Percorso

"La Duchessa" di Saul Dibb

di Clara Spada
 
La Duchessa, locandinaLady Georgiana Spencer (Inghilterra 1757 - 1806) è una ingenua e romantica fanciulla diciasettenne quando sua madre contratta per lei un'alleanza più che vantaggiosa: il matrimonio con uno dei più allettanti scapoli del tempo, il maturo William Cavendish, Duca di Devonshire, in cambio di eredi. Maschi.
"Lui mi ama?" chiede felice. La madre non risponde, lei sa che si tratta di un contratto, l'amore non ne fa parte, ciò che conta è il titolo.
La giovane duchessa, come testimoniano i ritratti di Gainsborough e Reynolds, è di indiscussa bellezza, eleganza e innato fascino che ben presto la rendono una delle dame più in vista della nobiltà dell'epoca. Detta la moda e si impone, con le sue idee moderne da antesignana delle suffragette, anche in campo politico; parteggia per i whigs, contribuisce con la sua presenza a far eleggere il liberale Charles J. Fox. Presenzia ai suoi comizi con abiti guarniti di volpe che ricordano il cognome del suo candidato, e si dice che regalasse baci in cambio di voti. Due grandi passioni e un amore contrassegnano la sua vita: i figli e il gioco, che la spogliò dei suoi averi; l'aitante Conte Charles Gray, dal quale ebbe una figlia, Elisa Courtney, ai quali è costretta a rinunciare. Il Duca le porterebbe via gli altri figli e lo stato sociale. Muore, per quel periodo, relativamente giovane, a soli 49 anni.
 
La Duchessa, Keira KnightleyQuesta, in brevi linee, la storia vera dell'antenata di Lady Diana, proposta dal film "La Duchessa" di Saul Dibb, che ne racconta le vicende intime e private, dalla prima notte di nozze con l'algido e brutale Duca di Devonshire fino all'accettazione del suo status di fattrice di eredi imposto dal contratto. Ottiene in cambio un titolo altisonante, che le garantisce un importante ruolo in società. I sogni di fanciulla romantica assetata d'amore si infrangono di fronte alla realtà. Deve sottomettersi, malvolentieri, a ciò che il Duca le infligge: i tradimenti continui con le cameriere e i figli che ne derivano, il disprezzo del marito per le figlie, per gli aborti, per la sua incapacità di fornirgli un erede maschio. Come da contratto, appunto. L'erede, che alla fine riesce a dare alla luce, è il risultato di una ennesima violenza del Duca. Viene tradita anche dalla sua unica amica Bess, con la quale ha un'intima intesa, quella Bess che si instaura nelle dimore e nelle passioni del Duca e che dopo la sua morte riuscirà a farsi sposare da lui.
 
Ralph FinniesUn ménage à trois, tipico del periodo storico, che la Duchessa accetta e del quale si vendica supportando la messa in scena della piéce teatrale "La scuola degli scandali" scritta dal suo grande estimatore Richard Brinsley Sheridan.
 
Keira Knightley interpreta Lady Georgiana ma, se è accettabile nel breve ruolo dei primi anni, non riesce con la sua staticità ad esprimere appieno il carattere ribelle e deciso del personaggio.
Anche Ralph Fiennes, il Duca, è statico come un convitato di pietra, come la parte richiede e che interpreta col distacco richiesto. Più autentica è Hayley Atwell nel ruolo di Bess Foster, belloccio e anonimo Dominic Cooper, il Conte Gray, unico amore della Duchessa.  Encomiabile nel duro ruolo della madre una quasi irriconoscibile ma pur sempre affascinante Charlotte Rampling.
 
Charlotte RamplingI palazzi, i giardini, i luoghi sono autentici e riempiono lo schermo di bellezza e colori smaglianti, come i fastosi abiti e le acconciature della incontrastata regina della moda e dei suoi amici durante le riunioni mondane e i giochi di potere.  
Gli atri, i corridoi, i saloni vuoti, i valletti immobili come pezzi d'arredamento, testimoni muti dei drammi familiari, fanno da background, come quinte di teatro, alla desolazione interiore della Duchessa. Ciò che conta è la facciata.
Ritengo forzato e storicamente improbabile il ripetuto "Gi" al posto del vero nome della Duchessa, assurda forma confidenziale in un rapporto decisamente ostile, quasi si volesse sottolineare il legame non soltanto dinastico con la discendente Lady Di.
Audaci scene di sesso volutamente si insinuano nel romantico e distaccato andamento del film, riportando lo spettatore alla realtà di tempi in cui le donne, duchesse o popolane, dovevano subire e accettare.
E magari dimenticare, con alcol, gioco e qualche amante, matrimoni senza amore.
 
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