico, nella zona di Ciudad Juarez. Nonostante l’intento assolutamente meritorio il film di Gregory Nava è stato fischiato al Festival di Berlino. E nonostante stelle di prima grandezza nel panorama odierno quali Jennifer Lopez e Antonio Banderas (c’è anche l’ex diva delle telenovelas sudamericane Sonia Braga). Il cast comprende in un ruolo minore anche Martin Sheen, l’attore dal curriculum migliore se vogliamo, già protagonista di pellicole quali Apocalypse now di Coppola, nonché padre degli attori Charlie Sheen e Emilio Estevez.

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"Get Low" di Aaron Schneider

di Rosario Asprino

''Get low''Questo film presenta due grossi calibri come Robert Duvall, premiato con l’Oscar nel 1983, e Bill Murray.
Entrambe le performance da sole giustificano la visione del film.
Il regista Aaron Schneider dimostra di avere idee e capacità di metterle di fronte alla telecamera.

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"La talpa" di Thomas Alfredson

di Rosario Asprino

''La talpa'' locandinaVersione cinematografica di un romanzo di John le Carré. L´opera è stata già oggetto di una serie televisiva britannica negli anni 70 con Sir Alec Guinnes. Questa volta il regista Thomas Alfredson ci offre un grande affresco del clima del mondo delle spie, in epoca da Guerra Fredda, senza effetti speciali di bondiana memoria.

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“Bella e perduta” di Pietro Marcello

Una favola bressoniana sull’Italia allo sfascio. di Carlotta Lucato

''Bella e perduta''Bella e perduta - Italia, 2015 - Colore e bianco/nero - 87’
E’ un messaggio di amore struggente e malinconico, e tuttavia intriso di speranza, quello che Pietro Marcello dedica all’ Italia nel suo Bella e Perduta, presentato a Locarno in prima mondiale ed in gara al Concorso Internazionale.

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