Percorso

Le perplessità dell'onorevole Atzeri

Intervista all'esponente politico, protagonista di un'interpellanza che chiedeva l'annullamento della gara sulla Film Commission. "Troppe zone d'ombra, consiglio di rivolgersi alla magistratura". di Enrica Anedda

In attesa che Benoni dica la sua sulla questione della Sardegna Film Commission, Cinemecum ha sentito l’Onorevole Giuseppe Atzeri, membro del Partito Sardo d’Azione che a gennaio rivolse alla Giunta un'interpellanza con la quale chiedeva l’annullamento della gara della Film Commission e la revoca dell’incarico alla ArteVideo.
Abbiamo letto la sua interpellanza con la quale chiede l’annullamento della gara e la revoca dell’incarico alla ditta ArteVideo. Perché ha presentato l’interpellanza ?
Ho trovato molto strana questa gara a procedura aperta in totale contrasto con i dettati chiari della legge che prevede, invece, una gestione pubblica della Film Commission, affidata a funzionari di comprovata esperienza. La Film Commission rappresenta una realtà pubblica e non può essere affidata a un privato, che per di più svolge un'attività in totale conflitto di interessi e che può avvalersi del ruolo istituzionale per affermare la sua egemonia. Questa posizione di privilegio lo porterebbe a conoscere la tecnologia e la strategia delle concorrenti persino lo stato patrimoniale, sarebbe controllore e controllato. Una posizione ambigua inaccettabile che porterebbe a una sleale concorrenza nei confronti delle altre società di produzione.

Trovo dunque assolutamente inconsistenti le difese di ArteVideo: si tratta si di una cooperativa  la cui finalità però è il profitto. Niente a che vedere con la Caritas o con le associazioni di beneficenza. Vi è inoltre una chiara violazione della privacy perché in quella posizione verrebbe a conoscere tutto quanto riguarda le sue concorrenti, perché si trova nella cabina di regia dove invece dovrebbe esserci una figura pubblica e disinteressata.

La giunta ha risposto alla sua interpellanza che è stata presentata a gennaio?
No. Io l’ho presentata dopo che ho raccolto le lamentele di molte persone, ho un mandato popolare che mi obbliga ad ascoltare per dare risposte precise e fare rispettare le leggi. Invece spesso alla Regione si agisce con grande superficialità e talvolta si cerca di aggirarle le leggi. Come quella Regionale sul cinema che invece impone dei principi ben precisi. Il bando è stato pubblicato il 1 settembre, la legge è del 15 settembre e l’appalto è stato aggiudicato a dicembre quando la legge era già in vigore.

Come mai questo pasticcio?
Non so. Il bando è stato pubblicato quando era assessore la dott.ssa Pilia, l’assessore in carica  e Mannoni si è ritrovato questa situazione. Mi sono venuti dei dubbi: forse era già stato raggiunto un accordo  poi però è arrivata la legge, bisognava rispettarla, invece hanno continuato come se nulla fosse. Al momento della aggiudicazione dovevano prendere atto delle leggi esistenti, accertarsi che non ci fosse alcuna violazione di legge.  Io non sono condizionato da nessuno interesse, voglio che si annulli la gara e penso che sia possibile, altrimenti consiglierò a tutti di rivolgersi alla magistratura e di adire le vie legali.

Onorevole cosa ne pensa del fatto che ArteVideo oltre che essersi aggiudicata la Film Commission, compare anche nel Por con riferimento agli studi cinematografici ed è anche partner di Saatchi and Saatchi?
I casi sono tre: o sono bravissimi o hanno affettuosità con qualche gruppo politico. Oppure c’è stata qualche sbadataggine. Ripeto consiglierei di rivolgersi alla magistratura.

 

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