Un regista in cerca d'attore
Per una volta non siamo noi a dirlo, ma Antonio Maria Magro, regista alle prese con il casting cagliaritano per il kolossal “Luigi Pirandello, una vita impossibile”. "La Sardegna? Una terra meravigliosa ancora sconosciuta dalla cinematografia". E nell'attesa che in questi giorni di casting si trovi l'attore protagonista, applausi a Claudia Giua, ventenne, figlia d’arte: lei ce l'ha fatta. di Maria ElenaTiragallo
Primo vero lungometraggio sulla vita di Luigi Pirandello, a partire dall’esordio con “Sei personaggi in cerca d’autore”, (1921), alle esperienze cinematografiche del periodo dell’esilio volontario a Berlino, alla nomina di “Accademico d’Italia” nel 1929, il film vedrà oltre sei mesi di riprese, di cui tre interamente a Cagliari. Ecco cosa ha raccontato il regista a noi di Cinemecum tra un provino e l’altro.
Perché il film su uno scrittore siciliano sarà girato in Sardegna?
Il film si suddivide in due parti: quella antica che sarà girata in Sicilia e quella moderna in Sardegna, voglio però precisare che la Sicilia è piena di produzioni cinematografiche; la Sardegna, invece, che è una terra bellissima, è ancora vergine. “Luigi Pirandello, una vita impossibile” è un kolossal che farà il giro del mondo, per cui perché non dare una mano alla Sardegna, ponendola come vetrina per la cinematografia? Cagliari è una città ricca di atmosfere poetiche, ci sono degli scorci molto particolari che la rendono unica nel suo genere, questo consentirà al film di avere un’ambientazione originale. Poi, non dimentichiamoci che Pirandello non si trovava prevalentemente in Sicilia.
Come si caratterizza questa produzione?
Non è la solita biografia su Pirandello, ma un modo nuovo, due storie che si intrecciano. Si tratta di un gruppo di liceali cagliaritani, che vogliono mettere in scena il capolavoro del drammaturgo siciliano “I giganti della montagna”, dopo aver iniziato la conoscenza dei grandi classici con il professore, interpretato da Gerard Depardieu. I ragazzi vogliono così capire, approcciare un grande personaggio della storia. Tutto ciò si intreccia quindi alla vita dello scrittore. La sceneggiatura è di Enzo Lauretta, grande critico pirandelliano, con cui abbiamo trovato l'orpello, cioè il gruppo di liceali che con Depardieu, va a investigare sulle orme dello scrittore, per rendere il film fruibile a tutti, dai 10 ai 90 anni. La Sardegna, intesa come location, ha bisogno di un’operazione nuova, di così grande respiro, e noi volevamo un contesto originale, particolare.
Indispensabili quindi i liceali cagliaritani?
I liceali rappresentano appunto l’orpello, così il film è fruibile e meno polveroso. Una sorta di chiave moderna per rileggere, rispolverare un pilastro della cultura italiana. In questi giorni, a Cagliari, c’è il casting, stiamo cercando, appunto i liceali (c’è tempo fino al 30 ottobre), devo dire che una ragazza, Cluadia Giua, ventenne, figlia d’arte, appena provinata, mi ha colpito, lei di sicuro ci sarà. Siamo alla ricerca anche di Luigi Pirandello, ma se non lo trovo qui devo ricorrere ad un grosso attore italiano del teatro. Qui, a Cagliari, è l’ultimo tentativo, alla ricerca di Pirandello.
Una nuova operazione per una nuova ambientazione, giusto?
Esatto. La Sardegna è meravigliosa con gente fantastica, sono convinto che la popolazione sarda ha un quoziente intellettivo superiore. Cagliari non si è ancora vista nel cinema di così grande portata, e ancora c’è un ponte tra la Sardegna e la Sicilia, ossia i liceali, nel film, si interessano a uno scrittore isolano. Cagliari è molto cinematografica, ricca di scorci, per non parlare poi del centro storico. Oltre sei mesi di riprese, di cui tre girati a Cagliari. Il via al set sarà a metà del secondo semestre del 2009, iniziamo da Cagliari, perché giriamo prima la parte moderna. Per la presentazione del film, ma si dovrà aspettare l’autunno 2010.
Quali saranno le location cagliaritane?
Sono ancora in corso i sopralluoghi per la scelta definitiva, di sicuro ci sarà un liceo, ma ancora non sappiamo quale.
Che tipo di assistenza vi sta dando la Film Commission della Regione Sardegna?
Ci stiamo trovando molto bene, ci sta dando una mano in mille modi, trovando locali, location, effettuando sopralluoghi, sono molto disponibili. Sembrava impossibile. Ci auguriamo che la Regione faccia la sua parte per aiutare la produzione.
100 persone nella troupe. Ci saranno anche dei sardi, oltre agli attori?
Ci saranno moltissime comparse, ci sono molte risorse non sfruttate. La Sardegna è sfruttata per il turismo, ma c’è ben altro. Questo kolossal andrà in tutto il mondo, sono fiero della Sardegna per cui mi auguro che giovi a questa terra.