"Noi credevamo" di Mario Martone
Presentato in gara a Venezia nella versione originale di circa quattro ore arriva nelle sale, accorciato di tre quarti d'ora, "Noi credevamo", ultima fatica di Mario Martone. E' un filmone, un grande affresco corale delle lotte carbonare e del Risorgimento visti dalla prospettiva dei tanti che li hanno vissuti lontani o ai margini delle stanze del potere.
Write comment (0 Comments)
"Unstoppable" di Tony Scott
Per la quinta volta insieme, anche in quest'ultimo lavoro il regista Tony Scott e l'attore Denzel Washington fanno centro. A Tony Scott -inglese, fratello del più celebre Ridley- piacciono i film d'azione che, pur nella loro normalità, riescono a tenere avvinto lo spettatore con crescenti scariche di adrenalina.
Write comment (0 Comments)
"Uomini di Dio" di Xavier Beauvois
di Clara Spada
Write comment (0 Comments)
Nonostante la nota di merito al regista e il Gran Premio della Giuria al recente Festival di Cannes, questo film non ha occupato lo spazio che merita nelle critiche (peraltro positive) e nella pubblicità. La "religione" intimorisce e indubbiamente le scelte puntano al botteghino offrendo alla stragrande maggioranza del pubblico ciò che più gli aggrada.
Write comment (0 Comments)
"Buried" di Rodrigo Cortés
Buio totale sullo schermo, buio che sconcerta e che pare non finisca mai. Stupisce sentire all'improvviso lontani rumori, soffocati lamenti, barlumi di luce che svelano un volto, occhi sbarrati, bocca imbavagliata. Mani che si agitano per liberarsi, per trovare i confini di uno spazio che non c'è.
''Una sconfinata giovinezza" di Pupi Avati
L'ultimo lavoro di Avati si incentra sulla storia di una coppia di mezza età e sul loro matrimonio felice che si trasforma, attraverso la malattia progressivamente degenerativa di lui, in un legame ancora più profondo. Provengono da due ambienti diversi, Chicca e Lino, Lei ha alle spalle una prolifica ricca famiglia romana; lui, orfano, è cresciuto in campagna con gli zii e col suo cane Perché.
Write comment (0 Comments)