Percorso

Brasile-Argentina andata e ritorno

Pellicole inedite, letture teatrali e musica. Alla Cineteca di Cagliari dal 30 novembre una full immersion nella cultura latino americana. E così anche andando in sala si combatte la globalizzazione. di Elisabetta Randaccio
 
Un immagine del BrasileUna piacevole full immersion nel mondo della cultura latino americana  verrà fornita dalle giornate del “Festival di cinema e letteratura latinoamericana” che, grazie all'associazione “Nuovi Orizzonti Latini” e alla “Società Umanitaria-Cineteca Sarda”, si svolgerà dal 30 novembre al 4 dicembre prossimi nei locali di viale Trieste a Cagliari.
Si tratta di un programma denso, assai interessante, il quale intreccia film inediti in Sardegna -ma, per la maggior parte, anche nel resto d'Italia – a letture teatrali e musica. Per gli amanti del cinema nessun lavoro presente a questo Festival può essere perduto, perché, tranne qualche eccezione, ormai la monopolistica distribuzione opprimente la circolazione delle pellicole, impedisce, a meno non si sia frequentatori assidui di festival specializzati, la fruizione di alcune cinematografie, invisibili nelle sale italiane.

''Senor Presidente''A rendere ancora più attraenti questi film, è l'essere tratti in buona parte da opere di grandi scrittori latino americani, oppure girati come documentari sulla loro vita e la loro opera. Così, abbiamo un omaggio all'uruguayano Mario Benedetti, morto nel 2009, con “La notte dei brutti” (2006) di Manuel Gonzales, un cortometraggio spagnolo tratto da un suo racconto omonimo ambientato in un sala di proiezione, la quale, con la sua fascinosa oscurità, favorisce l'amore di una coppia ritenuta “brutta” fisicamente, ma soprattutto vedremo “La tregua” del 1975 – il più famoso romanzo di Benedetti -  nomination all'Oscar in quell'anno, impostata su un complesso conflitto familiare. Anche “Signor Presidente”  di Romulo Guardia del 2007, trascrive sullo schermo un testo celebre di Miguel Angel Asturias, guatemalteco, che viaggiò per molto tempo nell'Europa degli anni venti-trenta e conobbe Pirandello, Joyce ed ebbe contatti con i surrealisti francesi con cui collaborò. “Signor presidente” è considerato il “romanzo della dittatura” per eccellenza e, senza situarlo in un'epoca precisa, analizza acutamente la psicologia di chi abusa del potere e delle dinamiche che si innestano in una situazione politica non democratica. Romulo Guardia, venezuelano, sposta la vicenda nel 2021 in un paese latino americano fittizio, sicuramente consapevole del periodo buio delle dittature le quali oppressero l'America Latina principalmente tra gli anni sessanta e gli ottanta.

Julio CortazarAltre segnalazioni per questa lodevole iniziativa culturale, possono essere, tra le varie proposte, “Gioco sotterraneo” di Roberto Gevitz, produzione brasiliana, la quale ebbe una assai breve circolazione pure in Italia nel 2005. Anch'essa è tratta da un racconto di uno scrittore vicino al cinema come Julio Cortazar, il soggettista di “Blow up” di Antonioni. A leggerne la trama vengono in mente i film americani “what if”; infatti, pure in questo caso, abbiamo un uomo deciso a scegliere la sua compagna prendendo a caso una metropolitana tra le tante che attraversano la sua città. “Danzak” di Gabriela Yepez trascrive per lo schermo la drammatica storia  di un ballerino, immaginato dallo scrittore - morto suicida - Josè Maria Arguedas, peruviano, mentre, in occasione del centenario della nascita dell'autore cubano Lezama Lima, verrà proiettato “El vijero inmovil” di Tomas Piard (Cuba, 2008) ispirato al suo romanzo, pubblicato anche nel nostro paese, “Paradiso”, dai tratti surrealistici.

''Intillimania'' di Aldo BrigagliaOltre a questi e altri film, le giornate del Festival ospiteranno il concerto di una  nota cantante argentina, Eliana Sanna, di chiara origine sarda, capace di spaziare dalle arie d'opera rossiniane alla musica popolare. Accompagnata da un chitarrista, chiuderà la serata dedicata alla straordinaria poetessa cilena Gabriela Mistral, a cui il regista Luis Vera ha dedicato nel 2006 un documentario inserito nel programma del Festival. La Mistral è stata la prima donna nata in America Latina a ricevere il premio Nobel nel 1945.
Non mancheranno neanche le letture teatrali, in questo caso, tratte dal libro “Intillimania” di Aldo Brigaglia, vero esperto della mitica compagine cilena, commentate nel sonoro dal “Gruppo Allende”. Un modo per rendere omaggio a  dei musicisti, che hanno avuto, soprattutto nei momenti non facili dell'esilio, un legame stretto con la Sardegna e a un paese che sta percorrendo una ripresa democratica, economica e culturale. 
24 novembre 2010
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