La meglio storia (sarda) su Infochannel tv
Il canale oggi raggiungibile anche sul Digitale Terrestre manda in onda il format “Re.vision, trent'anni di storia autonomistica” ciclo di venti puntate sul passato prossimo della Sardegna. di Elisabetta Randaccio
La memoria storica possiede, da fine ottocento, un fenomenale mezzo di riferimento: il cinema. L'affinamento tecnologico, la diffusione degli audiovisivi, la rivoluzione informatica hanno prodotto supporti e congegni in grado di filmare con rapidità e con buona risoluzione visiva “la storia in corso”, gli avvenimenti importanti come i micro fatti personali e quelli collettivi, che racconteranno ai posteri la società dei nostri giorni. Porsi il problema della conservazione del vasto materiale audiovisivo girato nel tempo, anche in Sardegna, è sicuramente compito di Istituzioni e Cineteche. Così è stato, per fortuna, nella nostra Isola, negli ultimi venti anni. I filmati realizzati sui macro e micro accadimenti sardi, sono stati girati dal Centro di Documentazione dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Sarda dal 1985 al 2004. Un lavoro meritevole che ha narrato svariati momenti della nostra “piccola” storia. E se ai politologi di domani interesseranno le sedute del Consiglio o le dichiarazioni dei vari presidenti della Regione, studiosi, ricercatori, documentaristi o semplici cittadini avranno fissati nei fotogrammi la nostra storia “minore”, ma altrettanto importante come la distruzione dei casotti del Poetto o l'esibizione della grande Maria Carta alla settimana di Amburgo oppure il volatile specifico della Sardegna, il grifone, che torna a volare sui monti dell'interno.
L'insieme di questo materiale prezioso, oggi, può essere a disposizione di tutti grazie alla digitalizzazione, alla catalogazione accurata, anche di audiovisivi probabilmente destinati alla distruzione, realizzata dalla Società Umanitaria-Cineteca sarda che, attraverso un progetto concordato con il Servizio Trasparenza e Comunicazione della RAS, ha lavorato sui filmati con certosina pazienza e competenza. Infatti, spesso alcune VHS non erano chiare nei contenuti, altre assai danneggiate, ora, invece, è fattibile, attraverso un catalogo ragionato su cui si può “viaggiare” per materie, nomi e datazioni, consultare e approfondire gli argomenti interessanti per ricercatori o semplici curiosi di avvenimenti locali.
Dunque, ormai, la nostra “piccola storia” è a disposizione nella Cineteca sarda, gratuitamente, nonché presente, seppure solo in parte, anche sul portale della Digital Library, ma da lunedì 9 novembre c'è una novità, che ne aiuterà la diffusione.
L'insieme di questo materiale prezioso, oggi, può essere a disposizione di tutti grazie alla digitalizzazione, alla catalogazione accurata, anche di audiovisivi probabilmente destinati alla distruzione, realizzata dalla Società Umanitaria-Cineteca sarda che, attraverso un progetto concordato con il Servizio Trasparenza e Comunicazione della RAS, ha lavorato sui filmati con certosina pazienza e competenza. Infatti, spesso alcune VHS non erano chiare nei contenuti, altre assai danneggiate, ora, invece, è fattibile, attraverso un catalogo ragionato su cui si può “viaggiare” per materie, nomi e datazioni, consultare e approfondire gli argomenti interessanti per ricercatori o semplici curiosi di avvenimenti locali.Dunque, ormai, la nostra “piccola storia” è a disposizione nella Cineteca sarda, gratuitamente, nonché presente, seppure solo in parte, anche sul portale della Digital Library, ma da lunedì 9 novembre c'è una novità, che ne aiuterà la diffusione.
Infatti, il canale privato Infochannel TV, ora raggiungibile sul Digitale Terrestre e visibile senza alcun abbonamento, il quale, nella sua giovane esistenza, si è distinto per proporre approfondimenti e filmati sulla nostra Isola riuscendo a selezionare immagini dignitose e di qualità, metterà in onda un format televisivo - “Re.vision, trent'anni di storia autonomistica” - in cui i suddetti materiali, in un primo ciclo di venti puntate, saranno trasmessi senza alcun filtro interpretativo e sarà lo spettatore curioso e motivato a comporre il puzzle del passato prossimo della Sardegna. Chi si fosse dimenticato della nevicata a Cagliari del dicembre 1984 potrà rivedere il capoluogo in una veste inedita o il naturalista sarà soddisfatto di riammirare la liberazione dei mufloni a Villasalto. Ma ci sarà modo pure di ripercorrere momenti culturali e sociali che hanno segnato la nostra Isola in un periodo di contraddittori, ma essenziali cambiamenti economici e di costume, anche attraverso le facilmente obliabili “piccole storie”.