Percorso

Non dobbiamo aver paura di parlare

Intervista a Massimiliano Mazzotta, regista di "Oil" la cui seconda parte è in arrivo a marzo a Cagliari. E per un assaggio del sequel l'appuntamento è sabato pomeriggio alla Cineteca sarda. di Alessandra Manconi

Oliviero Beha, giornalista e scrittore"Oil secondo tempo": arriva a Cagliari l’anteprima del sequel del discusso documentario di Massimiliano Mazzotta

20 febbraio 2009: "Oil" entra nelle nostre sale cinematografiche. Inizierà il suo viaggio a Cagliari e ad ospitarlo per primo sarà lo Spazio Odissea, con un pubblico  tanto numeroso da dover organizzare una proiezione all’aperto.

Dopo di che, "Oil" continuerà a muoversi di coscienza in coscienza,  attraversando luoghi e non luoghi,  vicende giudiziarie,  ringraziamenti sentiti, meccanismi di rimozione che scattano per la necessità di sopravvivere.  

Spiaggia di Melilli, Siracusa13 novembre 2010: "Oil secondo tempo", alla Cineteca Sarda.  Nella serata di sabato, alle 18.30, la proiezione di un estratto di 12 minuti del nuovo documentario di Massimiliano Mazzotta, che sarà presente in sala. La nuova opera contiene le dichiarazioni del giornalista e scrittore Oliviero Beha, del giornalista de La Repubblica Walter Galbiati e di Gianluca Fazio, operaio sopravvissuto all’incidente del 26 maggio 2009 all’interno della raffineria Saras.
In attesa di "Oil secondo tempo", Cinemecum intervista il regista Massimiliano Mazzotta.
    
Quando, come e perché  nasce l’esigenza di questa nuova opera?    
Ho iniziato il 19 agosto 2007 dopo la morte di Gigi Vaccargiu, il sequel  nasce come esigenza dopo l'incidente del 26 maggio 2009 all'interno della raffineria Saras. Attorno al petrolio giriamo tutti come delle trottole, me compreso assieme alla mia telecamera, e quindi non si poteva stare in silenzio. Il silenzio è messaggio. 
   
New York Sock ExchengeLa vicenda giudiziaria legata ad "Oil" in quale fase è attualmente?  Ha influito nella realizzazione della seconda parte del film?
La vicenda giudiziaria è ferma da gennaio 2010 e non ha influito in nessun modo nella creazione della seconda parte.

Massimiliano Mazzotta che inizia a lavorare su "Oil" primo tempo e Massimiliano Mazzotta oggi.  E’ cambiato il suo sguardo sulla Saras?
Diciamo che la mia visione è cambiata rispetto al petrolio, se pensiamo che il petrolio nasce in Pennsylvania nel 1850 grazie a Edwin Drake e che veniva utilizzato come medicinale o come bitume. Oggi non si può fare a meno del petrolio, si può però diminuire la produzione soprattutto in Sardegna visto che la popolazione sarda potrebbe autoalimentarsi con  una raffineria di max 40.000 barili al giorno e non 300.000 al giorno, così facendo si diminuirebbero le emissioni di quasi 10 volte. Visto che si parla tanto di federalismo questa potrebbe essere una delle soluzioni, spostare buona parte della produzione nelle zone in cui se ne fa maggior uso, come al nord Italia,  e bonificare tutte le aree danneggiate fin dagli anni '60 (in particolare Sardegna, Sicilia, Puglia, Marche) come si sta facendo a Porto Marghera da oramai 10 anni.

Calcutta, India"Oil secondo tempo", secondo lei è necessario per capire meglio il primo o pensa che possano essere visti anche in maniera slegata?
Diciamo che i due documentari possono essere visti separatamente, "Oil" è più “l'emozione” mentre "Oil secondo tempo" sono approfondimenti rispetto al petrolio e non si parlerà soltanto di Saras.

Per quando è prevista l’uscita di "Oil secondo tempo"?
 Uscirà a marzo.

Come crede che verrà accolto il suo documentario in Sardegna ed in particolar modo a Sarroch?
Non posso dirle ora come verrà accolto,  spero solo che possa portare ad una discussione seria basata sui principi della democrazia senza avere paura di dire la propria opinione.
 
Articoli correlati:
10 novembre 2010
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni