Percorso

Angius rilancia e bussa al Ministero

Il film del regista in concorso alla mostra internazionale del cinema brasiliano di San Paolo. Ma dopo le sperimentazioni, adesso è tempo di fare sul serio: a partire da una sceneggiatura ancora top secret. di Francesco Bellu

''Sagràscia'', locandinaIL TRAILER DOPO L'ARTICOLO
Colori forti di una Sardegna antica bruciata dal sole. Un bambino vestito da frate cammina per le strade bollenti e sospese nel tempo. Deve raggiungere la chiesa di Sant’Antonio, il santo che gli ha “fatto la grazia”: lo ha salvato da una brutta caduta dalle scale. Per questo il bambino ha una grossa fascia sulla testa. Lungo il percorso si imbatterà in personaggi buffi e bizzari. In mezzo c’è una nonna che prega, un miracolo, un funerale, una mela. La realtà si mescola con il sogno, la chiesa di Sant’Antonio è poi così lontana?
Bonifacio Angius, alla sua opera prima racconta una Sardegna dai toni magici e malinconici, un road-movie sperimentale tra saggezza popolare, religiosità  e disincanto. “SaGràscia” arriva dopo un lungo lavoro fatto di cortometraggi premiati ovunque (“L’ultimo giorno d’estate” e “In sa ìa”) e caratterizzati da una forte cifra personale riconoscibile sin dalle prime immagini.
 
''Sagràscia''Caratteristiche che devono aver convinto anche i selezionatori della Mostra Internacional de Cinema di San Paolo in Brasile, tanto da inserire il film in concorso.
Per Angius è un bel colpo. “SaGrascia” non è stato un film semplice da girare sia per i costi, sostenuti dal regista insieme a una società senza fini di lucro, sia per le riprese in sé: il film, infatti, è ambientato in estate ed è stato girato, nelle campagne intorno a Ploaghe, nell’arco di un anno tra una stagione e l’altra. Il progetto è stato definito dal regista stesso come: «Sperimentale. Si è partiti da un canovaccio su cui poi, mano a mano, si è imbastita la sceneggiatura. Questo, unito al dover reperire i fondi e alla necessità di dilazionare le riprese ha allungato i tempi di lavorazione».
 
''Sagràscia''Ma Bonifacio Angius non da l’idea di uno che molla la presa alle prime difficoltà, anzi sembra che la cosa lo ricarichi: ora è già al lavoro sulla sceneggiatura del suo prossimo film. Stavolta però ci sarà dietro una sceneggiatura costruita molto articolata e sono in corso trattative con una casa di produzione di grosso calibro, di cui per il momento preferisce non rivelare il nome. Lo scopo è quello di puntare anche ad avere il finanziamento del Ministero.
Nel frattempo, mentre studia attentamente la sua sceneggiatura, vive a Roma dove lavora anche come operatore video e montatore di documentari.
27 ottobre 2010

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