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''I cancelli del cielo'' (1981) di Michael Cimino

''I cancelli del cielo'' di Michael Cimino

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato. ''I cancelli del cielo'' (1981) di Michael Cimino

In apertura di stagione, al cinema Greenwich, è apparsa l’ultima edizione di I cancelli del cielo, il film “in-finito” di Michael Cimino, forse rimontato in extremis dal geniale e caotico autore statunitense scomparso alcuni mesi fa.

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L'alchimia che fece grande il cinema italiano

Luciano Salce e Dino Risi

Memorie d'Oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato: In nome del popolo italiano (1972), Il sorpasso (1962), Una vita difficile (1961) di Dino Risi, La voglia matta (1961) di Luciano Salce

Nato all’epoca della “nouvelle vague”, il concetto di autore cinematografico ha ormai sostituito le vecchie definizioni tecniche di regista o “director”. Nel contempo, proprio il processo creativo filmico si è scisso nettamente in due tronconi: da una parte le grandi produzioni internazionali per il cinema e le reti televisive; dall’altra l’iper soggettività del cinema digitale e dei vari supporti tecnologici (dalle microcamere ai cellulari), che sempre di più attualizza ciò che profetizzava, già nel 1948, Alexander Astruc, con la sua “camera stylo”:  la macchina da presa che “scrive film” come fossero libri, assolutamente personali e riferibili esclusivamente ad un unico “creatore”.

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Il Vietnam e il cinema

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato. I berretti verdi di John Wayne (1968) - Greetings di Brian De Palma (1968) - Hi Mom di Brian De Palma (1969) - Targets di Peter Bogdanovich (1969) - The Edge di Robert Kramer (1971) - I visitatori di Elia Kazan (1972) - Il cacciatore di Michael Cimino (1978) - Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (1979)

''Il cacciatore''Nel 1978 Michael Cimino realizzò il suo secondo film, Il cacciatore, un’opera che finalmente raccontava, senza evidenti censure, l’avventura bellica vietnamita, diventando il simbolo di quel conflitto devastante. La pellicola ottenne un grande successo commerciale e fu un obbligatorio candidato agli Oscar con nove nomination e cinque premi, tra i quali la regia e il miglior film.  

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Morte di Pasolini in cinque film

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato.

''La voce di Pasolini''Sono ben cinque le pellicole che, in vent’anni, hanno raccontato, direttamente o indirettamente, la morte di Pasolini. Nell’ordine, Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana (1995); La voce di Pasolini di Mario Sesti e Matteo Cerami (2005); Pasolini prossimo nostro di Giuseppe Bertolucci (2006); Pasolini di Abel Ferrara (2014); La macchinazione di David Grieco (2016).

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La trascendenza estetica di Robert Bresson

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato: Au hazard Balthazar (1966), Mouchette (1967)

''Au hazard Balthazar''Per il mese di maggio la rassegna dedicata al Cinema Ritrovato – a Cagliari la sala di riferimento è il Greenwich – presenta due film che, pur celebrati in tutto il mondo e oggetto di studi accademici, appartengono al novero delle pellicole “sommerse” da una sorta di oblio plurigenerazionale.

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Maccartismo e cinema

''L'ultima parola - la vera storia di Dalton Trumbo''

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato. L’ultima parola-La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach (2016) - Il ponte delle spie di Steven Spielberg (2015) - The Majestic di Frank Darabont (2001) - Indiziato di reato di Irving Winkler (1991) - Il prestanome di Martin Ritt (1976) - E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo (1971) - L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel (1956)

Ho fatto a tempo a vedere, sia pure per caso,  L’ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo, programmato per un solo giorno in una multisala cittadina e non transitato, neanche per sbaglio, nei cinema d’essai. Il film, diretto da Jay Roach, è  basato sulla biografia Trumbo di Bruce Alexander Cook (tradotto in italiano con lo stesso titolo del film) e racconta la vita dello sceneggiatore statunitense Dalton Trumbo.

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Due anni di Marco Bellocchio

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato. Salto nel vuoto (1980) Gli occhi, la bocca (1982) di Marco Bellocchio

Marco BellocchioNella filmografia di Marco Bellocchio il periodo che ha inizio a metà degli anni Ottanta e si conclude, più o meno, alla fine del secolo scorso,  ha rappresentato – e tuttora rappresenta – una sorta di “buco nero” che la critica e persino gli studi specialistici hanno difficoltà a decifrare.

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La banconota da un milione di sterline

'Wall Street''

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato. La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946), Il forestiero (1954) di Ronald Neame, Una poltrona per due (1983) di John Landis, Wall Street (1987) di Oliver Stone, The Corporation (2003) di March Achbar e Jennifer Abbot, Capitalism, a love story di Michael Moore (2009), The woolf of Wall Street di Martin Scorsese (2014), La grande scommessa di Adam Mckay (2016)

“L’avidità è un valore”. Così dichiara, senza troppi giri di parole, Gordon Gekko/Michael Douglas all’assemblea degli azionisti di un’azienda appena comprata e subito “smontata” per incassare la liquidità finanziaria, alla faccia dei presunti diritti dei lavoratori e dei loro fondi pensioni andati in fumo.

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''Fuocoammare'' di Gianfranco Rosi, ''Behemoth'' di Zhao Liang

Memorie d'oltrecinema. Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato.

Gianfranco RosiUna coincidenza ha fatto si che due film notevoli, che un tempo si sarebbero chiamati documentari, siano transitati, in circostanze diverse, nelle sale cinematografiche. Il primo è Fuocoammare di Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino. Il regista italiano aveva già conquistato il Leone d’oro alla Mostra internazionale del cinema di Venezia, nel 2013, con Sacro GRA, girato ai margini del Grande Raccordo Anulare di Roma.

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Il dottore e il vampiro

Memorie d'oltrecinema. Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Weine (1919), Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau (1922). Gianni Olla ci apre la sua cineteca per riscoprire grandi film che riemergono dal passato

''Il gabinetto del dottor Caligari''Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari) e Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens) sono due film tedeschi, rispettivamente datati 1919 e 1922, tra i più celebri dell’intera storia del cinema.

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